‘Dimostratevi miei discepoli’
“Il Padre mio è glorificato in questo, che portiate molto frutto e vi dimostriate miei discepoli”. — Giov. 15:8.
1. Perché diciamo che Gesù era solo allorché iniziò la sua opera per preparare nuovi testimoni, e da che cosa si misura la sua abilità?
IL SUCCESSO di un lavoratore si valuta dalla sua produzione, dalla qualità e quantità di questa, o da entrambe. Considerando i frutti del suo lavoro, si può dire che Gesù ebbe enorme successo e la sua abilità fu evidente sia nella qualità che nella quantità, che furono entrambe sorprendenti. Quando cominciò a trasformare la mente dei suoi ascoltatori perché divenissero suoi seguaci, egli era solo, essendo il primo di un nuovo genere di testimoni di Geova, quelli che seguono la chiamata celeste. Naturalmente c’era stato Giovanni Battista, che aveva preparato la strada per Gesù, ma Giovanni non apparteneva alla nuova nazione dei figli spirituali, e anche i suoi discepoli che seguivano Gesù dovettero divenire testimoni cristiani di Geova per opera di Gesù. Almeno sotto questo aspetto, allorché cominciò la sua opera Gesù era completamente solo.
2. Quanti nuovi testimoni preparò Gesù durante i tre anni e mezzo del suo ministero, e quale profezia fece riguardo all’opera dei suoi seguaci?
2 Tre anni e mezzo più tardi, nel giorno di Pentecoste, poco dopo che Gesù era stato ucciso sul palo di tortura, l’apostolo Pietro parlò a una grande folla. Molti dei presenti avevano ascoltato in passato i sermoni di Gesù, e il suo messaggio aveva già fatto profonda impressione sulla loro mente. Alcuni avevano pensato che Gesù fosse il Messia, ma ora erano perplessi, dato che era stato così improvvisamente ucciso come un criminale. In quest’occasione Pietro, sotto l’influenza dello spirito di Dio, spiegò loro come le profezie erano state adempiute da tali avvenimenti. Quando capirono perché Cristo doveva morire e appresero che ora sarebbe stato opportuno che compissero la dedicazione a Dio per mezzo di Gesù Cristo se volevano essere dalla parte di Geova, prontamente tremila persone si fecero battezzare nel nome di Gesù quel giorno stesso. Alcuni giorni dopo la cifra era salita a 5.000 come indica il racconto. Tutti quei credenti Israeliti erano indirettamente il frutto dell’opera di Gesù durante i precedenti tre anni e mezzo. Ma ve ne dovevano essere molte altre migliaia, poiché, come il racconto dice più avanti, “i credenti nel Signore continuavano ad aumentare”. Inoltre molti avevano ricevuto il battesimo di Giovanni durante il ministero di Gesù; perciò vi è ragione di credere che molti più dei 5.000 espressamente menzionati in Atti 4:4, che furono battezzati in nome di Gesù, indirettamente divennero testimoni a motivo della sua predicazione. Come aveva detto Gesù: “Se un granello di frumento non cade nel terreno e muore, rimane solo un granello; ma se muore, allora porta molto frutto”. (Giov. 12:24) Morendo fedele, quale frutto portò Gesù! Tuttavia, parlando dei suoi seguaci, Gesù disse: “Verissimamente vi dico: Colui che mostra fede in me, anch’egli farà le opere che io faccio, e farà opere più grandi di queste”. Quale significato hanno queste parole? — Giov. 14:12.
3. Qual è il significato di Giovanni 14:12?
3 Non ci si può aspettare che un individuo imperfetto sia mai in grado di competere col Signore e di battere il suo record nel preparare nuovi testimoni. Se un testimone di Geova si trovasse in un territorio senza altri testimoni, molto probabilmente non otterrebbe risultati come quelli evidenti nei 500 testimoni che s’incontrarono con Gesù in Galilea dopo la sua risurrezione, o nei 120 che rimasero a Gerusalemme dopo la sua ascensione. (1 Cor. 15:3-6; Matt. 28:16-18; Atti 1:15) Né tale aumento personale potrebbe essere l’adempimento richiesto dalle parole di Gesù. Piuttosto, le sue parole riportate in Giovanni 14:12 sono una profezia del Grande Profeta, e al più tardi saranno adempiute ora, in questo “tempo della fine”, finché continua l’opera di radunamento. Quindi il giusto intendimento dev’essere che le sue parole si riferivano particolarmente ai suoi seguaci ora viventi, non come individui, ma come società di persone che lavorano insieme in armonia per compiere l’opera che egli diede ai suoi seguaci da fare. Così, come società, i suoi seguaci adempiono oggi la profezia.
