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  • 1 Timoteo 4:13
    Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture
    • 13 Finché non sarò arrivato, continua ad applicarti alla lettura pubblica,+ all’esortazione,* all’insegnamento.

  • 1 Timoteo 4:13
    Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture con riferimenti
    • 13 Finché vengo, continua ad applicarti alla lettura pubblica,+ all’esortazione, all’insegnamento.

  • 1 Timoteo
    Indice delle pubblicazioni Watch Tower 1986-2025
    • 4:13 it-2 129; w21.08 24-25; w11 15/6 18-19; be 26; w99 15/3 20

  • 1 Timoteo
    Indice delle pubblicazioni Watch Tower 1945-1985
    • 4:13 w85 1/5 16; w73 556; sg 29; g66 22/2 4; w63 312; w61 149; w57 581; w50 197; w48 167

  • 1 Timoteo
    Guida alle ricerche per i Testimoni di Geova — Edizione 2019
    • 4:13

      La Torre di Guardia (per lo studio),

      8/2021, pp. 24-25

      Perspicacia, vol. 2, p. 129

      La Torre di Guardia,

      15/6/2011, pp. 18-19

      15/3/1999, p. 20

      Scuola di Ministero, p. 26

  • 1 Timoteo — Approfondimenti al capitolo 4
    Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture (edizione per lo studio)
    • 4:13

      continua ad applicarti O “da’ tutta la tua attenzione”. Timoteo era già un ministro e un sorvegliante esperto (Flp 2:20-22; 1Ts 3:2). Ciò nonostante, Paolo lo esorta a prestare particolare attenzione “alla lettura pubblica, all’esortazione [e] all’insegnamento”. Per farlo, Timoteo avrà dovuto studiare con attenzione e prepararsi molto bene. L’espressione “continua ad applicarti” traduce un unico verbo che è al presente, tempo verbale che in greco suggerisce un’azione continua e ripetuta. Timoteo, quindi, avrebbe dovuto continuare a concentrarsi su questi aspetti del ministero e a impegnarvisi.

      lettura pubblica Nelle sinagoghe la lettura ad alta voce delle Scritture costituiva una parte importante dell’adorazione, abitudine che diventò una caratteristica anche delle adunanze cristiane (Lu 4:16 e approfondimento; At 13:15 e approfondimento). Quando si riunivano, i cristiani leggevano alcuni passi delle Scritture Ebraiche e, con il tempo, anche di quelle che diventarono le Scritture Greche Cristiane. Inoltre fratelli con incarichi di responsabilità inviavano lettere che dovevano essere lette alle congregazioni (At 15:22, 23, 30, 31; 16:4, 5; Col 4:16; 1Ts 5:27; Ri 1:3). La lettura veniva fatta ad alta voce perché tra i presenti in pochi avevano copie scritte, e alcuni potevano addirittura essere analfabeti. Chi leggeva pubblicamente doveva prepararsi bene in modo da fare una lettura scorrevole e da trasmetterne chiaramente il significato. (Confronta Ne 8:8.) Il lettore affrontava una difficoltà in più, visto che i manoscritti greci in uso all’epoca non contenevano spazi tra le parole e avevano poca punteggiatura o non ne avevano affatto. Per questi motivi, sicuramente Timoteo avrà apprezzato i consigli di Paolo riguardo alla lettura pubblica e li avrà trasmessi ad altri.

      esortazione O “incoraggiamento”. Anche se esortare altri implica spronarli all’azione, il termine greco usato qui trasmette pure l’idea di dare incoraggiamento e conforto. Proprio come doveva prepararsi bene per la lettura pubblica e l’insegnamento, Timoteo doveva impegnarsi con dedizione a consolare e incoraggiare i fratelli. (Vedi approfondimenti a Ro 12:8; Flp 2:1.)

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