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Romani — Approfondimenti al capitolo 12Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture (edizione per lo studio)
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Siate laboriosi O “siate diligenti”. Il termine greco che compare qui (spoudè) significa letteralmente “rapidità (di movimento o di azione)”, “fretta”, “velocità” (Lu 1:39). Tuttavia in molti contesti denota “serio impegno nell’adempiere un obbligo”, “sollecitudine”, “scrupolosità”, “pronta disponibilità”, “zelo”. Lo stesso termine è usato in Ro 12:8, dove è tradotto “diligenza”. In Eb 6:11 viene tradotto “impegno” e in 2Pt 1:5 “diligente sforzo”. Il verbo affine (spoudàzo) è reso “impegnarsi” (2Pt 1:10) e “fare tutto il possibile” (2Tm 2:15; 4:9, 21; 2Pt 3:14).
Siate ferventi nello spirito Il termine greco reso “essere ferventi” significa letteralmente “bollire”. Qui è usato in senso metaforico per trasmettere l’idea di traboccare di zelo ed entusiasmo per effetto dell’influenza dello “spirito” (in greco pnèuma) di Dio, la sua forza attiva o potenza in azione. Questo spirito può spingere ad agire e dare energia a una persona così che si comporti in armonia con la volontà di Geova. (Vedi approfondimento a Mr 1:12.) Lo spirito santo di Dio rende “ferventi nello spirito” anche nel senso che influisce sullo spirito di una persona, cioè sulla forza che scaturisce dal suo cuore simbolico, riempiendola di zelo ed entusiasmo per ciò che è giusto. Anche se alcuni ritengono che l’espressione originale sia soltanto un’espressione idiomatica che trasmette l’idea di spirito volenteroso ed entusiastico, qui è da preferire l’idea che con “spirito” si intenda lo spirito santo di Dio. (Vedi l’App. A1, dove questa espressione greca viene citata tra gli esempi che illustrano alcuni princìpi di traduzione della Bibbia.)
Siate schiavi O “servite”. Il verbo greco usato qui (doulèuo) si riferisce alla condizione di chi lavorava come schiavo, ovvero chi apparteneva a un padrone e da lui prendeva ordini. Lo stesso verbo viene usato in Mt 6:24 (vedi approfondimento), dove Gesù spiega che un cristiano non può essere schiavo di Dio e della Ricchezza. Nella Settanta ricorre a volte in simili esortazioni a ‘servire Geova’ a fronte di espressioni che nell’ebraico contenevano il Tetragramma (1Sa 12:20; Sl 2:11; 100:2 [99:2, LXX]; 102:22 [101:23, LXX]).
Geova Qui i manoscritti greci a disposizione usano il termine Kỳrios (“Signore”). Comunque, come spiegato nell’App. C, ci sono valide ragioni per ritenere che in origine in questo versetto ci fosse il nome divino e che solo in seguito sia stato sostituito dal titolo Signore. Per questo nel testo del versetto è stato usato il nome Geova. (Vedi App. C3 introduzione; Ro 12:11.)
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