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  • Internet: Che cos’è?
    Svegliatevi! 1997 | 22 luglio
    • Internet: Che cos’è?

      ATTRAVERSO Internet, David, un insegnante che vive negli Stati Uniti, si è procurato materiale per le sue lezioni. Un padre canadese grazie a Internet si è tenuto in contatto con la figlia, che vive in Russia. Loma, una casalinga, l’ha usata per esaminare i risultati di ricerche scientifiche sui primordi dell’universo. Un agricoltore si è rivolto ad essa per trovare informazioni su nuovi metodi di coltivazione che sfruttano i satelliti. Le aziende ne sono attratte perché permette di pubblicizzare i loro prodotti e servizi a milioni di potenziali clienti. In tutto il mondo c’è chi legge le ultime notizie nazionali e internazionali grazie ai suoi esaurienti servizi di cronaca e di informazione.

      Che cos’è questo fenomeno informatico chiamato Internet, o più semplicemente “la Rete”? Voi personalmente ne avete bisogno? Prima di decidere di collegarvi a Internet, può darsi che vogliate sapere qualcosa su di essa. Nonostante tutti gli strombazzamenti, ci sono motivi per esercitare cautela, soprattutto se ci sono bambini in casa.

      Che cos’è?

      Immaginate una stanza piena di ragni, ciascuno dei quali tesse la sua tela. Le tele sono talmente connesse tra loro che formano un labirinto in cui i ragni possono spostarsi liberamente. Ora avete un’idea semplificata di che cos’è Internet: un insieme di molti tipi diversi di computer e di reti telematiche sparsi in tutto il mondo e collegati fra loro. Proprio come un telefono permette di parlare con una persona che sta dall’altra parte della terra e che possiede anch’essa un telefono, Internet permette di starsene seduti davanti al proprio computer e scambiare informazioni con altri computer e utenti di computer in qualsiasi parte del mondo.

      Internet è stata soprannominata l’“autostrada dell’informazione”. Proprio come una strada permette di viaggiare da una parte all’altra di un paese, così Internet permette alle informazioni di circolare attraverso molte reti di computer collegate tra loro. Man mano che i messaggi viaggiano, ciascuna rete raggiunta contiene informazioni utili per collegarsi alla rete adiacente. La destinazione finale potrebbe essere in un’altra città o in un’altra nazione.

      Ogni rete può “dialogare” con la rete vicina mediante un insieme di regole comuni create dai progettisti di Internet. Quante sono, in tutto il mondo, le reti interconnesse? Stando ad alcune stime, sarebbero più di 30.000. Secondo sondaggi recenti, queste reti collegano più di 10.000.000 di computer e circa 30.000.000 di utenti in tutto il mondo. Si calcola che il numero dei computer collegati raddoppi ogni anno.

      Cosa si può trovare su Internet? Un patrimonio di informazioni in rapido aumento, su argomenti che vanno dalla medicina alla scienza e alla tecnologia. C’è molto materiale in campo artistico come pure informazioni utili agli studenti per le loro ricerche, nonché notizie su tempo libero, spettacoli, sport, acquisti e offerte di lavoro. Internet permette di accedere ad almanacchi, dizionari, enciclopedie e carte geografiche.

      Ci sono, però, alcuni aspetti preoccupanti da non trascurare. Tutto quello che si trova su Internet si può considerare moralmente sano? Quali servizi e risorse offre Internet? Quali precauzioni è il caso di prendere? Gli articoli che seguono tratteranno queste domande.

      [Riquadro/Immagine a pagina 4]

      Origini e struttura di Internet

      Internet fu concepita negli anni ’60 come esperimento del Dipartimento della Difesa americano per aiutare scienziati e ricercatori molto distanti tra loro a lavorare insieme mettendo in comune i computer, che erano pochi e costosi, e i loro archivi elettronici. Questo obiettivo richiedeva che si creasse un insieme di reti collegate tra loro in grado di agire in maniera coordinata.

      La guerra fredda indusse a creare una rete “a prova di bomba”. Se una parte della rete fosse andata distrutta, i dati sarebbero comunque arrivati a destinazione grazie alle parti superstiti. Il risultato di queste ricerche fu Internet, in cui la responsabilità di instradare i messaggi è diffusa lungo la rete anziché essere concentrata in un unico luogo.

