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  • Prefigurata l’idolatria della cristianità
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1963
w63 1/10 pp. 601-604

Prefigurata l’idolatria della cristianità

La cristianità colpevole di idolatria? In quali modi?

LA PAROLA di Dio, la Bibbia, è chiara e inequivocabile sul soggetto dell’idolatria. Non si possono fraintendere le parole rivolte da Geova agli Israeliti, che egli aveva appena tratto fuori del paese d’Egitto, della casa di schiavitù: “Non devi avere altri dèi nel mio cospetto. Non ti devi fare nessuna immagine scolpita né rappresentazione di alcuna cosa che è lassù nei cieli, o quaggiù sulla terra, o nelle acque sotto la terra. Non ti devi inchinare ad esse né essere indotto a servirle”. — Eso. 20:3-5.

I cristiani, benché non siano “sotto la legge ma sotto l’immeritata benignità”, sono tuttavia ammoniti in modo altrettanto esplicito e vigoroso contro l’idolatria: Gli “idolatri” non “erediteranno il regno di Dio”. “Né divenite idolatri”. “Diletti miei, fuggite l’idolatria”. “Quale accordo ha il tempio di Dio con gli idoli?” “Ora le opere della carne sono manifeste, e sono . . . idolatria”. “Figliuoletti, guardatevi dagli idoli”. E tra gli esclusi dalla città santa, coloro che sono destinati al lago di fuoco, la morte seconda, vi sono gli idolatri. — Rom. 6:14; 1 Cor. 6:9, 10; 10:7, 14; 2 Cor. 6:16; Gal. 5:19, 20; 1 Giov. 5:21; Apoc. 21:8; 22:15.

Che cos’è l’idolatria? Naturalmente, l’idolatria comprende l’adorazione degli idoli letterali, immagini, statue, rappresentazioni materiali di una divinità. Ma non si limita affatto ad esse. È l’adorazione di chiunque o qualsiasi cosa che non sia il vero Dio. Essa è definita da un moderno dizionario: “Amore sviscerato, senza limiti . . . o ammirazione sconfinata, fanatica”. Dizionario Enciclopedico Italiano di G. Treccani.

IDOLI POPOLARI

La cristianità asserisce di adorare il Dio della Bibbia e disprezza quelli che definisce idolatri pagani. Tuttavia, i fatti mostrano che anche i popoli della cristianità sono colpevoli di idolatria e in moltissimi modi. Per esempio, vi è l’idolatria degli eroi politici. Oggi Perón dell’Argentina è di nuovo oggetto di controversia. Evidentemente molti pensano ancora quello che pensava sua moglie Evita, che una volta esclamò: “Egli è Dio per noi, tanto che non possiamo concepire il cielo senza Perón. . . . Egli è il nostro sole, la nostra aria, la nostra acqua, la nostra vita”.

Nella cristianità vi è anche l’idolatria delle stelle del cinema, specie tra i giovani. Sicuramente le adolescenti tedesche si resero colpevoli di idolatria quando scrissero sulle porte della Cattedrale di Bamberg a Monaco le parole “Elvis Presley, mio Dio”.

Poi vi sono anche quelli che si affezionano tanto a una bestiola da mettere la sua vita prima della loro propria. Altri fanno fare funerali stravaganti ai loro animali preferiti. Anch’essi sono similmente colpevoli di idolatria.

Circa due anni fa venticinque eminenti teologi degli Stati Uniti accusarono la loro popolazione di adorare i falsi dèi degli scienziati, dei demagoghi politici, del modo di vivere occidentale, del sesso, della forza fisica, delle comodità, dell’io stesso dell’uomo, ecc. Questa adorazione è tutta idolatria.