4. Che prova abbiamo che i testimoni di Geova adempiono la profezia di Gesù riportata in Giovanni 14:12, e come influisce su di noi individualmente tale profezia?
4 In occasione dell’assemblea internazionale dei testimoni di Geova tenuta a New York nell’estate del 1953, 4.640 persone furono battezzate in un solo giorno. A Norimberga e Berlino, in Germania, durante le assemblee dei testimoni di Geova tenute simultaneamente in tali città nell’agosto del 1955, 5.203 persone furono battezzate in due giorni, e all’assemblea internazionale dei testimoni di Geova tenuta a New York nel luglio del 1958, 7.136 furono battezzati in un solo giorno. Questo è molto di più di quanti fossero mai stati battezzati in una sola volta ai giorni di Gesù e degli apostoli, secondo quello che risulta dal racconto. Negli ultimi dieci anni i testimoni di Geova hanno avuto un aumento da 283.532 proclamatori in tutto il mondo nel 1948 a 717.088 nel 1958, o il 153 per cento, che dimostra che i testimoni di Geova d’oggi adempiono la profezia di Gesù. Essi hanno risultati molto maggiori e compiono l’opera di preparare nuovi testimoni, come egli aveva insegnato, su scala molto maggiore che mai prima nella storia, e non è ancora la fine. Tutto ciò mette in risalto chiaramente questo punto: Se Gesù fu così produttivo, e ci si deve attendere una produttività ancora maggiore dalla congregazione dei veri cristiani d’oggi, quale opera devono dunque compiere individualmente coloro che fanno parte della congregazione? Ciò dimostra che in questo tempo Gesù s’aspetta che i suoi seguaci siano in grado di mostrare individualmente il frutto del loro lavoro.
IL SEGRETO
5. Qual è il più importante segreto del progresso dei testimoni di Geova?
5 Qual è il segreto dello spettacolare progresso dei testimoni di Geova che ha fatto attribuir loro il nome della “religione che cresce più rapidamente”? Ciò dipende forse dal fatto che è una religione “facile”, a cui ci si unisce volentieri perché si può far quel che si vuole, eppure sentirsi la coscienza a posto? Forse si viene pagati partecipando all’opera dei testimoni di Geova e quindi se ne trae un vantaggio materiale? Forse alcuni sono indotti dalla paura a diventare testimoni di Geova dopo aver sentito il messaggio della prossima battaglia di Armaghedon? Queste ed altre ragioni sono state suggerite da coloro che non capiscono perché i testimoni di Geova aumentano così rapidamente ovunque. La risposta è che l’opera dei testimoni di Geova è il risveglio e la continuazione dell’opera di preparare nuovi testimoni, iniziata da Gesù sulla terra circa 1.930 anni fa e che allora dimostrò di avere tanto successo. Viene compiuta in ubbidienza al comando divino e in adempimento alla profezia, ed è quindi guidata e sostenuta dallo spirito santo o forza invisibile di Dio. Questo è il più importante segreto del rapido progresso dei testimoni di Geova in questa generazione. — Matt. 24:14; 28:19, 20; Isa. 60:1-22.
6. A quali altre ragioni si può attribuire il successo dei Testimoni?
6 Ma vi è anche un’altra ragione più tangibile e tecnica, e questa dipende dal fatto che i Testimoni prendono molto alla lettera la parola di Gesù, ‘seguitemi’, anche per ciò che riguarda i metodi di predicazione. Essi hanno cercato con ogni cura di imitare più fedelmente possibile il metodo che il loro Capo e Maestro, Gesù Cristo, seguì nel compiere lo stesso lavoro allorché era sulla terra. Hanno osservato le sue istruzioni in merito, descritte, fra l’altro, nel decimo capitolo di Matteo. Aggiungete a questo il fatto che i testimoni di Geova annunciano lo stesso messaggio che fu annunciato da Cristo Gesù, il messaggio del regno di Dio come vero governo che effettivamente dominerà sull’umanità per risolvere i suoi problemi, e saprete perché i Testimoni hanno risultati così meravigliosi, ed uguali sia di qua che di là della Cortina di Ferro.
