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Tito — Approfondimenti al capitolo 1Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture (edizione per lo studio)
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speranza della vita eterna che Dio [...] promise molto tempo fa Qui Paolo parla di una promessa fatta da Dio “molto tempo fa”. (Confronta approfondimento a 2Tm 1:9.) È possibile che l’espressione “molto tempo fa” si riferisca a quando Geova per la prima volta stabilì che gli esseri umani vivessero per sempre sulla terra. Oppure potrebbe riferirsi a quando per la prima volta Geova rivelò questo suo proposito (Gen 1:27, 28; 2:17). Dopo la ribellione nel giardino di Eden, Dio pronunciò la sua condanna, ma non cambiò il suo proposito originale (Sl 37:29). In quell’occasione predisse che una speciale “discendenza” avrebbe ‘schiacciato’ Satana; in seguito nella Bibbia mostrò che questa “discendenza” avrebbe incluso degli esseri umani che avrebbero vissuto in cielo per sempre (Gen 3:15; confronta Da 7:13, 14, 27; Lu 22:28-30). Paolo, insieme agli altri cristiani unti, nutriva proprio questa “speranza della vita eterna” in cielo. (Vedi approfondimento a Ef 3:11.)
Dio, il quale non può mentire Mentire violerebbe la natura stessa di Geova, in quanto “Dio di verità” (Sl 31:5). Tutto quello che lui fa infatti viene realizzato tramite il suo spirito santo, che Gesù definì “lo spirito della verità” (Gv 15:26; 16:13); Geova inoltre è totalmente diverso dagli esseri umani imperfetti, perché “non è un semplice uomo che dice menzogne” (Nu 23:19); per di più, Geova si distingue nettamente da Satana, il quale “è bugiardo e padre della menzogna” (Gv 8:44). Quello che Paolo vuole dire è questo: dal momento che è impossibile che Dio dica menzogne, le sue promesse sono assolutamente degne di fiducia (Eb 6:18).
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