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Alimenti gustosi nelle FilippineSvegliatevi! 1971 | 22 aprile
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maniera delle patate. Anche le foglie sono usate come vegetali o ci si fa l’insalata. Spesso si cuociono col pesce o con altra carne. Quindi, con i pomodori affettati, le cipolle, le uova sode e l’aceto, il camote è trasformato in un gustoso pasto.
La banana è un’altra preferita. Quando è matura costituisce un eccellente dessert. Altrimenti, si può bollire, friggere, arrostire, addolcire o cuocere con latte di noce di cocco.
In quanto ai metodi di cucinare, abbiamo una grande varietà. Molti asseriscono che le pietanze cotte in vasellame di terracotta abbiano un sapore migliore. In Iloilo, fanno un passo più avanti. Per cuocere il pollo binakol, si usa un tubo di bambù. Dopo avervi messo dentro tutti gli ingredienti, l’estremità aperta è suggellata con foglie di lemongras, e questi recipienti son posti diagonalmente sui carboni accesi, con l’estremità ripiena verso l’alto, per impedire che il ripieno se ne esca.
Dove c’è abbondanza di fieno secco, come a Bulacan, la cuoca infila pezzi di pollo in stecche di bambù, in modo molto simile al kabob cotto all’aperto. Ma invece, essa affonda le spuntate estremità nel suolo e quindi le copre di paglia o con un grosso recipiente. Quindi vi si ammucchia sopra e tutto intorno al recipiente il fieno, che viene acceso. In dieci minuti è cotto e rosolato.
È un’esperienza interessante conoscere gli alimenti di altri popoli, ed è ancor più interessante conoscere le persone stesse. Ci sono nella vostra comunità persone di altre nazionalità? Perché non fare lo sforzo di conoscerle.
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“Non devi assassinare”Svegliatevi! 1971 | 22 aprile
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“La tua parola è verità”
“Non devi assassinare”
IL MASSIMO danno fisico che una persona possa fare a un’altra è quello di sopprimerne la vita. Molto appropriatamente, perciò, il Sesto Comandamento del Decalogo dice: “Non devi assassinare”. E sotto la legge di Mosè, la pena per il volontario assassinio era la morte, la punizione capitale. C’era comunque un misericordioso provvedimento per quelli che uccidevano casualmente un uomo. — Eso. 20:13; Num. 35:6-34.
Questa legge non era nuova. La Bibbia mostra che Caino riconobbe d’essere in pericolo di venire ucciso per aver assassinato suo fratello Abele. (Gen. 4:14) Inoltre, subito dopo il Diluvio, Geova Dio esplicitamente avvertì che nessun uomo avrebbe dovuto illegalmente sopprimere la vita di un altro. In quel tempo Dio disse: “Chiunque sparge il sangue dell’uomo, il suo proprio sangue sarà sparso dall’uomo, poiché a immagine di Dio egli ha fatto l’uomo”. Questa legge è stata in vigore da allora per tutto il genere umano, poiché sia nel resto delle Scritture Ebraiche che nelle Scritture Greche Cristiane non c’è nulla che la sopprima. — Gen. 9:5, 6.
C’è dunque da attendersi che l’assassinio sia proibito anche ai cristiani. Infatti l’apostolo Paolo scrisse che quelli “pieni d’invidia, assassinio” e simili eran “meritevoli di morte”. E gli scritti dell’apostolo Giovanni mostrano che l’assassinio impedisce al cristiano d’ottenere la vita eterna, causandone la distruzione nella “seconda morte”. — Rom. 1:29, 32; 1 Giov. 3:15; Riv. 21:8.
È stata suscitata la domanda in quanto a quale uccisione sia legale e a quale sia assassinio. Così un generale di brigata americano in pensione che ora è professore di diritto presso l’Università Columbia pose la domanda se c’è qualche “significativa differenza fra uccidere un bambino nelle braccia della madre da un velivolo e ucciderlo a bruciapelo con un fucile da fante”. Egli osservò che “durante la seconda
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