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GalatiIndice delle pubblicazioni Watch Tower 1945-1985
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6:8 w80 15/12 19, 22; lp 104; w73 428; g73 8/12 29; w69 105; w68 435; w64 37; w63 655; g63 22/3 5-6; g63 22/8 4; g55 22/10 6, 8; w47 61
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Galati — Approfondimenti al capitolo 6Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture (edizione per lo studio)
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chi semina per la sua carne L’espressione si riferisce a una persona che si abbandona alle “opere della carne”, che nascono dai desideri umani peccaminosi (Gal 5:19-21). Questa semina produrrà dei frutti, o risultati, infatti la persona dalla sua carne raccoglierà rovina, o corruzione. Quando il primo uomo peccò, lui e tutti i suoi discendenti diventarono schiavi della corruzione (Ro 5:12; 8:21 e approfondimento). Da questa schiavitù deriva l’imperfezione, che causa non solo malattie, vecchiaia e morte ma anche degrado morale e spirituale. Perciò “chi semina per la sua carne” non otterrà la vita eterna. (Confronta 2Pt 2:12, 18, 19.)
chi semina per lo spirito L’espressione si riferisce a una persona che vive in modo tale da permettere allo spirito santo di Dio di agire liberamente nella sua vita e di aiutarla così a manifestarne il frutto. Questa persona “dallo spirito raccoglierà la vita eterna” (Mt 19:29; 25:46; Gv 3:14-16; Ro 2:6, 7; Ef 1:7).
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