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Domande dai lettori (1)La Torre di Guardia 1970 | 1° aprile
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Domande dai lettori
● Considerando la dichiarazione di Tommaso in Giovanni 20:25, Gesù fu messo al palo con un chiodo in ciascuna mano? — J. B., Taiwan (Repubblica della Cina).
Dopo la sua risurrezione Gesù apparve ad alcuni discepoli, ma l’apostolo Tommaso non era presente. Quando gli fu detto ciò che era accaduto, Tommaso rispose: “Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, certamente non crederò”. (Giov. 20:25) Giacché Tommaso menzionò dei chiodi (plurale), alcuni si sono chiesti se fosse messo un chiodo in ciascuna mano di Cristo.
Se leggessimo solo i racconti biblici di quando fu effettivamente messo al palo, sapremmo pochissimo del modo in cui Gesù vi fu messo. Gli scrittori dei Vangeli dichiarano solo che fu messo al palo. Nei loro racconti non dicono come avvenne, se Cristo fu trafitto col palo in qualche parte del corpo, se fu legato al palo o inchiodato ad esso. — Matt. 27:35; Mar. 15:25; Luca 23:33; Giov. 19:18.
Comunque, in seguito alla risurrezione di Gesù, il commento di Tommaso in Giovanni 20:25 indica chiaramente che le mani di Gesù furono inchiodate al palo. Ma in che modo? Non lo sappiamo. La Bibbia non dice se le sue mani furono inchiodate una sopra l’altra con un solo chiodo che le attraversasse da una parte all’altra, o l’una accanto all’altra con un chiodo separato per ciascuna di esse. Se avvenne quest’ultima cosa, si potrebbe pensare che l’osservazione di Tommaso si riferisse solo alle mani di Gesù.
C’è però un’altra possibilità che non si può escludere. Molti studiosi credono che un chiodo o dei chiodi forassero i piedi di Gesù, fissandoli direttamente sul posto o a una piccola piattaforma attaccata al palo. Gesù stesso poté riferirsi alle sue ferite nelle mani e nei piedi in un’altra occasione quando apparve ai suoi discepoli. Per convincerli dunque che era veramente il risuscitato Gesù, egli disse: “Vedete le mie mani e i miei piedi, che sono proprio io”. (Luca 24:39) Tommaso non menzionò specificamente i piedi di Gesù. Ma il suo commento circa “il segno dei chiodi” poteva includere le mani e i piedi di Cristo, sebbene fossero menzionate solo le mani.
Spesso nelle pubblicazioni della Società Torre di Guardia Gesù è stato illustrato come messo al palo con un solo chiodo attraverso le due mani e un altro chiodo che gli fora i piedi. Questo è solo il concetto dell’artista, ma è del tutto possibile che Gesù fosse messo palo in questo modo.
Mentre tali punti tecnici sono di un certo interesse, la cosa principale da tenere a mente circa la morte di Gesù è quello a cui essa servì. Un punto è che pose fine all’obbligo di osservare la legge mosaica, poiché Dio ‘l’ha tolta di mezzo inchiodandola al palo di tortura’. (Col. 2:14) Con la sua integrità a Dio anche durante l’agonia e la morte sul palo, Gesù provò che per amore gli uomini possono servire Geova fedelmente quali che siano le tentazioni e le pressioni che Satana reca. E la morte di Gesù sul palo provvide il riscatto, il prezzo per liberare il credente genere umano dalla schiavitù al peccato e alla morte. — 1 Tim. 2:5, 6; 2 Cor. 5:14, 15.
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Domande dai lettori (2)La Torre di Guardia 1970 | 1° aprile
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Domande dai lettori
● Se Isacco era disposto a fare da vittima per il sacrificio, perché Abraamo dovette legargli mani e piedi? — J. D., U.S.A.
Il racconto biblico ci dice di Abraamo e Isacco: “Infine giunsero al luogo che il vero Dio gli aveva designato, e Abraamo vi edificò un altare e mise in ordine la legna e legò a Isacco suo figlio mani e piedi e lo pose sull’altare sopra la legna. Quindi Abraamo stese la mano e prese il coltello da scannare per uccidere suo figlio”. — Gen. 22:9, 10.
Sia Abraamo che Isacco sono elencati in Ebrei capitolo 11 come uomini di fede e veri adoratori di Geova Dio. Quindi se Geova ingiungeva loro di fare qualcosa, quei fedeli uomini ubbidivano volontariamente. Pertanto, possiamo pensare che Isacco fu disposto a dare se stesso in sacrificio, giacché questo era ciò che Geova aveva comandato.
Il fatto che Genesi 22:9 menzioni che Abraamo legò a Isacco mani e piedi non cambia questa conclusione; piuttosto, la sostiene. Secondo lo storico giudeo Giuseppe Flavio, Isacco aveva venticinque anni quando si verificò questo episodio. (Antiquities of the Jews, Libro I, cap. XIII, par. 2) Se questo è corretto, Abraamo aveva allora circa 125 anni. È chiaro che l’attempato Abraamo non sopraffece il suo giovane e robusto figlio per legarlo. Se Isacco non
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