Nota in calce
b Sulle parole “Colui che”, l’edizione (inglese) del 1971 della Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture ha questa nota in calce: Su questo passo La Hebrew Grammar di Gesenius, a cura di E. Kautzsch e A. E. Cowley (ristampa del 1949), a pagina 446 dice, nella nota in calce 1 appartenente alla sezione 138 (2) e, quanto segue: “In Zaccaria 12:10 inoltre, invece dell’incomprensibile e·laʹi ēth a·sherʹ,, dovremmo probabilmente leggere el-a·sherʹ, e riferire il passo a questa classe”. In due manoscritti ebraici il testo scritto dice e·laʹi ēth a·sherʹ (“a me che”), ma la nota marginale dice e·laʹiw ēth a·sherʹ (“a lui [o, a colui] che”). La LXX dice: “a me per la ragione che”; Vg, “a me che”; Sy, “a me per lui che”; Th, “a lui che”. Si veda la traduzione tedesca della Bibbia di Emil F. Kautzsch (1890): “A colui il quale”; anche Giovanni 19:37.