Inoltre, molti si inginocchiano e pregano davanti alle immagini scolpite di Gesù o dei “santi”. Benché si dica che questa adorazione sia solo relativa e sia effettivamente diretta a Dio, i fatti mostrano che buona parte di essa va alle immagini. Perciò nei paesi retrogradi i devoti nutrono per le immagini molto affetto, parlano loro e offrono loro anche cibo. E il fatto stesso che certe immagini sono apprezzate molto più di altre, che sono fatti pellegrinaggi e tanto scalpore intorno ad esse, indica che le immagini sono considerate come se avessero un merito speciale, indipendentemente da quello che rappresentano, altrimenti non ci sarebbe nessuna distinzione tra loro. Questa è una forma di idolatria. I primi cristiani non avevano nessuna immagine nei loro luoghi di adorazione.a

La Bibbia predisse queste condizioni. Essa predisse che vi sarebbe stato un tempo in cui l’amore della maggioranza verso Dio si sarebbe raffreddato, un tempo in cui vi sarebbe stato l’allontanamento dalla vera fede e gli uomini sarebbero stati amanti dei piaceri anziché amanti di Dio. — Matt. 24:12; 1 Tim. 4:1-3; 2 Tim. 3:1-5.

MODELLI PROFETICI

Oltre a predire in parole tali condizioni, la Bibbia fa una particolareggiata descrizione dell’idolatria della cristianità nei nostri giorni mediante una visione profetica che il profeta Ezechiele ebbe riguardo alle condizioni dei suoi giorni, che hanno la loro parte corrispondente nei nostri giorni. Che tali antichi racconti fossero pieni di significato per noi è evidente dalle parole dell’apostolo Paolo: “Tutte le cose che furono scritte anteriormente furono scritte per nostra istruzione”. — Rom. 15:4.

Ezechiele, figlio di un sacerdote, fu portato prigioniero a Babilonia durante il regno del re Ioachin. Sei anni prima che Gerusalemme e il suo tempio fossero distrutti egli ebbe una visione per mezzo della quale Geova Dio gli rivelò la grossolana idolatria praticata allora a Gerusalemme e a causa della quale la vendetta di Geova si sarebbe abbattuta sulla città e sulla popolazione. Essa è narrata nell’ottavo capitolo di Ezechiele.

La visione era costituita di quattro scene, ciascuna delle quali raffigurava una diversa specie di idolatria. La prima scena raffigurava un simbolo della gelosia ritto all’ingresso del tempio. La seconda rappresentava settanta uomini che offrivano incenso nel tempio, le cui pareti erano coperte da figure di animali abominevoli, ecc. La terza raffigurava alcune donne che piangevano per Tammuz. E nella quarta scena Ezechiele vide venticinque uomini che adoravano il sole. Tutto ciò violava la legge di Dio che proibisce l’idolatria. Non c’è da meravigliarsi se Geova Dio permise che la potenza mondiale di Babilonia recasse la distruzione sulla nazione d’Israele sei anni dopo! Distruzione che, a proposito, Ezechiele predisse proprio nel capitolo successivo della sua profezia. — Ezech. 9:1-7.

IL SIMBOLO CHE PROVOCA GELOSIA

A quale idolatria della cristianità si riferisce il primo esempio, il simbolo di gelosia che provoca gelosia? La Parola di Dio ci dice che Geova non tollera rivalità, che egli è geloso e che esige esclusiva devozione. (Eso. 20:5) Deve quindi trattarsi di qualcosa che rivaleggia con Dio e che provoca in lui gelosia. Era un’immagine che si trovava dove non aveva diritto di essere, nel cortile del tempio di Geova. Questo ci fa venire in mente ciò che disse Gesù nella sua importante profezia circa “la cosa disgustante che causa desolazione . . . stabilita nel luogo santo”, o “stabilita dove non deve”. Che cosa c’è nella cristianità che corrisponde a questa descrizione? — Matt. 24:15, 16; Mar. 13:14; Ezech. 8:3, 5, 6.