      Internet, che ora ha più di vent’anni, è diventata popolare in gran parte grazie all’uso dei “browser”. Un browser è uno strumento software che semplifica moltissimo all’utente l’operazione di “visitare” vari siti di Internet.

  • Servizi e risorse di Internet
    Svegliatevi! 1997 | 22 luglio
    • Servizi e risorse di Internet

      UN SERVIZIO molto diffuso provveduto da Internet è un sistema mondiale per inviare e ricevere posta elettronica (la cosiddetta “E-mail”). In effetti, la posta elettronica rappresenta una grossa parte di tutto il traffico di informazioni che viaggia su Internet, ed è l’unico servizio che molti utenti usano. Come funziona? Per rispondere, rivediamo prima come funziona il normale sistema postale.

      Supponete di abitare in Canada e di voler mandare una lettera a vostra figlia che vive a Mosca. Scrivete l’indirizzo sulla busta e poi la imbucate, dando così inizio al suo viaggio. La lettera finisce in un ufficio postale, da dove viene inviata alla destinazione successiva, magari un centro di distribuzione regionale o nazionale, e di lì a un ufficio postale vicino a vostra figlia.

      Con la posta elettronica succede qualcosa di analogo. Dopo avere digitato la lettera nel computer dovete indicare l’indirizzo di posta elettronica che identifica vostra figlia. Quando inviate questa lettera elettronica essa parte dal vostro computer, spesso attraverso un apparecchio detto modem, che collega il computer a Internet attraverso la rete telefonica. In questo modo inizia il suo viaggio, che la porterà a vari computer che agiscono come uffici di smistamento della posta a livello locale e nazionale. Questi computer possiedono informazioni sufficienti a far arrivare la lettera a un computer di destinazione, dove vostra figlia la potrà ricevere.

      A differenza della posta normale, la posta elettronica spesso arriva a destinazione, anche in altri continenti, nel giro di qualche minuto o anche meno, salvo che alcune parti della rete non siano molto congestionate o temporaneamente fuori uso. Quando vostra figlia andrà a vedere nella sua “casella postale” elettronica troverà la vostra lettera. La velocità della posta elettronica e la facilità con cui si può inviare un messaggio anche a molti destinatari in tutto il mondo ne fanno una forma di comunicazione diffusa.

      Gruppi di discussione

      Un altro servizio molto diffuso si chiama Usenet. Usenet permette di accedere ai cosiddetti “gruppi di discussione” (detti anche “forum” o “newsgroup”), dove si svolgono dibattiti su argomenti specifici. Alcuni gruppi di discussione si occupano dell’acquisto o della vendita di diversi beni di consumo. Ci sono migliaia di questi gruppi, e una volta ottenuto l’accesso a Usenet l’utente può parteciparvi senza costi aggiuntivi.

      Supponiamo che qualcuno si sia unito a un gruppo di discussione sulla filatelia. Quando gli altri membri del gruppo inviano nuovi messaggi relativi a questo hobby, il nuovo arrivato può leggerli. E può vedere non solo i messaggi che sono stati inviati al gruppo di discussione, ma anche ciò che altri hanno scritto in risposta. Se, ad esempio, qualcuno chiede informazioni su una particolare serie di francobolli, può darsi che poco dopo arrivino molte risposte da tutto il mondo, offrendo informazioni che sono immediatamente disponibili a tutti i membri del gruppo.

      Una variante di questa idea è il “Bulletin Board System” (“bacheca elettronica”), o BBS. Le BBS assomigliano a Usenet, con la differenza che tutti i dati sono contenuti in un unico computer, di solito sotto la supervisione di un’unica persona o di un unico gruppo. I messaggi dei gruppi di discussione riflettono gli interessi, le opinioni e i valori morali degli utenti, per cui bisogna usare discernimento.

      Scambio di documenti e ricerca per argomenti

      Uno degli obiettivi iniziali di Internet era lo scambio di informazioni su scala mondiale. L’insegnante menzionato nell’articolo precedente trovò su Internet un altro docente che era disposto a fornirgli materiale didattico già elaborato. Nel giro di pochi minuti i file (documenti in formato elettronico) erano già stati trasferiti, nonostante i due insegnanti vivessero a 3.000 chilometri di distanza.

