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SperanzaPerspicacia nello studio delle Scritture, volume 2
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Non esiste vera speranza senza Dio. La vera speranza, di cui si parla nella Bibbia, è più di un semplice desiderio, che potrebbe essere infondato o irrealizzabile. È meglio anche della semplice aspettazione, perché ciò che si aspetta non è sempre piacevole. La Bibbia mostra che in genere le persone del mondo non hanno una speranza vera, ben fondata; l’umanità è moritura, e senza conoscenza del provvedimento preso da una fonte superiore non c’è speranza per il futuro. Salomone descrisse con queste parole la futilità della situazione umana senza un intervento di Dio: “La più grande vanità! . . . Ogni cosa è vanità”. — Ec 12:8; 9:2, 3.
Il fedele patriarca Giobbe disse che perfino un albero ha la speranza di rigermogliare, ma che per l’uomo alla morte tutto è finito. Poi però precisò che parlava dell’uomo privo dell’aiuto di Dio, poiché espresse il desiderio e la speranza che Dio si ricordasse di lui. (Gb 14:7-15) Similmente l’apostolo Paolo informa i cristiani che, avendo la speranza della risurrezione, non devono ‘rattristarsi come fanno anche gli altri che non hanno speranza’. (1Ts 4:13) Inoltre, parlando a cristiani non ebrei, Paolo fa notare loro che, prima di venire alla conoscenza del provvedimento di Dio mediante Cristo, non facevano parte della nazione con cui Dio aveva agito in passato, e quindi ‘non avevano nessuna speranza ed erano senza Dio nel mondo’. — Ef 2:12.
Coloro che non hanno alcuna speranza in Dio e nella promessa di una risurrezione dei morti si esprimono più o meno come i disubbidienti abitanti di Gerusalemme i quali, di fronte alla minacciata distruzione della loro città per giudizio di Dio, invece di mostrare dolore e pentimento, si abbandonavano ai piaceri sensuali e dicevano: “Si mangi e si beva, poiché domani moriremo”. (Isa 22:13) L’apostolo avverte di non lasciarsi contagiare dallo stato d’animo di chi non ha speranza. — 1Co 15:32, 33.
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SperanzaPerspicacia nello studio delle Scritture, volume 2
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La Fonte di speranza. Geova Dio è la Fonte di vera speranza e il solo in grado di adempiere tutte le sue promesse e le speranze di coloro che confidano in lui. Per immeritata benignità ha dato al genere umano ‘conforto e buona speranza’. (2Ts 2:16) In ogni epoca è stato la speranza degli uomini retti. È stato definito “speranza d’Israele” e ‘speranza degli antenati d’Israele’ (Ger 14:8; 17:13; 50:7), e nelle Scritture Ebraiche ci sono molte espressioni di speranza, fede e fiducia in lui. Nella sua amorevole benignità verso il suo popolo, anche quando questo stava per andare in esilio a motivo della disubbidienza nei suoi confronti, Dio disse: “Io stesso conosco bene i pensieri che penso verso di voi, . . . pensieri di pace, e non di calamità, per darvi un futuro e una speranza”. (Ger 29:11) La promessa di Geova tenne viva la fede e la speranza degli israeliti fedeli durante l’esilio in Babilonia e rafforzò enormemente uomini come Ezechiele e Daniele; infatti Geova aveva detto: “Esiste una speranza per il tuo futuro, . . . e i figli certamente torneranno al loro proprio territorio”. (Ger 31:17) Quella speranza si realizzò nel 537 a.E.V. col ritorno di un fedele rimanente di ebrei per ricostruire Gerusalemme e il suo tempio. — Esd 1:1-6.
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