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  • Geova, un Dio che incute timore eppure amorevole

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  • Geova, un Dio che incute timore eppure amorevole
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1970
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  • TREMENDO, MAGNIFICO
  • DESCRITTO COME SE AVESSE CARATTERISTICHE UMANE
  • AMORE MANIFESTO NELLE OPERE CREATIVE
  • LE NORME DI DIO SONO EVIDENZA DI AMORE
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1970
w70 1/9 pp. 517-521

Geova, un Dio che incute timore eppure amorevole

COME la stragrande maggioranza delle persone, senza dubbio voi ammettete di credere in Dio. Ma che cosa significa Dio per voi? Quali qualità o caratteristiche ha? Come lo descrivereste?

Anzitutto, è bene comprendere che Dio ha un nome, non un nome datogli dagli uomini, ma un nome che egli stesso si è dato. Forse avete visto quel nome, Geova, nella vostra propria copia della Bibbia. — Sal. 83:18; Isa. 42:8, SA.

Se avete ragionato sulla cosa, probabilmente avete concluso che Dio è sempre esistito e che a lui si deve tutta la creazione. Senza dubbio avete riscontrato più logico credere questo che non credere che l’universo venisse all’esistenza da sé e, senza alcuna guida intelligente, producesse i meravigliosi risultati che vedete tutto intorno. Perciò avete ragione di convenire con l’acclamazione rivolta a Dio dalle creature celesti: “Degno sei, Geova, Dio nostro, di ricevere la gloria e l’onore e la potenza, perché tu creasti tutte le cose, e a causa della tua volontà esse esisterono e furon create”. — Riv. 4:11.

Indubbiamente accettate l’idea dell’infinito, che una cosa può essere senza limiti, senza principio né fine. Per esempio, vi rendete conto che il tempo è infinito, e che lo spazio non ha né principio né fine per quanto l’uomo può determinare. Pertanto, potete accettare il fatto che Geova Dio è il “Re d’eternità” e che, come dice la Bibbia, non ha principio e non avrà fine. — 1 Tim. 1:17; Sal. 90:2; Riv. 10:6.

TREMENDO, MAGNIFICO

Ma Dio che aspetto ha? Come lo descrivereste?

Giacché Geova è Spirito, e pertanto è impossibile agli uomini vederlo, qualsiasi descrizione del suo aspetto in termini umani può solo essere un’approssimazione della sua incomparabile gloria. (Giov. 4:24) Geova dice: “A chi mi potete somigliare così che io gli sia uguagliato? . . . Alzate gli occhi in alto e vedete. Chi ha creato queste cose? Colui che ne fa uscire l’esercito perfino a numero, che tutte chiama perfino a nome”. — Isa. 40:25, 26.

Così è messa in risalto la grandezza e l’incomparabile gloria del Creatore di questo meraviglioso universo materiale. Forse avete visto in una pellicola cinematografica una potente esplosione nucleare con tutto il suo tremendo splendore e la sua grandezza. Tuttavia le migliaia di milioni di stelle, o lontani soli, che Geova creò e che chiama singolarmente per nome emettono spaventevoli brillamenti in paragone coi quali lo splendore e l’energia di qualsiasi cosa l’uomo possa produrre impallidiscono. Come dev’essere tremendo e magnifico il Creatore di questi innumerevoli soli!

Non c’è da meravigliarsi che Geova Dio non possa essere pienamente compreso da semplici uomini. In realtà, che l’Onnipotente Geova facesse per noi una descrizione di sé in termini spirituali sarebbe come dare complicate equazioni algebriche a persone che avessero solo la più elementare conoscenza della matematica. O sarebbe come cercare di spiegare i colori a una persona nata cieca. — Giob. 37:23, 24.