7. (a) Secondo quali punti di vista e per quali azioni i testimoni di Geova hanno ragione di dirsi seguaci di Cristo? (b) Quali sono alcuni risultati ottenuti seguendo le orme di Cristo? (c) A chi spetta l’onore per il frutto prodotto?
7 I testimoni di Geova non hanno cercato di prendere scorciatoie nel compiere la loro opera come se potessero farlo meglio del Signore stesso. Non lo lodano come l’uomo più saggio che sia mai stato sulla terra per poi sdegnare i suoi consigli. Non pensano che i suoi metodi di lavoro siano antiquati in quest’èra di produzione in massa. Da veri cristiani hanno seguito il loro Signore anche nell’opera di predicazione di casa in casa, condividendo con lui tutto il biasimo, lo scherno e la persecuzione che ne deriva, anche fra persone che si dicono cristiane. Ma hanno anche condiviso con lui meravigliosi frutti rappresentati da centinaia di migliaia di persone meritevoli trovate nel corso degli anni. Ubbidienti alle istruzioni del loro Grande Maestro, sono rimasti con loro, visitandoli ripetutamente per recar loro la pace con Dio che augurano di tutto cuore, e l’hanno fatto studiando insieme la Parola di Dio, la Bibbia, in casa loro. Nel 1958 i testimoni di Geova tennero 508.320 studi biblici nelle diverse case in tutto il mondo, con uno o più partecipanti ad ogni studio per un periodo più o meno lungo. Il frutto di tutto questo lavoro, una media di 43.000 dedicati testimoni cristiani che si sono uniti ogni anno alle loro file negli ultimi dieci anni, dimostra che Geova Dio ha approvato i loro metodi di lavoro ed ha benedetto il seme della Sua Parola piantato e innaffiato nel cuore delle persone meritevoli. I testimoni di Geova non si attribuiscono l’onore di ciò. Il magnifico messaggio che portano non è di loro invenzione, e non lo è neanche il metodo seguito per inculcarlo nelle menti. Quindi ogni onore spetta a Geova Dio, che insegnò loro mediante Cristo Gesù e che fa crescere il seme. Da Lui è edificata la società del Nuovo Mondo.
QUANTITÀ CONTRO QUALITÀ
8. (a) Fino a che punto i cristiani dovrebbero cercare di aumentare nel numero? (b) A quali condizioni i testimoni di Geova accettano nuovi testimoni? (c) In che modo Paolo dimostrò che la qualità è più importante della quantità?
8 Una delle caratteristiche della vera congregazione nel “tempo della fine” è l’aumento. I veri cristiani s’interessano dunque della quantità, ma non a qualunque costo, non a scapito della qualità. In molte nazioni i testimoni di Geova potrebbero registrare un aumento molto maggiore se accettassero e battezzassero tutti coloro che desiderano essere accettati e battezzati; ma, non avendo dovutamente trasformato la propria mente con lo studio della Bibbia, questi non sono considerati testimoni di Geova finché non danno prova di aver veramente adottato il modo di pensare che è in armonia con la Parola di Dio ed essere divenuti ministri attivi. Infatti non si sa quanti condividano le convinzioni dei testimoni di Geova. Tutti coloro che vengono considerati testimoni di Geova sono attivi predicatori della buona notizia che rispettano le esigenze morali bibliche, perché il cristiano inattivo o che non rispetta tali esigenze non è cristiano affatto; non è un testimone di Geova. Naturalmente, le stesse esigenze bibliche devono essere rispettate in ogni nazione del mondo. Quando Paolo venne a sapere di un caso di immoralità nella congregazione di Corinto, disassociò il cristiano colpevole e non permise che fosse riassociato finché non avesse dato prova di aver completamente cambiato la propria mente e il proprio operato. La quantità non era la maggiore preoccupazione di Paolo, benché gli stesse a cuore l’aumento; la qualità era più importante. Non si dovrebbe mai dimenticare che cristiani si diventa trasformando la propria mente e quindi cambiando necessariamente la propria condotta. — Apoc. 7:9, 14, 15; 1 Cor. 5:1-5; 2 Cor. 2:6, 7; Rom. 1:13; 12:2; Efes. 4:22-24.