      Cosa si può fare quando non si sa dove trovare un argomento all’interno di Internet? Proprio come per trovare un numero di telefono si usa una guida telefonica, un utente può trovare ciò che gli interessa su Internet accedendo prima ai cosiddetti “siti di ricerca”. L’utente digita una parola o un’espressione, e il sito risponde con un elenco di indirizzi Internet in cui si possono trovare informazioni sull’argomento. Di solito la ricerca è gratuita e richiede solo pochi secondi!

      L’agricoltore menzionato in precedenza aveva sentito parlare di una nuova tecnica chiamata precision farming (“coltivazione di precisione”), che fa uso di computer e di mappe satellitari. Digitando questa espressione in un sito di ricerca trovò il nome di altri agricoltori che stavano usando questo nuovo metodo nonché informazioni dettagliate sul metodo stesso.

      Il World Wide Web

      La parte di Internet chiamata World Wide Web (o semplicemente Web, “ragnatela”) permette agli scrittori di usare in modo nuovo un’idea vecchia, quella delle note in calce. Quando lo scrittore di un articolo di rivista o di un libro inserisce un richiamo a una nota in calce, andiamo a guardare in fondo alla pagina e magari veniamo rimandati a un’altra pagina o a un altro libro. Gli scrittori dei documenti elettronici di Internet possono fare essenzialmente la stessa cosa usando una tecnica che sottolinea o evidenzia una parola, una frase o un’immagine nel loro documento.

      La parola o immagine evidenziata fa capire al lettore che esiste una risorsa di Internet ad essa associata, spesso un altro documento. Questo documento Internet può essere immediatamente reperito e visualizzato. Esso potrebbe trovarsi persino su un computer diverso, situato in un altro paese. David Peal, autore di un libro specializzato (Access the Internet!), fa notare che con questa tecnica “ci si collega a veri e propri documenti, non solo a riferimenti”.

      Il Web inoltre permette l’immagazzinamento e la riproduzione di fotografie, disegni, animazioni, filmati e suoni. Loma, la casalinga menzionata all’inizio dell’articolo precedente, ottenne e visualizzò un breve filmato a colori sulle attuali teorie cosmologiche. Udì il commento sonoro attraverso gli altoparlanti del computer.

      “Navigare” nella Rete

      Usando un browser Web è possibile visualizzare facilmente e velocemente informazioni e immagini a colori che possono trovarsi immagazzinate in computer di molti paesi diversi. Usare un browser Web, in un certo senso, è un po’ come viaggiare, solo che è più facile. Si possono visitare le mostre Web dei Rotoli del Mar Morto oppure del Museo dell’Olocausto (Holocaust Memorial Museum) di Washington. Questo spostarsi agilmente avanti e indietro da un sito Web di Internet a un altro viene chiamato comunemente “navigare” nella Rete.

      Aziende e altre organizzazioni hanno visto nel Web uno strumento per pubblicizzare prodotti e servizi come pure per offrire informazioni di altro genere. A questo scopo creano una pagina Web, una specie di vetrina elettronica. Una volta conosciuto l’indirizzo della pagina Web di un’organizzazione, i potenziali clienti possono usare un browser per andare a “fare la spesa”, ovvero per reperire informazioni. Come in qualsiasi mercato, tuttavia, non tutti i prodotti, i servizi o le informazioni reperibili su Internet sono moralmente sani.

      I ricercatori stanno tentando di rendere Internet sufficientemente sicura per svolgervi transazioni confidenziali e protette. (Parleremo di più circa la sicurezza in seguito). Poiché questa attività commerciale ha fatto aumentare il traffico sulla rete, si sta sviluppando un’altra Internet mondiale, soprannominata da alcuni Internet II.

      Cosa sono le “chat”?

      Un altro servizio di Internet molto popolare è l’Internet Relay Chat, detto anche IRC o semplicemente “chat” (letteralmente, “chiacchierata”). Esso permette a un gruppo di persone di scambiarsi messaggi istantaneamente usando pseudonimi. Pur essendo usato da persone di varie età, è particolarmente in voga tra i giovani. Una volta collegato, l’utente entra in contatto con molti utenti di ogni parte del mondo.

