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Galati — Approfondimenti al capitolo 4Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture (edizione per lo studio)
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donna libera Con questa espressione Paolo si riferisce alla moglie di Abraamo, Sara, e alla “Gerusalemme di sopra” (Gal 4:26). Paragona inoltre la Gerusalemme dei suoi giorni alla serva Agar (Gal 4:25). La nazione di Israele, con la sua capitale Gerusalemme, non poteva essere paragonata a una donna libera perché la Legge non le riconosceva questa posizione. Anzi, la Legge dimostrava che gli israeliti erano soggetti al peccato, e in quanto tali schiavi. Invece la Gerusalemme di sopra, la moglie simbolica di Dio, è sempre stata una donna libera, proprio come Sara. Quanto a quelli che diventano “figli [...] della donna libera”, grazie al Figlio di Dio sono stati liberati dalla schiavitù del peccato e della Legge mosaica (Gal 4:31; 5:1 e approfondimento; Gv 8:34-36).
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