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  • Mar rosso
    Ausiliario per capire la Bibbia
    • C’è ragione di ritenere che nelle lingue originali i termini tradotti ‘Mar Rosso’ si riferissero al Mar Rosso in generale o sia all’uno che all’altro dei suoi bracci settentrionali. (Eso. 10:19; 13:18; Num. 33:10, 11; Giud. 11:16; Atti 7:36) Geova divise miracolosamente le acque del Mar Rosso perché gli israeliti potessero attraversarlo all’asciutto, ma sommerse il faraone e le sue forze militari che li inseguivano. (Eso. 14:21-15:22; Deut. 11:4; Gios. 2:10; 4:23; 24:6; Nee. 9:9; Sal. 106:7, 9, 22; 136:13, 15) I passi biblici che descrivono questo episodio usano i termini ebraici yam (“mare”) o yam suph (“mare di giunchi o di canne, giunchi di palude”). In base al significato letterale di yam suph, alcuni studiosi hanno sostenuto che gli israeliti abbiano attraversato semplicemente un luogo paludoso, come la regione dei Laghi Amari, e non il Mar Rosso (specie il braccio occidentale, il Golfo di Suez, dove altri ritengono sia avvenuta la traversata). Si deve però notare che le acque dovevano essere abbastanza profonde da sommergere gli eserciti del faraone. (Eso. 14:28, 29) Ciò sarebbe stato impossibile in un semplice acquitrino. Anche Atti 7:36 ed Ebrei 11:29 escludono un luogo paludoso, poiché nel menzionare quest’episodio usano l’espressione greca erythrà thàlassa, che significa “Mar Rosso”. (Vedi ESODO, p. 419). Lo storico Erodoto (V secolo a.E.V.) usa la stessa espressione greca non a proposito di una palude o di un insignificante specchio d’acqua, ma dell’“Oceano Indiano, comprendente il Mar Rosso”. — Liddell e Scott, Dizionario illustrato greco-italiano, pp. 513, 514.

      In una dichiarazione di sventura per Edom, viene detto che il grido provocato dalla sua calamità sarebbe stato udito fino al Mar Rosso. (Ger. 49:21) Questo è comprensibile dato che l’estremità S del territorio edomita si estendeva fino al Mar Rosso (I Re 9:26), vale a dire al suo braccio nordorientale, il Golfo di ‘Aqaba. Anche i confini di Israele si estendevano fin qui. — Eso. 23:31.

  • Mar salato
    Ausiliario per capire la Bibbia
    • Mar salato

      Uno dei nomi biblici del grande lago o mare che ora generalmente viene chiamato Mar Morto. Il Mar Salato costituisce il limite S del Giordano.

      NOME

      Il nome ‘Mar Salato’ è quello che ricorre per primo e più spesso nella Bibbia, ed è molto appropriato dato che questa massa d’acqua ha il maggior contenuto salino sulla terra. (Gen. 14:3; Num. 34:3, 12; Gios. 15:2, 5) È chiamato anche Mare dell’Araba (Deut. 4:49; II Re 14:25), poiché si trova nella grande depressione di cui fa parte l’Araba. A volte però il nome ‘Mar Salato’ è aggiunto dopo ‘Mare dell’Araba’ come per spiegare esattamente cosa si intende con tale espressione. (Deut. 3:17; Gios. 3:16; 12:3) Il Mar Salato costituiva il confine E della Terra Promessa ed era chiamato “mare orientale”, per distinguerlo dal “mare occidentale”, il Mediterraneo. (Ezec. 47:18; Gioe. 2:20; Zacc. 14:8) Giuseppe Flavio, sapendo che a volte vi affiorano banchi di bitume o asfalto, lo chiamava Lago Asfaltide. Evidentemente solo nel II secolo E.V. cominciò a essere chiamato Mar Morto. Un nome arabo è Bahr Lut, “Mare di Lot”.