La Parola di Dio indica che il suo regno è la sola speranza dell’umanità e che esso porrà fine alla guerra e stabilirà la pace durevole. (Sal. 46:8-10; 72:1, 7; Matt. 6:9, 10) Ma oggi il clero della cristianità si rivolge alle Nazioni Unite perché facciano questo, come ieri si rivolse a quella che le precedette, la Lega delle Nazioni.b Additando queste organizzazioni umane quale speranza dell’umanità invece del regno di Dio, il clero le ha poste dove non dovrebbero essere, in un luogo santo. Tale presunzione è un insulto a Dio e lo provoca a gelosia, specialmente dal momento che questi ecclesiastici affermano di servire Dio. Si tratta davvero di una forma di idolatria disgustante agli occhi di Dio.

Dato che Geova non può rinnegare se stesso, non tollererà sempre questo simbolo che lo provoca a gelosia atteggiandosi a sostituto del suo regno. Nella battaglia di Armaghedon che si avvicina rapidamente egli distruggerà tale simbolo insieme a tutti coloro che lo hanno idolatrato.

ECCLESIASTICI EVOLUZIONISTI

Dopo aver fatto un buco nella parete del cortile del tempio, nella visione, si intende, Ezechiele vide “ogni sorta di figure di rettili e di bestie abominevoli, e tutti gl’idoli della casa d’Israele dipinti sul muro attorno attorno; e settanta fra gli anziani della casa d’Israele . . . stavano in piè davanti a quelli, avendo ciascuno un turibolo in mano, dal quale saliva il profumo d’una nuvola d’incenso”. — Ezech. 8:10, 11, VR.

Che cosa potrebbe rappresentare tutto ciò nel nostro tempo? Gli animali nella casa di adorazione di Geova possono trovare la parte corrispondente nell’adozione da parte della cristianità, della teoria dell’evoluzione, che mette in relazione tutti gli animali inferiori con l’“ascesa” dell’uomo. Il clero moderno della cristianità ha sostituito il principio dell’evoluzione al Creatore, il Dio della Bibbia. La Bibbia dice che Adamo era il “figlio di Dio”, ma secondo gli ecclesiastici evoluzionisti il primo uomo fu il figlio di qualche animale inferiore; di quale animale fosse figlio è una questione su cui gli evoluzionisti non riescono a mettersi d’accordo.

La teoria dell’evoluzione ha distrutto la fede di innumerevoli milioni di persone, e Darwin stesso ammise che lo aveva fatto diventare completamente agnostico.c Attribuendo all’evoluzione il meraviglioso cervello e l’organismo dell’uomo e privando così Dio del merito, il clero della cristianità non si è forse reso colpevole di idolatria? Senz’altro!

I FONDAMENTALISTI

La cristianità è formata principalmente di due gruppi, i modernisti e i fondamentalisti. I modernisti mettono la sapienza di questo mondo più in alto della sapienza di Dio esposta nella Bibbia, predicando la politica, la riforma sociale, la critica, che nega l’ispirazione della Bibbia, e l’evoluzione. I fondamentalisti professano di credere nell’ispirazione della Bibbia; ma se vi è contrasto tra le loro credenze e la Bibbia mettono tali credenze prima della Bibbia. Non sono affatto felici della tendenza della cristianità verso il modernismo e la mondanità. Essi fanno cordoglio in particolare per il declino delle loro istituzioni, se non sempre per il numero, per la qualità e per l’influenza.

Questi sembrano ben raffigurati da ciò che Ezechiele vide all’ingresso della porta della casa di Geova, ‘alcune donne sedute che piangevano il dio Tammuz’. — Ezech. 8:14.

Le donne che piangevano il dio Tammuz erano un aspetto caratteristico di molte antiche religioni pagane. Nelle Scritture di sovente ci si riferisce alle organizzazioni religiose chiamandole donne. (2 Cor. 11:2; Gal. 4:27; Apoc. 22:17) Inoltre è noto che nelle religioni della cristianità le donne sono la grande maggioranza; è principalmente il loro interesse e il loro appoggio, finanziario e d’altro genere, che fa andare avanti tali organizzazioni che si dichiarano cristiane.

