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L’origine divina del matrimonioLa Torre di Guardia 1957 | 15 febbraio
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e tessuti, secondo la legge del grande Organizzatore, Geova Dio. Così doveva avvenire dei due sessi, poiché essi sono in realtà una sola carne. Essi dovevano completarsi l’un l’altro, dando l’uno all’altro il necessario. Dio organizzò i due sessi in modo che essi provassero la più grande felicità e contentezza cooperando insieme per adempiere la perfetta volontà del loro celeste Padre. Sposando una donna tratta dalle sue stesse ossa e dalla sua stessa carne Adamo non avrebbe generato figli strani, squilibrati in alcun senso, con insolite caratteristiche o deformità. L’uomo e la donna erano entrambi perfetti. Unendo perfezione a perfezione si produce perfezione. Un perfetto figlio di Adamo ed Eva sposato con una loro perfetta figlia avrebbe generato un figlio perfetto.
21. In che modo la donna doveva essere un aiuto e una controparte, e perché Adamo si presentava ora equilibrato?
21 Che questa fosse la volontà di Dio, quando divise Adamo e produsse i sessi maschio e femmina, fu dichiarato da Dio allorché s’accinse a fare per Adamo una moglie. Dio disse: “Io gli farò un aiuto, che lo completi”. Dio non disse che avrebbe dato ad Adamo un padrone, un capo. Adamo aveva già un capo. Il suo Creatore e Dio era il suo Capo. Egli non aveva bisogno che ce ne fosse un altro. Un completamento non è un capo. In ebraico, lingua del racconto creativo di Dio, la parola tradotta “completare” significa ciò che è dinanzi a qualcuno, in vista di qualcuno come se gli stesse contro. Non qualche cosa di contrario ma una controparte, qualche cosa che accompagni bene o sia convenevole e appropriato per qualcuno, formando un buon equilibrio. La donna, e non alcuna inferiore femmina animale, era una soddisfacente compagna per Adamo e quindi lo completava, specie per il fatto che ella aveva gli organi fisici mediante cui poteva divenire la madre dei suoi figli. (Lev. 18:23) Ella poteva produrre gli ovuli che avrebbero fornito il corpo ai suoi figli, ma lui solo poteva trasmettere, come capo della coppia di sposi, lo sperma vitale che avrebbe generato la vita in quegli ovuli. Egli era stato il primo a ricevere la vita umana e sua moglie ricevette la vita essendo fatta da una sua costola, quindi era appropriato che fosse lui a trasmettere la vita ai suoi figli. L’uomo compiva le sue funzioni; la donna compiva le sue, subordinate a lui e da lui dipendenti. Quindi secondo la volontà di Dio la donna doveva essere l’“aiuto” del marito, e un aiuto non è un padrone, un dittatore o comandante. Chi aiuta riceve ordini e lavora con la persona che si vale di tale aiuto. La donna poteva ora fornire ad Adamo il necessario aiuto perché adempisse il comando rivolto loro da Dio di moltiplicare e riempire tutta la terra di una perfetta famiglia umana. Stando dinanzi al superbo leone e alla sua leonessa o accanto a qualsiasi accoppiato paio di animali in Eden, Adamo non sembrava più incompleto, perché ora la sua perfetta compagna, la sua convenevole moglie e aiutante, gli era accanto. Tutto corrispondeva, ed era mirabile a vedersi. Agli occhi di Dio ciò era buono.
22. (a) Quando per la prima volta Adamo ebbe relazioni con sua moglie, e che cosa dimostra ciò rispetto al tempo in cui il primo matrimonio fu consumato? (b) Nella loro perfezione, quale contegno tennero l’uno verso l’altro?
