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  • La conquista israelita della Terra Promessa
    Perspicacia nello studio delle Scritture, volume 1
    • La conquista israelita della Terra Promessa

      LOCALITÀ e relativi passi biblici

      Ai

      Gsè 7:2–8:29

      Ebal/Gherizim

      Gsè 8:30-35

      Gabaon

      Gsè 9:3–10:14

      Gerico

      Gsè 2:1-24; 4:13; 5:13–6:26

      Ghilgal

      Gsè 4:19–5:12; 9:3-6

      Giordano

      Gsè 3:1–4:18

      Sittim

      Gsè 2:1; 3:1

      Campagna militare a SO

      Gsè 10:1-43; 11:21; 12:10-16

      Campagna militare a N

      Gsè 11:1-14; 12:17-24

      [Cartina a pagina 737]

      CARTINA: Conquista israelita del paese

  • Nazioni che occupavano la terra che Dio diede a Israele
    Perspicacia nello studio delle Scritture, volume 1
    • Nazioni che occupavano la terra che Dio diede a Israele

      QUANDO Geova diede a Israele la terra che aveva promesso ad Abraamo, essa era occupata da nazioni moralmente degradate. La Bibbia dice esplicitamente che Dio decretò la distruzione di queste nazioni malvage e che incaricò gli israeliti quali giustizieri. (De 7:2) Molti criticano questa azione. Altri riconoscono umilmente che gli uomini imperfetti non hanno certo il diritto di ergersi a giudici di Dio. (Cfr. Ez 18:29). Queste persone desiderano capire perché Dio agì in un certo modo. Cosa apprendono?

      Questo racconto storico dimostra chiaramente che tutti i popoli sono responsabili davanti a Geova Dio, il Creatore dell’uomo, sia che professino di credere in Lui o no. Dimostra anche che Dio, pur essendo paziente, non chiude gli occhi davanti alla trasgressione. (Ge 15:16) Il racconto fa capire bene che agli occhi di Geova la responsabilità dei figli piccoli ricade sui genitori; egli non solleva i genitori da questa responsabilità e non dà loro motivo di illudersi che le loro azioni influiranno solo su di loro. (De 30:19; Gsè 10:40) Mostra pure che tutti quelli che abbandonano la condotta errata e si volgono all’adorazione di Geova possono essere risparmiati dalla distruzione. — Gsè 6:25; 9:3–10:11.

      La Bibbia identifica chiaramente le pratiche malvage degli abitanti di Canaan. L’Halley’s Bible Handbook (1964, p. 161) osserva: “Gli archeologi che scavano fra le rovine delle città cananee si chiedono perché Dio non li abbia distrutti prima”. La lezione è chiara: Geova non tollera la malvagità per sempre.

      Perché furono distrutte

      Depravazione. (Le 18:3-25)

      Pratiche spiritiche. (De 18:9-12)

      Degradante idolatria. (Eso 23:23, 24; 34:11-16; De 7:1-5; 1Re 21:26)

      [Cartina a pagina 738]

      CARTINA: Nazioni che occupavano la terra che Dio diede a Israele

      [Immagini a pagina 739]

      Stele di Tanit e di Baal, e statua di Tanit (l’equivalente di Astoret), dissotterrate in una necropoli vicino a Cartagine, in Tunisia

      [Immagine a pagina 739]

      Necropoli in cui sono stati ritrovati i resti di migliaia di bambini sacrificati alla dea Tanit. Furono i fenici (cananei), famosi navigatori, a portare qui questi riti religiosi sanguinari. Questo lugubre sito è una chiara testimonianza della depravazione dei cananei

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