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1 CorintiIndice delle pubblicazioni Watch Tower 1945-1985
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13:5 g85 22/8 20-21; g82 22/9 19; w80 15/10 26; w79 1/3 19-20; fl 61, 74-75; w78 15/7 30; w75 24-25; g74 22/10 8; w73 100, 259, 644; w66 259-260; w65 79, 381, 553, 714-715; g65 22/6 4; g64 8/1 4; g64 22/11 4; g63 8/1 4; g63 8/7 3; g63 8/8 4; w62 356, 588; w61 561; w60 524-525; g60 22/12 4; w55 151, 478; w53 116; w50 166
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1 Corinti — Approfondimenti al capitolo 13Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture (edizione per lo studio)
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non si comporta in modo indecente O “non è sgarbato”, “non agisce in maniera sconveniente”. Il verbo greco tradotto “comportarsi in modo indecente” può racchiudere l’idea di comportarsi sia in modo vergognoso dal punto di vista morale sia in modo sgarbato, maleducato e irrispettoso nei confronti degli altri.
non tiene conto del male Anticamente il verbo greco logìzomai, qui reso “tenere conto”, veniva di solito usato nell’ambito contabile con il senso di contare o fare calcoli. Era usato anche con il significato di “pensare”, “ripensare a lungo” o “meditare”. (Vedi Flp 4:8, dove lo stesso verbo greco è tradotto “continuate a considerare”.) Chi mostra amore non rimugina, non prende nota “del male” [o “dei torti”], ad esempio parole o azioni che feriscono, come se si appuntasse in un registro tutti i torti subiti per non dimenticarli. Lo stesso verbo greco compare in 2Co 5:19 (dove è reso “imputare”) per spiegare che Geova non tiene il conto delle colpe degli uomini.
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