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Altre profezie di liberazione da adempiersiLa Torre di Guardia 1951 | 15 dicembre
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messaggio che l’organizzazione teocratica reca e le prove che presenta.
20. Che cosa devono fare ora i figli di Sion in riconoscimento del meraviglioso tempo in cui viviamo?
20 Figli di Sion, il vostro Re è presente. Egli dimora in mezzo alla città. Oggi non è il tempo dell’attesa e dell’inattività. La città sarà la gioia di tutta la terra. Nessuna città può esserle messa a confronto, essa ‘bella si erge’. (Sal. 48:2) Spalancate le porte, date un caloroso benvenuto ai prigionieri che tornano, offrite loro l’ospitalità della città. ‘Cantate così forte e armoniosamente da essere uditi da quelli che sono ancora prigionieri e rincuorateli e rallegrateli. Fate udire loro la buona novella per la quale hanno a lungo anelato. Acclamate, e si sappia ovunque che Geova regna, perché molti ancora risponderanno a questa chiamata. Fate squillare la tromba onde i dormenti si destino. Intonate le note perché gli avanzanti prigionieri che tornano cantino mentre vengono dalla Babilonia mistica a Sion, fuori dalla prigionia nella libertà, fuori dalle tenebre nella luce. “Lodate Jah poiché Geova il nostro Dio, l’Onnipotente, ha cominciato a regnare come re”. — Apoc. 19:6, NM.
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“Crescete e moltiplicate e riempite la terra”La Torre di Guardia 1951 | 15 dicembre
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“Crescete e moltiplicate e riempite la terra”
ALLA prima coppia umana, Adamo ed Eva, Dio dichiarò: “Crescete e moltiplicate e riempite la terra, e rendetevela soggetta, e dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e sopra ogni animale che si muove sulla terra”. (Gen. 1:28) Che questo è il proposito di Dio riguardo alla terra è altresì reso chiaro in Isaia 45:18, dove ci è detto che Dio formò la terra perché fosse abitata.
Poiché questo è il proposito di Dio riguardo alla terra, esso sarà effettuato, perché egli dichiara ancora: “Io l’ho detto, e lo farò avvenire; ne ho formato il disegno e l’eseguirò”. — Isa. 46:11.
Il comando, “crescete e moltiplicate e riempite la terra,” emanato da Geova Dio stesso, sarebbe stato quindi un autorevole comando, o un mandato; ed essendo egli l’Essere Divino, questo sarebbe stato un mandato divino. Quando questo mandato divino fu dato ai nostri primi progenitori essi erano perfetti e giusti, poiché tutta l’opera di Dio è perfetta. (Deut. 32:4) Per assisterli a continuare nella via della giustizia e dell’ubbidienza e per proteggerli dal male, Dio provvide loro un angelo custode. (Ezech. 28:13, 14) Per altro, quest’angelo custode diventò pieno d’orgoglio ed egoisticamente ambizioso. Per seguire il suo disegno ambizioso egli attirò i nostri primi progenitori in una condotta di disubbidienza risultante nella loro morte. Quel cherubino è stato d’allora in poi conosciuto coi nomi di Dragone, Serpente, Diavolo e Satana. (Apoc. 20:2) Benché al tempo della sua ribellione Dio decretasse la sua distruzione, gli è stato permesso di continuare la sua scellerata attività fino al tempo presente come “dio di questo mondo”. (Gen. 3:15; 2 Cor. 4:4, RG) Essendo lo scopo di quel divino mandato quello di generar figliuoli nella giustizia e alla vita, ne consegue che sotto tali ingiuste condizioni e con Adamo ed Eva sotto la sentenza di morte il mandato non poteva essere adempiuto secondo il proposito originale di Geova Dio. Poiché i propositi di Dio non mutano, possiamo fiduciosamente aspettarci che quel divino mandato sia tuttavia adempiuto.
Chi adempirà quel mandato divino? Non i Cristiani che sperano di condividere la gloria celeste con Cristo Gesù, perché il mandato divino dev’essere adempiuto sulla terra da creature umane. (Vedere Giov. 14:2, 3; 1 Giov. 3:2; Apoc. 20:5, 6.) Le gloriose creature spirituali nel cielo non potrebbero adempiere tale comando. — 1 Cor. 15:43, 44.
Né la risurrezione dei morti sarà l’adempimento di quel mandato divino. (Giov. 5:28, 29) Certo, essa contribuirà a riempire la terra, ma questo sarebbe fatto dalla potenza di Dio e non da creature in ubbidienza al suo mandato. Né le moltitudini risuscitate avranno il privilegio di far questo, poiché Gesù dichiarò chiaramente che questi non sposeranno né saranno sposati. — Matt. 22:30.
Chi dunque adempirà quel mandato divino? I fatti mostrano che oggi Dio ha sparso il suo spirito su molti senza destare in loro la speranza della gloria celeste. Questi sono descritti come una “gran folla” proveniente da tutte le nazioni e son mostrati come ritti davanti al trono di Dio attribuenti la salvezza a lui e all’Agnello. (Apoc. 7:9-17) Cercando giustizia e mansuetudine, essi hanno la promessa d’esser nascosti nel giorno dell’ira di Dio. (Sof. 2:1-3) Dopo quella manifestazione d’ira essi parteciperanno all’adempimento di quel divino mandato.
IL DILUVIO PROFETICO
Gli avvenimenti che portarono al diluvio dei giorni di Noè e quelli immediatamente successivi ci servono da chiave per dischiudere queste verità, raffiguranti con rimarchevole precisione ciò che ora sta accadendo e presto seguirà. Che il tempo di Noè ebbe significato profetico Cristo Gesù stesso lo rese chiaro, dicendo: ‘E come furono i giorni di Noè, così sarà la presenza del Figlio dell’uomo.’ — Matt. 24:37, SA, margine.
Circa i giorni di Noè leggiamo: “E l’Eterno vide che la malvagità degli uomini era grande sulla terra, e che tutti i disegni dei pensieri del loro cuore non erano altro che male in ogni tempo. E l’Eterno disse: ‘Io sterminerò di sulla faccia della terra l’uomo che ho creato: dall’uomo al bestiame, . . .’ Ma Noè trovò grazia agli occhi dell’Eterno”. Perché? Perché “Noè fu uomo giusto”. — Gen. 6:5, 7-9.
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