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1 CorintiIndice delle pubblicazioni Watch Tower 1945-1985
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5:7 ad 753; w85 15/2 17-18; w80 1/8 10; sl 208; w77 590, 657; w76 188; si 23-24; g69 22/9 28; w68 17-18; li 133; w66 223; w65 199; im 216; w64 166; w62 531; w60 136; w48 244; w47 104, 107, 115-116
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1 Corinti — Approfondimenti al capitolo 5Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture (edizione per lo studio)
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Eliminate il vecchio lievito Qui Paolo si riferisce al significato simbolico della Festa dei Pani Azzimi, festa ebraica che cominciava immediatamente dopo la celebrazione della Pasqua. Durante la Pasqua gli israeliti eliminavano tutto il lievito dalle loro case. Allo stesso modo gli anziani cristiani dovevano agire per togliere il “vecchio lievito” all’interno della congregazione (1Co 5:8). Come un po’ di lievito, o di lievito madre, in poco tempo fa fermentare tutto l’impasto, così una persona corrotta può influenzare tutta la congregazione, rendendola impura agli occhi di Geova.
privo di lievito, come in effetti già siete Partendo dal presupposto che spesso il lievito rappresenta peccato e malvagità, Paolo paragona la vita pura e incontaminata dei cristiani alla celebrazione della Festa dei Pani Azzimi (1Co 5:8; vedi Glossario, “Festa dei Pani Azzimi”, e l’approfondimento Eliminate il vecchio lievito in questo versetto).
Cristo, il nostro agnello pasquale, è stato sacrificato In Israele il 14 nisan era un giorno felice, quello in cui si celebrava la Pasqua. Ogni anno in quella data le famiglie consumavano un pasto che comprendeva un agnello senza alcun difetto. I cristiani non celebravano la Pasqua ebraica. Quel pasto, però, ricordava loro il ruolo fondamentale che il sangue di quegli agnelli aveva avuto nel salvare i primogeniti israeliti il 14 nisan del 1513 a.E.V. In quel giorno l’angelo della morte mandato da Dio aveva ucciso tutti i primogeniti degli egiziani, risparmiando invece quelli degli israeliti ubbidienti (Eso 12:1-14). Paolo qui fa capire che l’agnello pasquale prefigurava Gesù, che morì il 14 nisan del 33. Come il sangue dell’agnello pasquale, il sangue versato da Gesù permette a molti di essere salvati (Gv 3:16, 36).
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