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  • g81 22/11 pp. 5-8
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  • Valutiamo i pro e i contro
  • Svegliatevi! 1981
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  • Quale relazione è più salda?
  • Il valore dell’impegno
  • Quando ci sono figli
  • Una ragione più importante
  • Cosa puoi fare per rinsaldare il tuo matrimonio
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 2003
  • È colpa dell’istituzione matrimoniale?
    Svegliatevi! 1979
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    Svegliatevi! 1992
  • Come rafforzare l’impegno assunto col matrimonio
    Svegliatevi! 2015
Altro
Svegliatevi! 1981
g81 22/11 pp. 5-8

Valutiamo i pro e i contro

QUASI tutti convengono che esperienze come quella appena narrata non sono rare. Ma fanno notare che pure molti matrimoni sono pieni di problemi e ansietà.

È vero. Il crescente numero di divorzi in quasi ogni paese della terra ne è la prova.

Ma vuol dire questo che la semplice coabitazione sia più sopportabile di un matrimonio, che sia un modo migliore per trovare la felicità?

Quale relazione è più salda?

Alcuni affermano che quando si sta insieme per scelta anziché per obbligo la relazione è più salda. Ma in realtà quale relazione è più salda: quella che promette di durare solo finché non capita qualcosa che non si vuole affrontare, o quella che è pronta ad accettare gli imprevisti e a continuare il più possibile?

Molti problemi sono gli stessi. Ad esempio, decisioni circa il luogo dove abitare, quanta indipendenza avrà ciascuno, quali pratiche sessuali accettare e se avere figli sono comuni sia agli sposati che ai semplici conviventi.

Senza l’impegno del matrimonio, però, altri problemi si moltiplicano. Ne citiamo alcuni: Quali cose si compreranno e col denaro di chi? Chi saprà che non sono sposati, e chi no? Quali amici personali inviteranno a casa, e con quale nome si presenteranno agli altri? Come affronteranno i familiari e i parenti stretti? Queste sono soltanto alcune delle cose che diventano più difficili se non c’è l’impegno del matrimonio.

Il valore dell’impegno

Un insegnante ventottenne che in seguito sposò la donna con la quale conviveva disse: “Dopo un paio d’anni cominciai a sentire che vivevo nel vuoto. La convivenza non offriva nessun orientamento per il futuro. . . . Non potevamo decidere se comprare una casa o no, se spendere i soldi in vacanze di lusso o se risparmiare per metter su famiglia. Ora nessuno dei due è libero di prendere e andarsene, ma in compenso possiamo fare progetti”.

Una scrittrice di trentaquattro anni ha osservato: “Forse sono all’antica, ma l’impegno del matrimonio mi fa sentire più sicura. Ho avuto tante relazioni con uomini che mi hanno piantata in asso, che il pensiero che G—— se ne andasse anche lui mi logorava, togliendomi le energie di cui avevo bisogno per lavorare. Sono felice che abbiamo ammesso con noi stessi e il mondo che intendiamo essere fedeli l’uno all’altro”.

L’impegno totale che il matrimonio comporta non elimina i problemi. Ma fa sentire più in dovere di darsi da fare per risolverli e di non darsi per vinti troppo in fretta. Un marito che prima di sposarsi litigava continuamente con la sua compagna ha detto: “Da che siamo sposati facciamo di tutto per non litigare. Ci sforziamo entrambi. Ci siamo impegnati, quindi non ha senso litigare. Prima minacciavamo sempre di lasciarci, ma ora sembra che non succeda più”.

La dottoressa Nancy Clatworthy della Ohio State University (U.S.A.) ha riscontrato che le coppie che non erano vissute insieme prima del matrimonio erano “un po’ più felici e più riuscite. C’erano meno divorzi”. Uno studio condotto fra 211 coppie in Australia ha rivelato che “i conviventi parlavano di porre fine alla relazione . . . molto più spesso degli sposati”. Il rapporto faceva notare che tra i non sposati c’erano “minori sentimenti di simpatia e amore per il compagno nonché meno fedeltà sessuale al compagno che tra gli sposati”.

Quando ci sono figli

Qual è la relazione che più giova al benessere mentale e fisico dei figli? Non c’è dubbio, è quella permanente del matrimonio, che offre appoggio e ammaestramento da parte dei genitori.

Molti che convivono senza essere sposati affermano che si sposeranno se la donna rimane incinta. Ma una gravidanza non prevista è un buon fondamento su cui costruire un matrimonio? Il più delle volte, quando la donna rimane incinta il compagno si rifiuta di sposarla. È veramente da persone mature far crescere i propri figli con il marchio dell’illegittimità?