      Vengono creati specifici siti (detti anche “chat channel” o “chat room”, cioè “salotti”) dove si tratta un particolare argomento, come fantascienza, cinema, sport o sentimenti. Tutti i messaggi digitati all’interno di una “chat room” appaiono quasi simultaneamente sugli schermi dei computer di tutti quelli che sono collegati a quella “chat room”.

      Una “chat room” è un po’ come un gruppo di persone che si incontrano e chiacchierano fra loro, con la differenza che tutti, invece di parlare, digitano brevi messaggi su una tastiera. In genere questi servizi sono attivi 24 ore su 24. Naturalmente, i cristiani si rendono conto che i princìpi biblici circa le compagnie, come quello che si trova in 1 Corinti 15:33, si applicano al partecipare a queste “conversazioni” come a ogni altro aspetto della vita.a

      Chi paga?

      Forse vi chiedete: ‘Chi paga le spese sostenute per percorrere quelle grandi distanze su Internet?’ La spesa è divisa fra tutti gli utenti, aziende e privati. Tuttavia, l’utente finale non si ritrova a dover pagare una bolletta telefonica astronomica anche se ha visitato molti siti internazionali. La maggior parte degli utenti ha un conto aperto presso un fornitore di accesso a Internet (il cosiddetto “provider”), che in molti casi fa pagare all’utente una tariffa mensile fissa. In genere i provider forniscono un numero telefonico locale per evitare spese telefoniche eccessive. Una tipica tariffa d’accesso si aggira sulle 30.000 lire mensili.

      Come si può vedere, le potenzialità di Internet sono enormi. Ma è il caso che imbocchiate questa autostrada dell’informazione?

      [Nota in calce]

      a Parleremo della necessità di usare cautela riguardo alle “chat room” in seguito.

      [Riquadro/Immagine a pagina 7]

      Indirizzi Internet: Cosa sono?

      Per identificare le persone collegate a Internet si usano gli indirizzi di posta elettronica. Supponete di voler inviare un messaggio a un amico il cui indirizzo di posta elettronica è drg@tekwriting.com.b In questo esempio l’identità della persona, o login, è “drg”. Spesso la gente usa come login le proprie iniziali o il proprio nome per esteso. La parola che segue il simbolo “@” può essere il datore di lavoro o l’azienda presso cui la persona lavora, oppure il provider che fornisce il servizio di posta elettronica. Nell’esempio, tale azienda è identificata da “tekwriting”. L’ultima parte dell’indirizzo indica il tipo di organizzazione presso cui il vostro amico ha un login. Nel nostro esempio, “com” si riferisce a un’organizzazione commerciale. Scuole, università e simili seguono una simile convenzione per i nomi ma terminano con “edu” (per “educational”), mentre le organizzazioni senza scopi di lucro finiscono con “org”. Un altro standard per la posta elettronica termina con il codice del paese in cui vive la persona. Ad esempio, l’indirizzo lvg@spicyfoods.ar indica che la persona il cui login è “lvg” è affiliata a una ditta chiamata “spicyfoods” in Argentina.

      Un altro tipo di indirizzo identifica i documenti Web all’interno di Internet. Supponiamo che alcune informazioni sulle foreste pluviali siano contenute nel documento Web che si trova in http://www.ecosystems.com/research/forests/rf. Le lettere “http” (che stanno per Hypertext Transfer Protocol, “protocollo di trasferimento per ipertesti”) identificano il protocollo secondo cui gestire un certo tipo di documento Web, e “www.ecosystems.com” indica il nome del server Web, un computer (in questo caso si tratta di un’azienda commerciale chiamata “ecosystems”). Il documento Web vero e proprio è indicato nell’ultima parte dell’indirizzo: “/research/forests/rf”. Gli indirizzi Web vengono spesso chiamati Uniform Resource Locators, o semplicemente URL.

      [Nota in calce]

      b Gli indirizzi Internet menzionati sono inventati.

  • Avete davvero bisogno di Internet?
    Svegliatevi! 1997 | 22 luglio
    • Avete davvero bisogno di Internet?

