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SamariaPerspicacia nello studio delle Scritture, volume 2
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Sembra che Tiglat-Pileser III sia stato il primo a deportare israeliti dal territorio della Samaria, e fra i deportati in Assiria dal territorio a E del Giordano c’erano rubeniti, gaditi e manassiti preminenti. (1Cr 5:6, 26) Quando alla fine il regno settentrionale cadde, altri furono portati in esilio. (2Re 17:6) Ma questa volta il re d’Assiria sostituì gli israeliti con abitanti di altre parti del suo impero, politica seguita poi da Esar-Addon e da Asenappar (Assurbanipal). — 2Re 17:24; Esd 4:2, 10.
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SamaritanoPerspicacia nello studio delle Scritture, volume 2
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SAMARITANO
Il termine “samaritani” compare per la prima volta nelle Scritture dopo la conquista del regno delle dieci tribù di Samaria nel 740 a.E.V., riferito agli abitanti del regno settentrionale prima della conquista, per distinguerli dagli stranieri che vi furono portati in seguito da altre parti dell’impero assiro. (2Re 17:29) Sembra che gli assiri non avessero deportato tutta la popolazione israelita, poiché da 2 Cronache 34:6-9 (cfr. 2Re 23:19, 20) risulta che durante il regno di Giosia c’erano ancora israeliti nel paese. In seguito furono chiamati “samaritani” i discendenti di coloro che erano rimasti in Samaria e di quelli che vi erano stati portati dagli assiri. Perciò alcuni erano senza dubbio figli di matrimoni misti.
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