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Ebrei — Approfondimenti al capitolo 2Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture (edizione per lo studio)
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la parola trasmessa mediante angeli Oltre ad At 7:53 e a Gal 3:19, questa è la terza occorrenza nelle Scritture Greche Cristiane in cui si dice che Dio usò degli angeli per trasmettere la Legge mosaica al suo popolo. (Vedi approfondimenti ad At 7:53; Gal 3:19; confronta At 7:38.) Le Scritture Ebraiche non lo dicono in maniera esplicita. Comunque molti ebrei dei giorni di Paolo si sarebbero detti d’accordo con questa verità. Infatti, la tradizione ebraica del I secolo insegnava che Dio aveva impiegato degli angeli per trasmettere la Legge. (Confronta Giuseppe Flavio, Antichità giudaiche, XV, 136 [v, 3].) Fatto interessante, in De 33:2 Mosè descrive Geova con le sue “sante miriadi” e con “i suoi guerrieri”, e poi nei versetti successivi dice che Geova diede la Legge al suo popolo. Invece di “guerrieri”, nel v. 2 la Settanta usa il termine greco per “angeli”.
si è dimostrata certa Paolo indica che la Legge mosaica si era dimostrata certa, nel senso di sicura, perché aveva garantito o assicurato che venisse fatta giustizia per “ogni trasgressione”. Si era inoltre dimostrata certa, nel senso di stabile, perché era rimasta legalmente vincolante per un lungo periodo di tempo.
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