Nota in calce
O, “e alla camera ultima”. Ebr. weladdevìr; gr. dabìr; Sy, “casa del propiziatorio”, cioè il Santissimo; lat. oraculi, “l’oracolo”, basato sulla teoria inesatta secondo cui il nome ebr. devìr deriverebbe dal verbo davàr, “parlare”. Cfr. il copto tabir, “il più interno”; anche l’arabo dub(u)r, “dietro”.