Lunedì 15 settembre
Fratelli, prendete a modello di sopportazione del male e di pazienza i profeti, che parlarono nel nome di Geova (Giac. 5:10)
La Bibbia contiene molti esempi di persone che furono pazienti. Perché non ci organizziamo per studiarli in modo approfondito? Per esempio, anche se Davide fu unto quando era molto giovane per essere il futuro re d’Israele, dovette aspettare diversi anni prima di poter iniziare a regnare. Simeone e Anna adorarono Geova con fede mentre aspettavano che arrivasse il Messia promesso (Luca 2:25, 36-38). Quando studiamo questi racconti cerchiamo di rispondere a queste domande: “Cosa potrebbe aver aiutato questo personaggio a mostrare pazienza? A quali risultati positivi ha portato la sua pazienza? Come posso imitarlo?” Possiamo imparare qualcosa anche da chi non ha mostrato pazienza (1 Sam. 13:8-14). Potremmo chiederci: “Cosa può averlo portato a essere impaziente? Quali sono state le conseguenze?” w23.08 25 par. 15
Martedì 16 settembre
Noi crediamo e sappiamo che tu sei il Santo di Dio (Giov. 6:69)
L’apostolo Pietro era leale. Non permise che nulla gli facesse smettere di seguire Gesù. Ad esempio dimostrò la sua lealtà in un’occasione in cui Gesù aveva detto qualcosa che i suoi discepoli non avevano capito (Giov. 6:68). Senza chiedere spiegazioni, molti smisero di seguire Gesù. Ma non Pietro. Lui riconobbe che solo Gesù aveva “parole di vita eterna”. Gesù sapeva che Pietro e gli altri apostoli lo avrebbero abbandonato. Eppure espresse la sua fiducia nel fatto che Pietro si sarebbe ripreso e sarebbe rimasto fedele (Luca 22:31, 32). Gesù sapeva che “lo spirito è volenteroso, ma la carne è debole” (Mar. 14:38). Quindi anche dopo che Pietro ebbe negato di conoscerlo, Gesù non lo considerò irrecuperabile. Una volta risuscitato apparve a Pietro, evidentemente in un momento in cui l’apostolo era da solo (Mar. 16:7; Luca 24:34; 1 Cor. 15:5). Quanto dev’essere stato incoraggiante per quell’uomo così amareggiato! w23.09 22 parr. 9-10
Mercoledì 17 settembre
Felici sono coloro le cui azioni illecite sono state perdonate e i cui peccati sono stati coperti (Rom. 4:7)
Dio perdona, o copre, i peccati delle persone che hanno fede in lui. Le perdona completamente e non tiene più conto dei loro peccati (Sal. 32:1, 2). Le considera giuste, o senza colpa, sulla base della loro fede. Anche se furono considerati giusti, Abraamo, Davide e altri fedeli servitori di Dio erano comunque dei peccatori imperfetti. Ma grazie alla loro fede Dio li considerò senza colpa, soprattutto se paragonati a chi non lo serviva (Efes. 2:12). Come fa capire l’apostolo Paolo nella sua lettera, la fede è essenziale per avere una stretta amicizia con Dio. Questo valeva per Abraamo e Davide, e vale anche per noi. w23.12 3 parr. 6-7