Ciò nondimeno, certi servitori di Geova ricevettero ispirate visioni delle sue corti celesti, sebbene non vedessero effettivamente Dio. (Giov. 1:18) La loro descrizione della sua presenza raffigura non solo grande dignità e tremenda maestà, ma anche serenità, ordine, bellezza e amenità. In queste descrizioni si usano metafore e similitudini, paragonando l’aspetto di Geova a cose note agli uomini, come gioielli, fuoco e l’arcobaleno. Ma, naturalmente, non si devono mai prendere tali descrizioni alla lettera. — Ezec. 1:26-28; Riv. 4:1-3.

DESCRITTO COME SE AVESSE CARATTERISTICHE UMANE

In maniera simile, Geova Dio è descritto nella Bibbia come se avesse certe caratteristiche umane. Per esempio, il cristiano apostolo Pietro scrisse: “Gli occhi di Geova sono sopra i giusti, e i suoi orecchi sono volti alla loro supplicazione; ma la faccia di Geova è contro quelli che fanno cose malvage”. (1 Piet. 3:12; Ezec. 20:33; Eso. 15:6; Luca 11:20) Tali espressioni sono spesso necessarie perché la descrizione sia umanamente comprensibile. Ma non si devono prendere alla lettera, più di quanto non si debbano prendere alla lettera i riferimenti metaforici a Dio che lo raffigurano come “sole”, “scudo” o “Roccia”. — Sal. 84:11; Deut. 32:4, 31.

“Ma non dice la Bibbia che l’uomo fu fatto a ‘immagine di Dio’?” potete chiedere. “E non indica ciò che Dio abbia parti del corpo simili a quelle degli uomini?” — Gen. 1:27.

I riferimenti biblici al fatto che l’uomo è a immagine di Dio non significano che il primo uomo fosse creato fisicamente secondo la somiglianza di Geova. Piuttosto, si riferiscono al fatto che l’uomo fu creato con gli stessi attributi o qualità possedute da Geova Dio, come amore, facoltà di pensare, senso della giustizia, ecc. Che non sia intesa la somiglianza fisica è indicato dallo specifico avvertimento che Geova diede alla nazione d’Israele per mezzo del suo portavoce Mosè: “Dovete badare bene alle vostre anime, perché non vedeste nessuna forma il giorno che Geova vi parlò in Horeb di mezzo al fuoco, affinché non agiate rovinosamente e non vi facciate realmente un’immagine scolpita, la forma di alcun simbolo, la rappresentazione di maschio o femmina”. — Deut. 4:15, 16.

Questo mostra che è impossibile a qualunque uomo fare un’immagine di Geova Dio, perché nessun uomo conosce il suo aspetto, cioè qual è la forma della sua sembianza. Sappiamo in effetti che Dio e le sue creature spirituali sono interamente diversi dagli uomini. La loro percezione, per esempio, non dipende da occhi e orecchi come quelli posseduti dagli uomini.

Per esempio, Geova Dio, anche senza impiegare raggi di luce, può vedere le opere compiute nelle assolute tenebre. (Sal. 139:1, 7-12; Ebr. 4:13) Infatti, la sua vista può abbracciare tutta la terra. (Prov. 15:3) E non ha bisogno di apparecchi a raggi X per vedere l’embrione che cresce nel seno umano. — Sal. 139:15, 16.

Inoltre, l’udito di Geova non dipende da onde sonore nell’atmosfera, poiché egli può “udire” espressioni benché pronunciate silenziosamente nei cuori umani. (Gen. 24:42-45; Sal. 19:14) L’uomo non può misurare con successo il vasto universo fisico, tuttavia come i cieli fisici non comprendono o non includono il luogo dove Geova risiede, tanto meno può dirsi questo di una casa o di un tempio terrestre. (1 Re 8:27) In realtà, quale grande Dio adoriamo!

AMORE MANIFESTO NELLE OPERE CREATIVE

Come possiamo essere grati che il tremendo, magnifico Geova sia in misura straordinaria un Dio d’amore! In tutte le sue opere è evidente questa qualità.

