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AcaciaPerspicacia nello studio delle Scritture, volume 1
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ACACIA
[ebr. shittàh].
Albero che cresceva bene nel deserto dove soggiornarono gli israeliti, e da cui si potevano ricavare assi abbastanza grandi (lunghe quasi 4,5 m secondo Eso 36:20, 21), che gli israeliti usarono per costruire il tabernacolo mobile. Poiché quest’albero scompare praticamente dalla narrazione biblica dopo l’entrata nella Terra Promessa, ciò può anche indicare che non era un albero comune in tutta la Palestina. La descrizione corrisponde a tipi di acacia noti come Acacia seyal e Acacia tortilis molto meglio che a qualsiasi altra pianta della zona. Acacie sono ancora comuni nel Negheb e nel Sinai e se ne trovano anche lungo la valle del Giordano a S del Mar di Galilea, ma non nella Palestina settentrionale.
Le acacie, comuni nella regione del Sinai, provvidero legname per il tabernacolo
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AcaciaPerspicacia nello studio delle Scritture, volume 1
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La ruvida corteccia scura copre un legno molto duro, di grana fine e pesante, immune dall’attacco degli insetti. Queste caratteristiche, oltre al fatto che cresce nel deserto, resero l’acacia particolarmente adatta come materiale da costruzione per il tabernacolo e i suoi arredi. Servì per fare l’arca del patto (Eso 25:10; 37:1), la tavola del pane di presentazione (Eso 25:23; 37:10), gli altari (Eso 27:1; 37:25; 38:1), le stanghe per trasportarli (Eso 25:13, 28; 27:6; 30:5; 37:4, 15, 28; 38:6), le colonne per la cortina e la portiera (Eso 26:32, 37; 36:36), i telai di pannelli (Eso 26:15; 36:20) e le sbarre per unirli (Eso 26:26; 36:31).
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