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RachelePerspicacia nello studio delle Scritture, volume 2
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Rachele, ragazza “bella di forme e bella di viso” che faceva la pastorella per il padre, incontrò Giacobbe presso un pozzo nelle vicinanze di Haran. Giacobbe venne accolto in casa dello zio e un mese dopo accettò di servire Labano per sette anni onde poter sposare Rachele, di cui si era innamorato. In quei sette anni il suo amore non si affievolì e infatti per lui “furono come alcuni giorni”. Tuttavia la sera delle nozze lo zio gli diede, al posto di Rachele, la figlia maggiore Lea, che evidentemente si prestò all’inganno. L’indomani mattina, accusato di frode da Giacobbe, Labano fece appello alla consuetudine locale per giustificarsi. Giacobbe acconsentì a celebrare per un’intera settimana il matrimonio con Lea prima di avere Rachele e poi di lavorare altri sette anni per Labano. — Ge 29:4-28.
Rachele non deluse Giacobbe come moglie, e Giacobbe l’amava più di Lea.
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RachelePerspicacia nello studio delle Scritture, volume 2
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In occasione del suo incontro con il fratello Esaù, Giacobbe dimostrò ancora la sua preferenza per Rachele, mettendo lei e il suo unico figlio all’ultimo posto in ordine di marcia, posizione senza dubbio più sicura in caso di attacco da parte di Esaù. (Ge 33:1-3, 7)
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RachelePerspicacia nello studio delle Scritture, volume 2
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Nonostante i suoi difetti, fu teneramente amata da Giacobbe, che, anche in tarda età, la considerava la sua vera moglie e voleva bene ai figli di lei più che a tutti gli altri. (Ge 44:20, 27-29) Le parole che Giacobbe rivolse a Giuseppe poco prima di morire, benché semplici, rivelano il profondo affetto che aveva avuto per Rachele. (Ge 48:1-7)
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