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LunaPerspicacia nello studio delle Scritture, volume 2
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Poiché la lunazione, cioè il periodo che intercorre fra un novilunio e l’altro, è pari a 29 giorni, 12 ore, 44 minuti circa, gli antichi mesi lunari erano di 29 o 30 giorni. Questo in origine poteva essere determinato osservando semplicemente quando appariva la luna nuova; ma abbiamo la prova che all’epoca di Davide si calcolava in anticipo. (1Sa 20:5, 18, 24-29) Comunque la Mishnàh (Rosh ha-Shanàh 1:3–2:7) afferma che dopo l’esilio il Sinedrio si radunava di prima mattina, il 30º giorno di sette mesi dell’anno, per stabilire l’inizio della luna nuova. Sentinelle venivano appostate sulle alture intorno a Gerusalemme e, appena scorgevano la luna nuova, avvertivano immediatamente la corte ebraica. Raccolte sufficienti testimonianze la corte annunciava: ‘È consacrato’. Questo segnava ufficialmente l’inizio di un nuovo mese. Se nuvole o nebbia riducevano la visibilità, il mese precedente era dichiarato di 30 giorni, e il nuovo mese iniziava il giorno successivo alla riunione della corte. Si dice inoltre che un ulteriore annuncio venisse fatto mediante un fuoco di segnalazione acceso sul Monte degli Ulivi, e poi in altri punti elevati in tutto il paese. Questo metodo in seguito fu evidentemente sostituito dall’invio di messaggeri che portavano la notizia.
Nel IV secolo E.V. fu adottato un calendario perpetuo in base al quale i mesi ebraici avevano un numero stabilito di giorni, tranne i mesi di heshvan, chislev e adar, che secondo certi calcoli potevano avere 29 o 30 giorni.
Osservanza della luna nuova. Presso gli ebrei ogni novilunio era un’occasione per suonare le trombe e offrire i sacrifici indicati dal patto della Legge. (Nu 10:10; 2Cr 2:4; Sl 81:3; cfr. Isa 1:13, 14). Le offerte prescritte erano infatti ancora maggiori di quelle offerte regolarmente nei normali giorni di sabato. (Nu 28:9-15) Per quanto non sia specificato che quello del novilunio fosse un giorno di riposo, Amos 8:5 indica che non vi si svolgeva lavoro pesante. A quanto pare quel giorno si banchettava (1Sa 20:5) e si aveva l’opportunità di radunarsi per ricevere istruzione nella legge di Dio. — Ez 46:1-3; 2Re 4:22, 23; Isa 66:23.
Ogni anno la settima luna nuova (corrispondente al primo giorno del mese di etanim o tishri) era come un sabato, e il patto della Legge stabiliva che fosse un tempo di completo riposo. (Le 23:24, 25; Nu 29:1-6) Era un “giorno di squillo di tromba”, ma ancor più degli altri noviluni. Annunciava l’ormai prossimo giorno di espiazione, che veniva celebrato il decimo giorno dello stesso mese. — Le 23:27, 28; Nu 29:1, 7-11.
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