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1 Corinti — Approfondimenti al capitolo 4Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture (edizione per lo studio)
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non andare oltre ciò che è scritto Il principio a cui Paolo fa riferimento non si trova nelle Scritture Ebraiche. Sembra piuttosto che fosse un noto detto o proverbio. Queste parole implicano che i servitori di Dio non devono insegnare niente che vada oltre le leggi e i princìpi espressi nell’ispirata Parola di Dio. Per esempio, i cristiani non dovrebbero avere di sé stessi e degli altri un’opinione che vada oltre i limiti stabiliti dalle Scritture. I corinti erano caduti nella trappola di vantarsi del legame che avevano con certi uomini, forse Apollo e addirittura Paolo. Preferivano una persona all’altra e creavano disunione. Per avvalorare i suoi ragionamenti e forse con l’intento di trasmettere degli insegnamenti ai corinti, fino a questo punto della lettera Paolo ha fatto riferimento varie volte alle Scritture Ebraiche introducendo le citazioni con l’espressione “è scritto” (1Co 1:19, 31; 2:9; 3:19; vedi anche 1Co 9:9; 10:7; 14:21; 15:45).
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