I fatti mostrano che, in generale, i figli che sanno di essere nati da genitori non sposati, e i figli provenienti da famiglie in cui i genitori si sono divisi, crescono diffidenti. Sono meno in grado di iniziare essi stessi relazioni durature, e possono avere un’idea piuttosto cinica dell’amore.

Un padre e una madre amorevoli hanno notevole importanza per lo sviluppo e la stabilità dei figli. Arthur Graham, esperto inglese di psichiatria infantile, ha detto: “Non c’è nulla di meglio dell’ambiente familiare per allevare un bambino, e ogni nostro sforzo dovrebbe essere rivolto a migliorare la capacità dei genitori di svolgere questo compito”.

Tutto porta a un’unica conclusione: maggiore è l’impegno, più è probabile che la relazione renda felici tutti gli interessati. Ma perché?

Una ragione più importante

Il matrimonio è la disposizione migliore per tutti gli interessati, e, come ha detto il dott. Graham, “non c’è nulla di meglio dell’ambiente familiare per allevare un bambino”, e questo per una ragione molto importante. Riguarda il modo in cui siamo fatti.

È ovvio che la mente e le emozioni umane sono molto complesse. Chi dunque può dire come operano meglio quando si tratta di relazioni fra uomo e donna, e anche quando ci sono figli?

Il Creatore dell’uomo e della donna, colui che ha ideato le facoltà riproduttive, non è forse in grado di saperlo meglio di chiunque altro? Certo il Creatore dei due sessi può dirci perché li ha creati e come una relazione fra persone di sesso diverso può avere più successo.

Pertanto, quando leggiamo nella Bibbia che Dio “li creò maschio e femmina”, possiamo essere sicuri che lo fece con uno scopo ben preciso. (Gen. 1:27) Da una parte lo scopo era che si facessero compagnia e dall’altra che avessero figli, dato che la femmina è chiamata “complemento” del maschio. (Gen. 2:18) Doveva essere una relazione per prova? No, infatti la Parola del Creatore risponde: “L’uomo lascerà suo padre e sua madre e dovrà tenersi stretto alla sua moglie e dovranno divenire una sola carne”. (Gen. 2:24) Inoltre, in questa stabile relazione coniugale ci sarebbe stata la migliore atmosfera per allevare i figli. — Gen. 1:28; Efes. 6:4.

Sì, Dio creò persone di sesso diverso e stabilì che si unissero in onorevole matrimonio e fossero fedeli l’una all’altra per formare una famiglia. In seguito Gesù Cristo disse: “Chiunque divorzia da sua moglie, se non a causa di fornicazione, e ne sposa un’altra commette adulterio”. (Matt. 19:9) La Bibbia aggiunge: “Questo è ciò che Dio vuole . . . che vi asteniate dalla fornicazione”. — I Tess. 4:3.

Perciò la coppia che convive senza impegnarsi davanti a testimoni e senza fare debitamente registrare questo impegno commette fornicazione. Coloro che vogliono fare ciò ch’è giusto non possono avere la coscienza pulita e la benedizione di Dio se contraggono tale unione illecita. — I Cor. 6:9, 10; Riv. 21:8; 22:15.

Alcuni pensano che le leggi morali di Dio li privino di vari piaceri della vita. Ma non è affatto così. Le sue leggi sono state fatte per il bene degli uomini, non per privarli di qualche felicità. L’enorme aumento di malattie veneree, di gravidanze indesiderate, di aborti e di angosce derivanti dalla deliberata mancanza di rispetto per le leggi morali di Dio mostra che il rifiuto della legge di Dio non reca nessun bene duraturo agli uomini.

Ad ogni modo, se il matrimonio è un’istituzione divina, perché molti che sono sposati, specie nella nostra generazione, si sono procurati tanti dolori? Cosa ci vuole perché un matrimonio riesca?

[Testo in evidenza a pagina 6]

I fatti mostrano che, in generale, i figli che sanno di essere nati da genitori non sposati crescono diffidenti

[Testo in evidenza a pagina 7]

Tutto porta a un’unica conclusione: maggiore è l’impegno, più è probabile che la relazione renda felici tutti gli interessati

[Testo in evidenza a pagina 7]

Gesù Cristo disse: “Chiunque divorzia da sua moglie, se non a causa di fornicazione, e ne sposa un’altra commette adulterio”

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