Geova mostrò amore concedendo al suo primo Figlio spirituale creato il privilegio di partecipare con lui a tutte le ulteriori opere della creazione, facendo generosamente conoscere questo fatto, con conseguente onore per suo Figlio. (Gen. 1:26; Col. 1:15-17) Pertanto non ebbe debole timore della possibilità di competizione, ma piuttosto mostrò completa fiducia nella sua propria giusta Sovranità nonché nella lealtà e nella devozione di suo Figlio. E amorevolmente, Geova concede ai suoi figli spirituali libertà relativa nell’adempimento dei loro compiti, permettendo loro a volte anche di esprimere le loro vedute su come potrebbero adempiere particolari incarichi. — 1 Re 22:19-22.

L’amore di Geova fu ulteriormente dimostrato dal fatto che dispose di far venire all’esistenza le creature terrestri. Giacché l’uomo fu fatto “a immagine di Dio”, ne consegue che la gioia che un padre umano trova in suo figlio, particolarmente in un figlio che mostra amore filiale e agisce con saggezza, rispecchia la gioia che Geova trova nelle sue intelligenti creature che Lo amano e Lo servono saggiamente. (Prov. 27:11; Matt. 3:17; 12:18) Questo piacere deriva non dal guadagno materiale o fisico, ma dal vedere le sue creature che volontariamente si attengono alle sue giuste norme e mostrano altruismo e generosità. — Sal. 147:10, 11; Ebr. 13:16.

Certo il primo uomo Adamo nella perfezione ebbe ragione di provare timoroso rispetto e amore verso il suo Creatore. Egli poteva certamente essere d’accordo con le successive parole del salmista biblico: “Ti loderò [Geova] perché sono fatto in maniera tremendamente meravigliosa. Meravigliose sono le tue opere, come la mia anima sa molto bene”. — Sal. 139:14.

Il corpo stesso di Adamo — rimarchevolmente versatile fra le creature terrestri — nonché le cose che trovò intorno a sé, gli davano buona ragione di lodare Geova. Ogni nuovo uccello, animale e pesce, ogni pianta, fiore e albero diverso, ogni campo, foresta, colle, valle e corso d’acqua che l’uomo vedeva gli facevano capire la profondità e la vastità della sapienza del Padre suo e la pittoresca personalità di Geova riflessa nella grande varietà delle sue opere creative. Tutti i sensi dell’uomo — vista, udito, gusto, odorato e tatto — comunicavano alla sua mente ricettiva l’evidenza di un Creatore sommamente generoso e premuroso.

Né i bisogni intellettuali di Adamo, il suo bisogno di conversazione e compagnia, furono dimenticati, poiché il Padre suo gli provvide un’intelligente controparte femminile. (Gen. 2:18-23) Entrambi avrebbero potuto benissimo inneggiare a Geova, come fece il salmista biblico: “Allegrezza a sazietà è con la tua faccia; vi è piacevolezza alla tua destra per sempre”. (Sal. 16:8, 11) Essendo stati oggetto di tanto amore, Adamo ed Eva dovevano certamente sapere che “Dio è amore”. — 1 Giov. 4:16.

Soprattutto, Geova Dio provvide ai bisogni spirituali dell’uomo. Si rivelò al suo figlio umano Adamo, comunicando con lui, dandogli un divino incarico di servizio, la cui ubbidiente esecuzione sarebbe stata una parte principale dell’adorazione dell’uomo. (Gen. 1:27-30; 2:15-17) Anche quando la prima coppia umana si ribellò contro la Sua legge, Geova non cessò di esercitare amore.

Dio provvide misericordiosamente che la progenie di Adamo riacquistasse la perduta perfezione umana e la prospettiva della vita eterna. La Bibbia spiega: “Dio ha tanto amato il mondo [del genere umano] che ha dato il suo unigenito Figlio, onde chiunque esercita fede in lui non sia distrutto ma abbia vita eterna”. (Giov. 3:16) Non siete grati a Geova per questo amorevole provvedimento?

