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EbreiIndice delle pubblicazioni Watch Tower 1945-1985
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4:9 rs 327-328; w81 15/5 20; g75 22/4 22; g73 22/5 8; w70 472; im 296; g61 22/5 7; w52 191; lg 173-174; w46 58-59
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Ebrei — Approfondimenti al capitolo 4Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture (edizione per lo studio)
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rimane un riposo sabbatico Il termine greco qui reso “riposo sabbatico” (sabbatismòs) non è quello solitamente utilizzato per il “Sabato” (sàbbaton). (Vedi ad esempio Mt 12:1; 28:1 e approfondimento; Lu 4:16.) Secondo un commentario, questo termine “non si riferisce a un giorno di ‘Sabato’ in quanto tale”, ma “all’atmosfera festosa e gioiosa, espressa nell’adorazione e nella lode rese a Dio”. Un lessico lo definisce “uno speciale periodo di riposo per il popolo di Dio sul modello del Sabato tradizionale”. Paolo perciò si sta riferendo a un tempo futuro, quando si concretizzerà l’autentico significato del Sabato. A quel punto Gesù, il “Signore del Sabato”, provvederà completo riposo, o ristoro, dalle pesanti conseguenze del peccato e della morte (Mt 12:8 e approfondimento). È possibile che Paolo abbia usato questo termine particolare (sabbatismòs), che non compare da nessun’altra parte nelle Scritture Greche e nemmeno nella Settanta, per sottolineare appunto che non si sta riferendo al Sabato tradizionale ebraico. Per di più, come la Bibbia spiega anche in altri punti, i cristiani non hanno l’obbligo di osservare il Sabato letterale. (Vedi Glossario, “Sabato”; vedi anche Col 2:14, 16 e approfondimento.)
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