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SardioPerspicacia nello studio delle Scritture, volume 2
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SARDIO
Varietà traslucida, bruno rossiccia, di calcedonio usata come pietra dura. Secondo Plinio il Vecchio questa pietra prese nome da Sardi, città della Lidia, dove fu per la prima volta introdotta in quella parte del mondo. Comunque è stata avanzata l’ipotesi che il nome derivi dal persiano sered, che significa “rosso arancione”, e che questo nome abbia accompagnato la pietra sin dalla sua origine in Persia. Viene chiamata anche “sarda”. Per la sua bellezza e resistenza, per la facilità con cui può essere intagliata e per il fatto che può essere finemente levigata era molto apprezzata dagli artigiani. Forse il sardio usato dagli ebrei proveniva dalla Penisola Arabica.
Il sardio è menzionato in Rivelazione 4:3, dove Colui che siede sul glorioso trono celeste “è nell’aspetto simile . . . a pietra preziosa di color rosso [“sardio”, nt.]”. Le mura della “città santa, la Nuova Gerusalemme”, secondo la descrizione biblica hanno fondamenta “adorne di ogni sorta di pietra preziosa”, la sesta delle quali è sardio. — Ri 21:2, 19, 20.
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SardonicoPerspicacia nello studio delle Scritture, volume 2
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SARDONICO
Pietra ornamentale, chiamata anche “sardonica”, simile all’agata, varietà di calcedonio. Si tratta di un tipo di onice formato da due o più strati di calcedonio bianco latte e sardio rosso trasparente. A volte tuttavia quest’ultimo è bruno o dorato. Lo strato rosso che traspariva attraverso quello bianco secondo i greci era molto simile al colore di un’unghia, e per questo probabilmente lo chiamarono ònyx (unghia), da cui deriva l’italiano “onice”. Si trova in molte zone, fra cui la Palestina e l’Arabia.
Questa pietra è menzionata una volta nella Bibbia, in Rivelazione 21:2, 19, 20, dove viene detto che la quinta pietra di fondamento della “città santa, la Nuova Gerusalemme”, è sardonico.
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