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EfesiniIndice delle pubblicazioni Watch Tower 1945-1985
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4:19 w82 1/7 4; w79 1/12 6-8; w75 146; w74 158; w73 172; g73 8/5 8; w72 537; g65 22/6 15; g63 8/9 4; w60 493
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Efesini — Approfondimenti al capitolo 4Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture (edizione per lo studio)
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Avendo perso ogni senso morale Questa espressione rende un verbo greco che letteralmente si potrebbe tradurre “avendo cessato di provare dolore”. Qui è usato in senso metaforico per descrivere chi è insensibile dal punto di vista etico o morale. Una persona del genere non prova alcun dolore nel senso che non ha più rimorsi di coscienza e non si sente più responsabile agli occhi di Dio (1Tm 4:2).
comportamento sfrontato O “comportamento spudorato”. Il termine greco asèlgeia si riferisce a un comportamento che viola seriamente le leggi di Dio e riflette un atteggiamento insolente e spudoratamente irrispettoso. (Vedi Glossario e approfondimento a Gal 5:19.)
ogni sorta di impurità Il termine greco reso “impurità” (akatharsìa) ha un significato ampio. Qui è usato in senso metaforico per indicare qualsiasi specie di impurità, sia nella sfera sessuale sia nel parlare, nell’agire o nell’ambito spirituale. (Confronta 1Co 7:14; 2Co 6:17; 1Ts 2:3.) Dà risalto alla natura moralmente ripugnante di una condotta sbagliata o della condizione che ne consegue. (Vedi approfondimento a Gal 5:19.) Aggiungendo l’espressione con avidità — il termine greco reso “avidità” (pleonexìa) denota un insaziabile desiderio di avere di più — Paolo fa capire che nel termine “impurità” rientra una gamma di peccati più o meno gravi. (Vedi approfondimento a Ro 1:29.)
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