      DOVRESTE usare Internet? Naturalmente, questa è una decisione personale, che dovreste soppesare attentamente. Quali fattori potrebbero influire sulla decisione che prenderete?

      Bisogno: Avete calcolato la spesa?

      Il recente boom di Internet è dovuto in gran parte a vigorose operazioni di marketing. È chiaro che l’obiettivo delle aziende è creare un senso di bisogno. Una volta creato questo presunto bisogno, alcune organizzazioni richiedono una quota associativa o una tariffa annuale per le informazioni o i servizi a cui all’inizio si poteva accedere gratuitamente. Questa tariffa va ad aggiungersi al canone mensile di accesso a Internet. Questo è ciò che fanno, ad esempio, alcuni quotidiani “on-line” (in linea).

      Avete calcolato la spesa per l’attrezzatura e il software necessari e l’avete confrontata con il vostro bisogno reale? (Confronta Luca 14:28). Ci sono biblioteche o scuole pubbliche che provvedono accesso a Internet? Usando questi mezzi potete farvi un’idea del vostro effettivo bisogno senza dover fare un grosso investimento iniziale per procurarvi un personal computer e i relativi accessori. Può darsi che possiate collegarvi a Internet attraverso idonee strutture pubbliche ogni volta che vi serve, fino a che non vi è chiaro quanto spesso vi capita di averne davvero bisogno. Ricordate: Internet esisteva da più di vent’anni senza che il pubblico in generale nemmeno se ne accorgesse, per non parlare di sentirne il bisogno!

      Sicurezza: La vostra privacy è protetta?

      Un’altra preoccupazione fondamentale è la sicurezza delle informazioni riservate. Ad esempio, il vostro messaggio di posta elettronica dovrebbe essere visto solo dalla persona a cui l’avete inviato. Tuttavia, mentre la lettera viaggia, una persona o un gruppo di persone astute e magari senza scrupoli potrebbe intercettare o controllare la vostra corrispondenza. Per proteggere i messaggi alcuni usano programmi per la gestione della posta elettronica che criptano (rendono indecifrabile) il contenuto della loro lettera prima di spedirla. A sua volta, il destinatario può avere bisogno di un programma analogo per decrittare (decifrare) il messaggio.

      Ultimamente si è parlato molto della trasmissione su Internet, per scopi commerciali, di numeri di carte di credito e di altre informazioni riservate. Nonostante siano previste sostanziali innovazioni per aumentare il livello di sicurezza, la famosa specialista di sicurezza informatica Dorothy Denning afferma: “Non è possibile avere sistemi completamente sicuri, tuttavia il rischio si può ridurre considerevolmente, probabilmente a un livello proporzionato al valore delle informazioni archiviate e alla minaccia costituita sia dagli hacker [i “pirati” informatici] che dagli insider [coloro che per motivi di lavoro hanno accesso a informazioni riservate]”. La sicurezza assoluta non si può raggiungere in nessun sistema di computer, che sia collegato a Internet o no.

      Ne avete il tempo?

      Un altro aspetto importante di cui tener conto è il vostro tempo. Quanto tempo ci vorrà per installare e imparare a usare gli strumenti per “navigare” in Internet? Inoltre, un esperto istruttore che insegna a usare Internet ha osservato che “navigare” nella Rete “può essere per un nuovo utente una delle attività che creano maggiore assuefazione e portano via più tempo”. Come mai?

      Ci sono un sacco di argomenti interessanti e moltissime novità da scoprire. In effetti, Internet è un enorme insieme di biblioteche con documenti dall’aspetto accattivante. Basta consultarne una minima parte e la serata può volarsene via senza che nemmeno si pensi ad andare a dormire. (Vedi il riquadro “Quanto è prezioso il vostro tempo?” a pagina 13). Naturalmente, questo non significa che tutti coloro che “navigano” nel Web non sappiano controllarsi. Tuttavia, sarebbe saggio porre dei limiti al tempo dedicato a “navigare” in Internet e al contenuto delle proprie ricerche, soprattutto per i giovani. Molte famiglie fanno la stessa cosa con la televisione.a In questo modo il tempo riservato alle attività familiari e spirituali non verrà intaccato. — Deuteronomio 6:6, 7; Matteo 5:3.

