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1 Timoteo — Approfondimenti al capitolo 5Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture (edizione per lo studio)
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Riprendi Nell’uso biblico il verbo greco qui reso “riprendi” trasmette spesso l’idea di convincere qualcuno che ha sbagliato. Una riprensione viene data con il buon intento di spingere la persona a riconoscere il proprio errore e a correggerlo. Un dizionario dice che questo verbo può significare anche “correggere” nel senso di “allontanare dal peccato e indurre al pentimento”. Si tratta di una disciplina che ha valore educativo. In Gv 16:8 lo stesso verbo greco è reso “dare prove convincenti”.
pubblicamente Lett. “davanti a tutti”. A quanto pare Paolo intende dire che la riprensione deve essere fatta davanti a tutti coloro che sono a conoscenza del peccato. In alcuni casi questo “pubblicamente” potrebbe includere tutta la congregazione, in altri potrebbe riferirsi a un gruppo più piccolo di persone che risentono in qualche modo delle conseguenze del peccato commesso o ne sono a conoscenza. Alcuni potrebbero essere stati testimoni oculari del fatto. Per esempio, Lu 8:47 dice che, quando Gesù guarì una donna, lei rivelò “davanti a tutti” (in greco ricorre la stessa espressione di questo versetto) il motivo per cui lo aveva toccato. Dalle sue parole e dal contesto si comprende che lei parlò davanti a coloro che avevano sentito Gesù chiedere: “Chi mi ha toccato?” Nulla lascia intendere che abbia fatto la sua confessione davanti a ogni persona di quella grande folla o a ogni abitante della città (Lu 8:43-47).
quelli che praticano il peccato Qui il verbo originale, che significa “peccare”, è in un tempo verbale che contiene in sé l’idea di un’azione durativa. Quindi trasmette l’idea non di un unico peccato ma di una condotta peccaminosa che si protrae nel tempo. Da qui la resa “praticano il peccato”. Alcune traduzioni rendono questa espressione in modo simile: “quelli che sono nel peccato” o “quelli che si ostinano a peccare”.
affinché questo serva di monito agli altri Lett. “affinché anche gli altri abbiano timore”. Questa espressione spiega lo scopo della riprensione fatta “pubblicamente”, davanti a tutti. Gli “altri” a cui Paolo fa riferimento sono coloro che hanno sentito la riprensione e che saranno quindi aiutati ad avere un sano timore del peccato. La riprensione, infatti, li aiuterà a capire l’importanza di evitare il peccato e tutto ciò che può portare a peccare.
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