9. (a) Per quale ovvia ragione le chiese della cristianità desiderano avere più fedeli? (b) Che cosa dimostra che la Chiesa Cattolica Romana sin dall’inizio non s’interessò mai di convertire veramente al cristianesimo i suoi aderenti, e perché ciò avviene?
9 Per varie ragioni anche alle chiese della cristianità interessa l’aumento. La maggior parte di esse crede di avvicinare il regno di Dio all’umanità influenzando gli uomini politici di questo mondo, e questo richiede il genere di potere, politico ed economico, che il gran numero di votanti può dare. È noto che la chiesa cattolica specialmente si serve dei suoi aderenti per influire sulle elezioni nel modo desiderato. Questo richiede quantità e non necessariamente qualità; devoti sostenitori della chiesa, non cristiani fedeli alla Bibbia. Perciò nel fare proseliti la chiesa cattolica non ha mai badato in modo particolare a trasformare veramente la mente delle persone, sradicando il paganesimo e sostituendovi convinzioni cristiane. A proposito di quest’argomento, il professore francese Louis Réau dice, nel Volume I, pagina 50 della sua opera Iconographie de l’Art Chrétien (Iconografia dell’Arte Cristiana): “Per vincere il paganesimo così profondamente radicato nel mondo antico, la Chiesa di Cristo [cioè la Chiesa Cattolica Romana] dovette scegliere fra due metodi: abolire o sostituire, distruggere o soppiantare. Seguendo la politica più sicura e il proprio istinto psicologico, essa scelse il secondo. È certamente molto pericoloso e quasi sempre inefficace compiere un attacco diretto contro le antiche credenze e sradicarle con la forza, mentre è relativamente facile sostituirle con nuove credenze e consuetudini, ammesso che queste rispettino i costumi degli antenati e li perpetuino sotto altro nome. . . . Questo processo di sostituzione, che non sempre produsse immediatamente la profonda conversione delle anime ma che facilitò considerevolmente la rapida cristianizzazione del mondo pagano, si applicò bene a: credenze . . .; luoghi di culto; feste religiose . . .; e infine, iconografia”.
10. In che modo le chiese fanno proseliti oggi, e con quali conseguenze?
10 Oggi le varie chiese della cristianità continuano a fare discepoli a modo loro. Lo fanno aspergendo con acqua i bambini appena nati nella cosiddetta cerimonia del battesimo, in seguito alla quale sono considerati membri delle varie chiese. Oppure, come nel passato, considerano cristiani gli adulti senza trasformare prima la loro mente liberandoli dalle idee pagane affinché possano servire Dio intelligentemente e piacere a lui, e senza aver insegnato loro le esigenze morali cristiane. Perciò milioni di cattolici continuano a credere nella stregoneria, a vivere in palese poligamia senza sapere che queste cose sono contrarie ai comandamenti di Dio e senza che la chiesa faccia nulla al riguardo.
11. (a) Quali metodi ha preferito il clero per operare fra i suoi fedeli? (b) Poiché non imitano Gesù nella loro opera, chi ci ricordano?