      Vi state perdendo qualcosa?

      Con il tempo, la tecnologia di Internet si diffonderà maggiormente nelle aree del mondo in via di sviluppo. Tuttavia, ricordate le persone menzionate all’inizio del primo articolo. Quasi tutte le informazioni che sono riuscite ad avere le avrebbero potute ottenere attraverso biblioteche, telefono, posta convenzionale o quotidiani. Naturalmente, può darsi che alcuni di questi metodi richiedano più tempo o siano più costosi. Tuttavia, è probabile che per la maggior parte delle persone in tutto il mondo questi metodi più tradizionali continueranno ancora per un po’ ad essere il principale sistema di comunicazione.

      [Nota in calce]

      a Vedi il capitolo 36 del libro I giovani chiedono... Risposte pratiche alle loro domande, edito in Italia dalla Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova.

      [Immagine a pagina 9]

      “Navigare” nella Rete può diventare una trappola se non ci si sa controllare

  • Internet: Perché ci vuole cautela?
    Svegliatevi! 1997 | 22 luglio
    • Internet: Perché ci vuole cautela?

      INTERNET ha sicuramente un enorme potenziale nel campo della didattica e delle comunicazioni quotidiane. Tuttavia, al di là del fascino esercitato dall’alta tecnologia, Internet risente di alcuni degli stessi problemi che affliggono da tempo televisione, telefono, quotidiani e biblioteche. Pertanto, potrebbe essere il caso di chiedersi: Il materiale reperibile su Internet è adatto alla mia famiglia e a me?

      Sono stati scritti numerosi articoli sulla disponibilità di materiale pornografico su Internet. Ma questo significa forse che Internet sia solo il luogo di ritrovo di un’accozzaglia di viziosi e pervertiti? Secondo alcuni, questa è un’esagerazione bella e buona. Costoro sostengono che per trovare materiale discutibile bisogna fare uno sforzo consapevole e deliberato.

      È vero che per trovare materiale immorale bisogna fare uno sforzo intenzionale, ma secondo altri tale materiale è reperibile molto più facilmente su Internet che altrove. Premendo pochi tasti l’utente può trovare materiale erotico, come foto pornografiche con tanto di commento sonoro e filmati.

      Quanta pornografia sia disponibile su Internet è attualmente oggetto di accesi dibattiti. Secondo alcuni, le notizie che fanno pensare a un problema dilagante potrebbero essere esagerate. Tuttavia, se veniste a sapere che nel giardino di casa vostra non ci sono 100 serpenti velenosi ma solo alcuni, vi preoccupereste di meno per la sicurezza della vostra famiglia? Chi ha accesso a Internet farebbe bene a esercitare cautela.

      Attenzione ai pedofili!

      Notizie recenti hanno dimostrato che alcuni pedofili partecipano alle conversazioni interattive di tipo “chat” insieme ai giovani. Spacciandosi per giovani, questi adulti hanno carpito con l’inganno nomi e indirizzi di giovani ingenui.

      Il Centro nazionale americano per i minori scomparsi e vittime di abusi (NCMEC) ha documentato alcuni casi del genere. Nel 1996, ad esempio, la polizia ha ritrovato due ragazze della Carolina del Sud, rispettivamente di 13 e 15 anni, che erano scomparse da una settimana. Erano andate in un altro stato insieme a un giovane di 18 anni che avevano conosciuto su Internet. Un trentacinquenne è stato accusato di aver convinto con lusinghe un ragazzo quattordicenne ad avere un incontro sessuale quando i suoi genitori non erano in casa. In entrambi i casi tutto era cominciato con una conversazione in una “chat room” di Internet. Un altro adulto, nel 1995, incontrò telematicamente un ragazzo di 15 anni e andò sfacciatamente alla sua scuola per conoscerlo. Un altro adulto ancora ha ammesso di avere avuto rapporti sessuali con una quattordicenne. Lei usava il computer del padre per comunicare con altri adolescenti attraverso le BBS. Anche lei aveva conosciuto questo adulto telematicamente. Tutti questi giovani erano stati poi convinti a rivelare la loro identità.