Benché i fondamentalisti affermino di usare le loro organizzazioni religiose per adorare Dio, quando tuttavia si trovano di fronte a quello che Dio dice nella sua Parola, preferiscono le loro organizzazioni morenti alla Parola di Dio, rendendosi anch’essi colpevoli di idolatria.

IL SOLE DELL’INTELLETTUALISMO

Nell’ultima scena della sua visione Ezechiele vide tra il portico del tempio e il grande altare venticinque uomini che adoravano il sole volgendo le spalle al tempio. (Ezech. 8:15, 16) Che cosa potrebbe raffigurare questo? Sappiamo che il sole dà luce, e la luce è simbolo di conoscenza, poiché la conoscenza dà luce alla mente come il sole dà luce al corpo, l’organismo. Il sole, tuttavia, è una creazione, e malgrado abbia il compito di sostenere la vita sulla terra non merita d’essere adorato, poiché è inanimato, e segue solo le leggi di Dio.d

L’adorazione del sole rappresenta quindi opportunamente la moderna adorazione della conoscenza, della filosofia, della psicologia, dall’intellettualismo praticato dal clero e dai suoi seguaci. È l’adorazione o valutazione della conoscenza per sé. Come disse uno dei più importanti membri della Chiesa Anglicana Canadese, ‘Dio è sostituito dall’intelletto dell’uomo come forza motrice che modella il mondo’.

Questa tendenza è sempre stata un laccio per il professante popolo di Dio. Essa intrappolò i Giudei prima del tempo di Cristo e subito dopo. Intrappolò la primitiva congregazione cristiana dopo che gli apostoli si erano addormentati nella morte, il che causò la grande apostasia e l’adozione di insegnamenti come quello della trinità e dell’immortalità dell’anima umana. Nei tempi moderni essa prende anche la forma di discussioni di ontologia, l’insegnamento dell’“essere”, pure chiamato “prima filosofia”; di esistenzialismo, che è sapienza accentrata interamente nell’uomo, e che è essenzialmente ateistica; di Zen e di altre correnti tendenze nelle religioni orientali e occidentali. Tutti coloro che preferiscono in tal modo la sapienza dell’uomo alla sapienza di Dio mostrano mancanza di rispetto a Geova Dio e quindi sono colpevoli di idolatria.

È la cristianità colpevole di idolatria? Sì, lo è. Oltre alle immagini che ornano molte delle sue chiese, tra i suoi idoli vi sono le Nazioni Unite, la teoria dell’evoluzione, le sue istituzioni religiose e l’intellettualismo. Che farà Geova Dio di questa idolatria? La spazzerà via, come spazzò via le pratiche idolatre degli Israeliti ai giorni di Ezechiele. Ad Armaghedon Geova agirà di nuovo con ira contro tutti quelli che lo hanno offeso adorando gli idoli invece del solo vero Dio Geova, l’Unico che meriti la nostra adorazione. — Ezech. 8:17, 18; Apoc. 16:14, 16.

Quelli che oggi sono saggi abbandoneranno tutte le pratiche idolatre della cristianità e cercheranno ‘Geova, la giustizia e la mansuetudine’ con la speranza di essere nascosti nel giorno dell’ira di Geova. — Sof. 2:1-3.

[Note in calce]

a The History of the Christian Church di J. F. Hurst, I Vol., pag. 508.

b Vedere Svegliatevi! del 22 aprile 1963, pagg. 16-24.

c Life and Letters di Darwin, I Vol., pag. 828.

d L’adorazione del sole era molto comune nell’antico Egitto, e il suo centro era On, chiamata in seguito Eliopoli. Giuseppe sposò Asenath, figlia del sacerdote di On. — Gen. 41:45.

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