11 Il clero della cristianità non ha fatto alcun tentativo per fare dei veri cristiani di coloro che fanno parte delle loro chiese, seguendo l’esempio di colui che chiamano loro Signore e Maestro. Non hanno visitato i loro parrocchiani, andando di casa in casa come istruì Gesù, insegnando la Parola di Dio ai milioni che per una ragione o per l’altra non si recano mai in chiesa. Il metodo usato è quello di suonare le campane della chiesa perché la gente vada da loro, raggiungendo quindi spesso solo una piccola percentuale della popolazione. Secondo il computo del Concilio Mondiale Luterano di Ginevra, in Inghilterra solo il 14 per cento dei luterani frequenta regolarmente la chiesa, dal 5 al 13 per cento nella Germania Occidentale, il 2,7 per cento in Norvegia e l’1,03 per cento in Svezia. La Norvegia e la Svezia sono luterane quasi al cento per cento. Assistenza sociale, adunanze pubbliche, conferenze, crociate, vendite di beneficenza e pubblicità sono mezzi impiegati per cercare di risvegliare l’interesse per la religione e per indurre la gente ad andare in chiesa; tutto è stato provato, tranne l’unico metodo insegnato da Gesù: “Se alcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda il suo palo di tortura e mi segua di continuo”. (Matt. 16:24) Ma il clero non ha seguito il Giusto Pastore, Gesù Cristo. Le loro scorciatoie per fare discepoli ricordano quelli che furono chiamati “ladri e briganti” da Colui che rimane l’Esperto nel fare discepoli cristiani: “In verità, in verità io vi dico che chi non entra per la porta nell’ovile delle pecore, ma vi sale da un’altra parte, esso è un ladro e un brigante. Ma colui che entra per la porta, è pastore delle pecore. Tutti quelli che son venuti prima di me, sono stati ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. Io son la porta; se uno entra per me, sarà salvato, ed entrerà ed uscirà, e troverà pastura. Il ladro non viene se non per rubare e ammazzare e distruggere; io son venuto perché abbian la vita e l’abbiano ad esuberanza. Io sono il buon pastore”. — Giov. 10:1, 2, 8-11, VR.
PRODOTTO SCADENTE
12. (a) Perché si può affermare che come cristiani i membri delle chiese della cristianità sono un prodotto contraffatto? (b) Quali prove vi sono per quel che riguarda i cattolici?
12 Tutto ciò che la cristianità può mostrare è un gran numero di fedeli, e questo non ha alcuna importanza dinanzi a Geova, perché come cristiani sono un prodotto contraffatto. Non sono divenuti tali dopo aver trasformato la propria mente; non sono un prodotto del suo spirito, del suo messaggio e della sua opera, quindi non possono essere che un prodotto falso. La loro mente non è come quella dei veri cristiani ammaestrati da Dio mediante la sua Parola, i quali pervengono “all’unità della fede e dell’accurata conoscenza del Figlio di Dio, all’uomo maturo, alla misura della crescita che appartiene alla pienezza del Cristo”, ma sono come “bambini, sbattuti come da onde e portati qua e là da ogni vento d’insegnamento per mezzo dell’inganno degli uomini, per mezzo dell’astuzia nell’invenzione dell’errore”. La loro mente, non addestrata al pensiero cristiano, è facile preda per ogni specie di filosofia antiscritturale, cosicché milioni di persone, nei paesi cattolici, di qua e di là della Cortina di Ferro, sono diventati comunisti. — Efes. 4:13, 14, 20-24.
13. Che cosa indica che, come cristiani, i protestanti sono similmente un falso prodotto?
13 I protestanti producono un prodotto altrettanto falso. Quando sono messi alla prova anch’essi lasciano la loro chiesa e abbandonano i princìpi cristiani, come i 20.000 che a Lipsia, nella Repubblica Democratica Tedesca, lasciarono la Chiesa Luterana in solo due anni a causa della pressione e della propaganda comunista, come riportò la rivista berlinese Telegraph-Wochenspiegel del 14 dicembre 1958. Nella stessa zona della Germania, cosiddetti cristiani sottopongono se stessi e i propri figli ad atee cerimonie comuniste invece che a cerimonie della propria chiesa. Secondo informazioni fornite dal vescovo, dottor Dibelius, e riportate nel Telegraph-Wochenspiegel del 2 novembre 1958, “in una città, ‘non lontana da Berlino’, di 20.000 abitanti, su 200 ragazzi che hanno terminato le scuole, solo tre faranno la confermazione [o cresima] questa primavera. I genitori degli altri ragazzi evangelici non ebbero il coraggio né la forza di resistere ancora all’insistenza con cui è richiesta la partecipazione all’atea dedicazione della gioventù”.a
14. (a) Che relazione ha il principio della legge della riproduzione con l’opera per preparare testimoni? (b) Come sappiamo che oggi sulla terra vi devono essere testimoni simili a quelli dei tempi biblici?