      C’è bisogno della guida dei genitori

      Anche se casi del genere sono relativamente rari, i genitori devono ciò nondimeno valutare attentamente questo argomento. Cosa si può fare per proteggere i propri figli da sfruttatori e criminali?

      Le aziende cominciano a offrire strumenti che vanno da sistemi di classificazione simili a quelli usati per i film fino a programmi di analisi dei testi che eliminano il materiale indesiderabile, e a sistemi per verificare l’età dell’utente. Alcuni sistemi bloccano il materiale prima ancora che raggiunga il computer della famiglia. Tuttavia, in genere questi sistemi non sono infallibili, e si possono aggirare in vari modi. Ricordate che Internet è stata progettata in modo da sopravvivere alle interruzioni, per cui è difficile esercitare qualche tipo di censura.

      In un’intervista concessa a Svegliatevi!, un sergente di polizia della California che dirige un nucleo investigativo che si occupa di sfruttamento dei minori ha dato questo consiglio: “Nulla può sostituire la guida dei genitori. Io stesso ho un figlio dodicenne. Mia moglie ed io gli abbiamo permesso di usare Internet, tuttavia lo facciamo insieme come famiglia e stiamo molto attenti a quanto tempo vi dedichiamo”. Questo padre è particolarmente cauto per quanto riguarda le “chat room”, e ne ha severamente limitato l’uso. E aggiunge: “Il personal computer non si trova nella stanza di mio figlio, ma in una parte della casa a cui tutti possono accedere”.

      I genitori devono interessarsi e decidere se e come permettere ai figli di usare Internet. Quali precauzioni pratiche e ragionevoli vanno prese in esame?

      David Plotnikoff, giornalista del San Jose Mercury News, dà alcuni utili consigli ai genitori che decidono di avere accesso a Internet in casa.

      • L’esperienza dei vostri figli diventa positiva soprattutto quando lavorano insieme a voi, in quanto imparano ad apprezzare il vostro giudizio e la vostra guida. Senza la vostra guida, avverte, “tutte le informazioni che sono nella Rete sono come acqua senza un bicchiere”. Le norme su cui insistete sono “un’estensione delle cose sensate che avete sempre insegnato ai vostri figli”, come ad esempio le norme che avete stabilito circa il parlare con gli estranei.

      • Internet è un luogo pubblico e non va usata come baby-sitter. “Dopo tutto, se aveste un figlio o una figlia di 10 anni non li lascereste da soli in una grande città dicendo loro di andare a divertirsi per qualche ora, vero?”

      • Imparate a riconoscere la differenza tra i siti di Internet in cui giocare o conversare con altri e quelli in cui trovare aiuto per fare i compiti.

      L’opuscolo Child Safety on the Information Highway (Sicurezza dei bambini sull’autostrada dell’informazione), pubblicato dal NCMEC, dà diversi consigli ai giovani:

      • Non rivelate informazioni personali come il vostro indirizzo e numero di telefono e nemmeno il nome e l’indirizzo della vostra scuola. Non inviate foto senza il permesso dei vostri genitori.

      • Informate immediatamente i vostri genitori se ricevete informazioni che vi fanno sentire a disagio. Non rispondete mai a messaggi sgarbati o aggressivi. Informatene subito i vostri genitori, così che possano mettersi in contatto con l’azienda che provvede il servizio.

      • Collaborate con i genitori nello stabilire regole per usare Internet, compresi l’orario e la durata del collegamento e le aree da visitare; attenetevi alle loro decisioni.

      Ricordate che le precauzioni sono utili anche per gli adulti. Alcuni adulti sono già rimasti invischiati in contatti con persone indesiderate e hanno avuto seri problemi a causa della propria trascuratezza. Il fascino delle “chat room” — la mancanza di contatto visivo e l’anonimato garantito dagli pseudonimi — hanno abbassato le inibizioni di alcuni, dando loro un falso senso di sicurezza. Adulti, prendetene nota!