      DESCRIZIONE GEOGRAFICA

      Il Mar Salato è oblungo, essendo largo circa 16 km e lungo 75 km, lunghezza che varia secondo la stagione. Il suo contorno è interrotto a SE da una grande penisola chiamata El Lisan (“la lingua”), a forma di stivale con la punta rivolta a N. Questa penisola arriva fino a 3 km circa dalla riva O e quindi divide il mare in due. La parte a S è assai poco profonda (da 90 cm a m 4,5 circa), mentre il bacino principale a N raggiunge una profondità di quasi 400 m. La sua superficie, 394 m sotto il livello del Mar Mediterraneo, è il punto più basso della terra.

      ACQUA

      Particolarità di questo mare è la grande densità dell’acqua dovuta a circa il 25 per cento di contenuto solido, principalmente sale comune (cloruro di sodio), che lo rende da 4 a 6 volte più salato degli oceani. Ogni giorno si riversano nel Mar Salato circa 6.500.000 tonnellate d’acqua dolce, in prevalenza dal Giordano. Il Mar Salato non ha estuari, ma gran parte dell’acqua evapora a motivo del calore intenso, depositando altri sali minerali. La salinità è tale da rendere impossibile la vita di qualunque pesce, anche delle varietà d’acqua salata; il poco pesce, che si trova nelle acque salmastre dove l’acqua dolce si mescola con quella salata, muore se viene trascinato nel mare vero e proprio. Questo rende più significativa la descrizione che fa Ezechiele di un torrente proveniente dal tempio di Geova che si immette nel “mare orientale” e ne risana la parte superiore così che il pesce vi abbonda come nel Mediterraneo e potrebbe sostenere una fiorente industria della pesca. (Ezec. 47:8-10, 18) L’alta densità dell’acqua permette agli oggetti di galleggiare e ne rende liscia la superficie perché l’acqua non è increspata da leggere brezze.

      SODOMA E GOMORRA

      Si ritiene generalmente che Sodoma e Gomorra sorgessero nella zona ora coperta dal Mar Salato a S della penisola El Lisan. I re di quelle città combatterono nel “Bassopiano di Siddim, cioè il mar Salato”, e questa espressione fa pensare che il bassopiano di Siddim sia stato coperto dal Mar Salato. (Gen. 14:3) La regione di Sodoma e Gomorra dove si stabilì Lot era “ben irrigata, come il giardino di Geova”. (Gen. 13:10-12) Tuttora nella pianura lungo la riva SE vi è abbondante vegetazione, e si possono coltivare grano, orzo, datteri e viti. Anche la gran quantità di bitume e sale, specie nella parte S, corrisponde alla descrizione biblica di Sodoma e Gomorra. — Gen. 14:10; 19:24-26.

  • Marta
    Ausiliario per capire la Bibbia
    • Marta

      [traslitterazione gr. di un nome proprio aramaico che significa signora].

      Ebrea, sorella di Lazzaro e Maria di Betania. (Giov. 11:1, 2) Evidentemente Cristo si recava spesso da loro quando era nelle vicinanze di Gerusalemme. Vincoli d’affetto esistevano fra lui e questi tre, infatti viene detto: “Ora Gesù amava Marta e sua sorella e Lazzaro”. — Giov. 11:5.

      Durante una visita di Gesù in casa di Lazzaro, Maria e Marta, Maria “si mise a sedere ai piedi del Signore, ascoltando la sua parola”, mentre Marta “era distratta, accudendo a molte faccende”. Marta, che voleva avere l’aiuto di Maria, disse: “Signore, non t’importa che mia sorella mi abbia lasciata sola ad accudire alle faccende? Dille, dunque, d’aiutarmi”. Certo Marta si preoccupava di soddisfare le necessità materiali di Gesù Cristo. Ma egli diede risalto alla superiorità delle cose spirituali e la riprese benevolmente: “Marta, Marta, tu sei ansiosa e ti preoccupi di molte cose. Ma solo alcune cose sono necessarie, o una sola. Da parte sua, Maria ha scelto la parte buona e non le sarà tolta”. (Luca 10:38-42) Cristo si sarebbe accontentato di mangiare una cosa sola, affinché anche Marta potesse trarre profitto dal suo insegnamento.

      Anche se Marta sembrava preoccuparsi troppo delle cose materiali, non si dovrebbe concludere che mancasse di interesse per le cose spirituali. Dopo la morte di Lazzaro fu Marta che andò incontro a Gesù in viaggio per Betania, mentre Maria, in un primo momento, rimase

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