14 Il metodo prescritto da Gesù non produce frutti del genere. I suoi metodi di lavoro sono in armonia con la divina legge per la riproduzione che possiamo osservare nella natura e che è riportata in Genesi 1:11-13, 20, 21, 24, 25. Tutto, cioè vegetazione, bestie e uomini, devono produrre “secondo la propria specie”. Prima di conoscere l’effettiva applicazione di tale legge enunciata da Geova, Adamo poteva essersi chiesto quale sarebbe stato il risultato della riproduzione. Ma non rimase a lungo nel dubbio. L’applicazione divenne chiara: Dai leoni venivano leoni, dai cani altri cani, dalle scimmie altre scimmie, eccetera. Era sempre lo stesso; senza eccezione tutti si riproducevano secondo la loro specie. Nel produrre frutto spirituale, i testimoni di Geova sono soggetti alla stessa legge e devono riprodursi “secondo la loro specie”. Quando, dopo aver seminato il seme della Parola di Dio, osservano la trasformazione che avviene nella mente altrui mentre studiano la Bibbia con le persone meritevoli, non dovranno chiedersi che cosa ne uscirà. Certo non sarà un cattolico, un comunista o un protestante! A suo tempo il frutto sarà un genuino ed integro testimone di Geova, come lo sono essi stessi. Con lo stesso meraviglioso metodo per preparare nuovi testimoni, Geova ha assicurato sulla terra la perpetuazione degli stessi testimoni genuini, sin dai tempi biblici. Riproducendosi in modo spirituale, tali testimoni della Bibbia sono sulla terra fino ad oggi, proprio come è sicuro che siamo figli naturali ed espressione fisica del nostro progenitore Adamo, che siamo della sua “specie”. Necessariamente, dunque, secondo la stessa legge della riproduzione, i capi della falsa religione, antica e moderna, devono accettare le parole di Gesù: “Guai a voi, scribi e Farisei, ipocriti! perché attraversate mare e terra per fare un proselito, e quando lo è diventato lo rendete soggetto alla Geenna il doppio di voi”. — Matt. 23:15.
15. (a) Perché i testimoni di Geova non potranno mai adottare i metodi seguiti dal clero? (b) Quale sarà il risultato finale della loro opera?
15 “Il regno di Dio sarà tolto a voi e sarà dato a una nazione che ne produca i frutti”, disse Gesù agli scribi e ai Farisei. Ai suoi seguaci disse: “Il Padre mio è glorificato in questo, che portiate molto frutto e vi dimostriate miei discepoli”. I testimoni di Geova hanno il vivo desiderio di essere la nazione che produce i frutti del Regno di Dio, e quindi non potranno mai adottare gli inefficaci metodi di lavoro delle chiese della cristianità. Devono dimostrare di essere discepoli di Cristo, e possono fare questo solo mediante i frutti che producono, sia nella qualità che nella quantità. Perciò nonostante quello che gli altri fanno, essi devono continuare a seguire scrupolosamente le sue orme, compiendo la stessa opera di testimonianza esattamente come egli insegnò, trovando le persone meritevoli, rivisitandole e studiando la Bibbia con loro, per trasformare la loro mente e quindi produrre la stessa specie di cristiani testimoni di Geova, come al tempo di Cristo Gesù e degli apostoli. La profezia biblica non lascia dubbio in merito al risultato finale di tutto ciò. La presenza di tanti veri cristiani nel mondo, che predicano tutti il regno di Dio quale unica speranza per l’uomo, indurrà Geova Dio ad agire, distruggendo ogni frutto marcio della falsa religione. — Matt. 21:43; Giov. 15:8; Matt. 7:15-20.
[Nota in calce]
a Nella repubblica democratica tedesca, il governo comunista ha istituito una cerimonia antireligiosa chiamata “dedicazione della gioventù” per sostituire la cosiddetta confermazione cristiana compiuta da molte chiese della cristianità, in modo di far allontanare i giovani dalle chiese, e ciò evidentemente non senza risultati. I testimoni di Geova non osservano la confermazione contraria alla Bibbia praticata nelle chiese, né essi né i loro figli partecipano ad una “dedicazione della gioventù” in nessun paese.