      Un punto di vista equilibrato

      Parte del materiale che si trova su Internet e molti dei servizi che offre sono istruttivi e possono essere utili. Sempre più aziende stanno archiviando documentazioni interne nelle proprie reti aziendali, o “intranet”. Le nuove possibilità di videoconferenze e audioconferenze via Internet potrebbero cambiare in maniera permanente le nostre abitudini circa i viaggi e gli incontri di lavoro. Alcune aziende usano Internet per distribuire i loro prodotti software, riducendo in questo modo i costi. Molte agenzie che attualmente usano personale per gestire transazioni commerciali, come le agenzie viaggi e quelle di cambio, probabilmente ne risentiranno quando gli utenti di Internet avranno la possibilità di gestire alcuni o tutti i propri affari. Sì, Internet ha influito profondamente sulla società, e probabilmente continuerà ad essere un importante strumento per scambiarsi informazioni, condurre affari e comunicare.

      Come la maggior parte degli strumenti, Internet può essere impiegata per scopi utili. Ma può anche essere usata male. Alcuni potrebbero decidere di investigare ulteriormente gli aspetti positivi di Internet, mentre altri potrebbero scegliere di non farlo. Il cristiano non è autorizzato a giudicare le decisioni altrui quando si tratta di questioni personali. — Romani 14:4.

      Usare Internet può essere come viaggiare in un nuovo paese, in cui ci sono molte cose nuove da vedere e da sentire. Quando si viaggia bisogna usare buone maniere e adottare ragionevoli precauzioni. La stessa cosa vale se doveste decidere di viaggiare su Internet, l’autostrada dell’informazione.

      [Testo in evidenza a pagina 12]

      “Il personal computer non si trova nella stanza di mio figlio, ma in una parte della casa a cui tutti possono accedere”

      [Testo in evidenza a pagina 13]

      Internet è un luogo pubblico e non va usata come baby-sitter

      [Riquadro/Immagine a pagina 11]

      Ci vogliono cortesia e cautela

      Cortesia

      Imparate le regole della cortesia e dell’etichetta. La maggior parte dei fornitori di accesso a Internet pubblicano codici di comportamento ben studiati e accettabili. Gli altri utenti apprezzeranno la vostra premura e le vostre buone maniere.

      Cautela

      Alcuni gruppi di discussione trattano argomenti religiosi o controversi. Pensateci bene prima di aggiungere i vostri commenti; probabilmente il vostro indirizzo di posta elettronica e il vostro nome verranno trasmessi a tutti i componenti del gruppo. Spesso, come conseguenza, si riceve corrispondenza indesiderata, la quale oltretutto fa perdere tempo. È chiaro che ci sono alcune discussioni di cui non è il caso di leggere il contenuto, per non parlare di parteciparvi.

      Che dire di creare un gruppo di discussione per altri cristiani? Questo potrebbe presentare problemi e pericoli più grandi di quelli che ci si aspetta. Ad esempio, è già successo che persone con secondi fini si siano collegate a Internet sotto falso nome. Attualmente Internet non permette agli utenti di verificare l’identità altrui. Inoltre, un gruppo del genere si può paragonare sotto certi aspetti a un ricevimento con molti invitati, in cui il padrone di casa deve impiegare molto tempo ed energie per provvedere in maniera responsabile la necessaria supervisione. — Confronta Proverbi 27:12.

      [Riquadro/Immagine a pagina 13]

      Quanto è prezioso il vostro tempo?

      Nel nostro secolo la vita è diventata sempre più complicata. Invenzioni che sono state utili ad alcuni si sono spesso rivelate una perdita di tempo per molti. Inoltre, programmi televisivi immorali e violenti, libri pornografici, registrazioni musicali degradanti e cose simili sono tutti esempi di tecnologia usata male. Non solo fanno perdere tempo prezioso, ma danneggiano spiritualmente.

      Naturalmente, il cristiano mette al primo posto le cose spirituali, come il leggere la Bibbia ogni giorno e l’acquistare familiarità con inestimabili verità scritturali trattate nelle riviste La Torre di Guardia e Svegliatevi! e in altre pubblicazioni della Società (Watch Tower). Ciò che dà benefìci eterni non è il “navigare” in Internet, bensì l’usare il proprio tempo per acquistare conoscenza del solo vero Dio e di suo Figlio Gesù Cristo e per mettere in pratica con zelo questa conoscenza. — Giovanni 17:3; vedi anche Efesini 5:15-17.

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