Nota in calce
b La Prima Lettera di Clemente ai Corinti, sezione 5, dice: “. . . Poniamo dinanzi ai nostri occhi i buoni Apostoli. Pietro, per ingiusta invidia, subì non uno o due ma molti travagli; e avendo così reso testimonianza sino alla morte andò al luogo di gloria che gli spettava. A causa dell’invidia, Paolo ottenne la ricompensa della pazienza. Sette volte fu nei legami; fu sferzato; fu lapidato. Predicò in oriente e in occidente, lasciando dietro di sé la gloriosa fama della sua fede. E così, avendo insegnato al mondo intero la giustizia, ed essendo pervenuto alla più lontana estremità dell’occidente, subì il martirio, per comando dei governatori, e si dipartì da questo mondo, e andò al luogo santo, essendo divenuto il più esemplare modello di pazienza”. — Pagina 6 di A Translation of the Epistles of Clement of Rome, Polycarp and Ignatius di Temple Chevallier, B. D., edizione del 1833, Londra, Inghilterra. Si vedano anche le pagine 51, 52 di The Apostolic Fathers—An American Translation di Edgar J. Goodspeed, edizione del 1950.