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1 Timoteo — Approfondimenti al capitolo 2Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture (edizione per lo studio)
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devote a Dio Nell’originale compare theosèbeia, termine composto dalla parola theòs (“Dio”) e dalla radice seb- (che ha il senso di devozione, venerazione). Descrive un profondo rispetto per Dio e trasmette il senso di religiosità e riverenza verso di lui e la vera adorazione. Theosèbeia è affine a eusèbeia (anch’esso reso “devozione a Dio”), ma contiene esplicitamente il termine tradotto “Dio”. (Vedi approfondimenti a 1Tm 2:2; 4:7.) Compare solo qui nelle Scritture Greche Cristiane, ma lo si trova anche nella Settanta, ad esempio in Gen 20:11 e Gb 28:28, dove il testo ebraico originale legge “timore di Dio” o “timore di Geova”, con il senso di riverenza e profondo rispetto per lui. Qui in 1Tm 2:10 alcune traduzioni delle Scritture Greche Cristiane in ebraico rendono il termine con “timore di Geova”. Comunque, il Comitato di Traduzione della Bibbia del Nuovo Mondo ha ritenuto che non ci fossero sufficienti ragioni a sostegno del ripristino del nome divino nel testo principale di questo versetto. (Per altre ragioni prese in considerazione nel valutare se ripristinare il nome divino in altri versetti, vedi App. C; confronta approfondimento a Ro 10:12.)
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