22 Quando Geova Dio condusse questa perfetta donna dall’uomo ridestato in Eden e pronunciò su di essi la sua benedizione ponendo dinanzi a loro i comuni doveri, il loro matrimonio fu consumato. Non fu prima necessaria alcuna unione fisica fra loro perché il matrimonio fosse consumato. Se fosse stata prima necessaria tale relazione sessuale per rendere il matrimonio effettivo e valido, Adamo e la sua donna non sarebbero stati mai considerati sposati in Eden. Quando questa coppia si trovò fuori dell’Eden, qualche tempo dopo, leggiamo che per la prima volta, “ora Adamo ebbe rapporti sessuali con Eva sua moglie, la quale divenne gravida. A suo tempo ella partorì Caino”. (Gen. 4:1, NM) Adamo ed Eva sapevano che lo scopo delle relazioni sessuali era quello di generare figli. Nella loro perfezione, con perfetta padronanza di sé, senza provare vergogna della propria nudità e senza sentire alcuna passione l’uno dinanzi al corpo nudo dell’altra, essi si erano dunque astenuti dall’avere rapporti sessuali e dal concepire figli mentre erano in Eden. Ciò nonostante, erano pienamente sposati e avevano l’obbligo di restare insieme in amorevole fedeltà. Il divino istitutore del matrimonio, Geova Dio, li aveva uniti insieme. Nessuna creatura poteva giustamente separarli.
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Il matrimonio in condizioni imperfetteLa Torre di Guardia 1957 | 15 febbraio
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Il matrimonio in condizioni imperfette
1. Che cosa aveva determinato Dio di recare all’uomo e di compiere mediante il matrimonio?
IL MATRIMONIO è stato sottoposto a molte tensioni e afflizioni a causa dell’imperfezione. L’imperfezione è dovuta al peccato. Il peccato è iniquità, disubbidienza alle perfette leggi di Geova Dio. Il matrimonio di Adamo ed Eva in Eden era perfetto perché fu compiuto da Geova Dio, le cui opere sono tutte perfette, le cui vie sono tutte giustizia. (Deut. 32:4) L’asportazione di una costola da Adamo con le caratteristiche femminili poste originalmente in lui non lo resero infelice. La restituzione di queste cose per mano di Dio in forma di una perfetta donna quale moglie lo portò ad una felicità che prima non aveva mai conosciuta. Il suo giorno nuziale in Eden fu uno dei più felici. Il matrimonio che fu celebrato doveva essere perennemente felice e condurre gli sposi all’inesprimibile felicità di divenire fecondi e generare perfetti figli secondo la loro specie. Dio stesso che li aveva uniti ne sarebbe stato felice, poiché così sarebbe stato adempiuto lo scopo per cui aveva creato la terra, quello cioè di renderla “abitata”. — Gen. 1:26-28; Isa. 45:18.
2. (a) Che cosa interruppe la completa felicità della prima coppia umana? (b) Come aveva Adamo istruito sua moglie, e in che modo avrebbe mostrato amore per Dio e per lei?
2 Che cosa fu dunque che interruppe la completa felicità del matrimonio umano e lo portò a condizioni imperfette? Fu prima di tutto il non riconoscere le giuste relazioni che Dio aveva stabilite fra marito e moglie e il loro rifiuto di attenersi a queste relazioni. Adamo ed Eva appartenevano l’uno all’altra, esattamente come testa e corpo appartengono l’una all’altro. “Poiché prima fu formato Adamo, poi Eva”. (1 Tim. 2:13, NM) Adamo istruì Eva. Le fece fare un giro nel giardino paradisiaco d’Eden ch’egli conosceva bene. Le disse i nomi che aveva dati agli animali. Ciò che più conta, le spiegò il modo di vivere per sempre in questo paradiso di piacere come madre di una famiglia umana perfetta, esponendole lo speciale comandamento di Geova Dio. Questo era qualche cosa di speciale, che precedeva le istruzioni da Dio impartite ad entrambi sul nutrimento di tutte le creature. (Gen. 1:28-30) Come era stato dichiarato ad Adamo solo, lo speciale comando di Dio era questo: “Di ogni albero del giardino puoi mangiare a volontà.
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