LE NORME DI DIO SONO EVIDENZA DI AMORE

Possiamo anche essere grati a Geova per la stabilità che pose nelle sue opere creative. Il regolare ciclo del giorno e della notte, il costante corso dei fiumi verso il basso in risposta alla forza di gravità, e innumerevoli altre cose danno prova che il Creatore della terra è un Dio non di confusione, ma di ordine. (1 Cor. 14:33) L’uomo riscontra che sicuramente questo è utile per svolgere le sue attività. Pertanto egli è in grado di predisporre e lavorare con fiducia, senza ansiosa incertezza. Com’è stato amorevole e premuroso Geova provvedendo tale uniformità nelle leggi e nelle opere della creazione!

Commentando queste norme The Encyclopædia Britannica fa queste interessanti osservazioni:

“Le imprese dell’uomo [nello stabilire norme] . . . sono insignificanti in paragone con le norme della natura. Le costellazioni, le orbite dei pianeti, le immutabili proprietà normali di conduttività, duttilità, elasticità, durezza, permeabilità, rifrangenza, forza o viscosità dei materiali della natura, le orbite degli elettroni nell’atomo o la struttura delle cellule, sono alcuni esempi della sorprendente uniformità della natura”.

E mostrando l’importanza di tale uniformità, questo riferimento prosegue, dicendo:

“Solo per mezzo dell’uniformità che si trova nella natura è possibile riconoscere e classificare . . . le molte specie di piante, pesci, uccelli o animali. Entro queste specie, gli individui si somigliano nei più minuti particolari in quanto a struttura, funzione e abitudini peculiari a ciascuna. Se non fosse per tale uniformità nel corpo umano, i medici non saprebbero se la persona possiede certi organi, dove cercarli . . . Infatti, senza le norme della natura non potrebbe esserci società organizzata, né istruzione, né medici; ciascuno dipende da fondamentali, paragonabili somiglianze”. — Vol. 21, pagg. 306, 307, edizione del 1959.

A motivo di tale uniformità nelle meravigliose creazione materiali di Geova, non ci dovrebbe sembrare strano che Geova stabilisse norme per regolare la condotta dell’uomo e le sue relazioni col Creatore. Specialmente messa in risalto è l’importanza della norma dell’ubbidienza alle istruzioni di Dio. Tale ubbidienza a Dio è il modo di contraccambiare l’amore che Geova ci ha mostrato. La sua Parola dice: “Questo è ciò che significa l’amore di Dio, che osserviamo i suoi comandamenti”. — 1 Giov. 5:3.

Pensate che tale ubbidienza a Dio vi limiti in qualche modo, ostacolando in una certa misura la vostra felicità e il vostro godimento della vita? Potete allontanare interamente qualsiasi idea del genere. Poiché entro i limiti delle esigenze stabilite da Geova per le sue creature terrestri ci sono illimitate opportunità di piacere. Come osserva l’articolo dell’enciclopedia sulle norme, precedentemente menzionato, riguardo all’universo materiale:

“Tuttavia nonostante questa schiacciante evidenza di norme nessuno accusa la natura di monotonia. Benché il fondamento sia formato da una stretta striscia di lunghezze d’onda dello spettro, le possibili variazioni e combinazioni di colori per deliziare l’occhio dell’osservatore sono praticamente senza limite. Similmente, tutta l’arte della musica giunge all’orecchio attraverso un altro piccolo gruppo di frequenze”.

In modo simile, le esigenze stabilite da Geova per le creature umane consentono loro tutte le libertà che un cuore retto possa desiderare. È vero che a causa dell’imperfezione umana e del fatto che siamo stati a contatto col pensiero degradato e con le pratiche di questo mondo diabolico, può non essere sempre facile conformarsi a ciò che Dio richiede. (Sal. 51:5; 1 Giov. 5:19) Ma quando si fa lo sforzo e quando si rimane entro i sicuri limiti che Geova ha stabiliti per governare la condotta umana, si hanno vera contentezza, soddisfazione e felicità.

C’è veramente ogni incentivo per voler conoscere meglio questo grande, tremendo eppure amorevole Dio, Geova. Non siete ulteriormente incoraggiato a studiare la Bibbia in cui Geova si rivela a noi? Che privilegio ci ha offerto Geova Dio, quello di conoscerlo e servirlo!

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