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MansuetudineAusiliario per capire la Bibbia
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tutto fuori posto contro Geova ed egli ne fu ben consapevole e li riprese. — Num. 12:1-15.
GESÙ CRISTO
Gesù Cristo manifestò mansuetudine sopportando torti personali d’ogni sorta senza una parola di recriminazione, lasciandosi perfino portare come un agnello allo scannatoio senza aprire bocca per protestare. (Filip. 2:5-8; Ebr. 12:2; Atti 8:32-35; Isa. 53:7) Questo più grande Mosè si raccomandava agli altri essendo mansueto o di indole mite. (Matt. 11:28, 29, CEI, NM, VR) Come predetto in Isaia 61:1, fu unto con lo spirito di Geova “per annunciare la buona notizia ai mansueti”. Dopo aver letto questa profezia nella sinagoga di Nazaret, suo proprio paese, Gesù dichiarò: “Oggi, questa scrittura che avete appena udita si è adempiuta”. (Luca 4:16-21) Nell’inviare il suo diletto Figlio ad ammaestrare i mansueti in vista della salvezza, Dio ha senz’altro mostrato loro speciale benignità. — Sal. 149:4; Prov. 3:34.
BENEFICI DELLA MANSUETUDINE
Gelosia e contese, se si lascia che mettano radici e crescano, provocheranno disordini d’ogni genere. La mansuetudine viceversa impedirà che simili situazioni si verifichino fra i seguaci di Cristo. Perciò lo scrittore biblico Giacomo esorta quelli che sono saggi e hanno intendimento a manifestare un’“eccellente condotta” di mansuetudine e longanimità nei confronti di altri nella congregazione, coltivando “la mansuetudine che appartiene alla sapienza”, “la sapienza dall’alto”. — Giac. 3:13, 17.
L’invito formulato dal profeta Sofonia è tuttora esteso ai mansueti della terra: “Cercate Geova, voi tutti mansueti della terra, che avete praticato la Sua propria decisione giudiziaria. Cercate la giustizia, cercate la mansuetudine. Probabilmente potrete esser nascosti nel giorno dell’ira di Geova”. (Sof. 2:3) E poi li attendono le altre meravigliose promesse di vita e pace. — Sal. 22:26; 37:11.
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MantelloAusiliario per capire la Bibbia
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Mantello
Vedi ABBIGLIAMENTO.
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ManticeAusiliario per capire la Bibbia
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Mantice
Congegno che si può alternativamente espandere e contrarre, gonfiandosi prima d’aria attraverso una valvola, poi espellendola con forza mediante un tubo d’uscita. Per la ventilazione forzata di una fornace il mantice è più efficace di semplici ventole, o delle antiquate canne o tubi, in cui si soffiava a forza di polmoni, pure impiegati allo stesso scopo. I mantici erano di facile costruzione: un otre montato su una base o telaio era attaccato a un tubo collegato alla fornace, tubo che poteva essere di ferro, oppure a una canna con la punta di argilla resistente al fuoco. Mantici a mano erano impiegati per piccole fucine, ma per grandi fornaci ad alta temperatura si impiegavano mantici doppi azionati coi piedi, uno per piede. Chi azionava i mantici pompava alternativamente prima con un piede poi con l’altro, tirando ogni volta una corda per rigonfiare il mantice compresso. Per la continua ventilazione di queste grosse fornaci, due uomini azionavano due paia di mantici. Questo strumento è menzionato specificamente solo una volta nelle Scritture (Ger. 6:29), benché forse vi si alluda in Isaia 54:16 ed Ezechiele 22:20, 21. In questi versetti il riferimento è figurativo e gli esempi sono tratti dai metodi seguiti per raffinare metalli.
[Figura a pagina 789]
Mantice azionato coi piedi, da un bassorilievo di una tomba egiziana
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Mara, IAusiliario per capire la Bibbia
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Mara, I
(Màra) [amarezza].
Uno dei primi accampamenti di Israele nella penisola del Sinai, chiamato “Mara” a motivo del gusto sgradevole dell’acqua. (Eso. 15:23; Num. 33:8) Pur essendo stati solo da poco liberati dagli egiziani al Mar Rosso, gli israeliti quando si resero conto che l’acqua di Mara era imbevibile si diedero a mormorare rivelando mancanza di fede. Dopo di che, per ordine di Geova, Mosè gettò un albero nell’acqua ed essa diventò dolce. La Bibbia non specifica che albero fosse e perciò non è possibile identificarlo. Naturalmente Geova può aver indicato a Mosè un particolare tipo di albero che aveva la proprietà naturale di rendere dolce l’acqua. Ma non è affatto necessario cercare una spiegazione “scientifica” o “naturale”, dato che il risanamento dell’acqua fu senz’altro miracoloso. — Eso. 15:23-25; confronta II Re 2:19-22; 4:38-41.
Geova si servì di quanto accadde a Mara per mettere alla prova la fede degli israeliti nella sua capacità di aver cura di loro. Poiché l’acqua cattiva può causare malattie (II Re 2:19), l’averla resa potabile dimostrò la capacità di Geova di preservare gli israeliti dalle malattie che avevano colpito gli egiziani. Il “regolamento” che Geova insegnò in quell’occasione agli israeliti era: L’ubbidienza a lui loro Dio avrebbe impedito che fossero afflitti dai mali che aveva fatto abbattere sugli egiziani. — Eso. 15:25, 26.
Mara viene di solito identificata con ‘Àin Hawarah, località che si trova circa 70 km a S-SE della moderna Suez e dista solo pochi chilometri dal Mar Rosso.
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MarchioAusiliario per capire la Bibbia
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Marchio
Anticamente marchi, a volte a forma di X, servivano per vari scopi. (Confronta I Samuele 21:13). Presso i non israeliti si imprimeva un marchio a fuoco sugli animali e anche sugli schiavi per indicare a chi appartenevano. Nel caso di esseri umani, tale marchio veniva impresso su una parte ben visibile del corpo, per esempio la fronte, e questo anche per impedirne la fuga. Paolo menziona quest’uso in I Timoteo 4:2. Gli adoratori di falsi dèi a volte si identificavano come tali perché avevano sulla fronte il marchio del loro dio, che poteva essere il nome, il simbolo o l’immagine di tale divinità. Comunque la legge che Geova diede a Israele proibiva di deturpare in tal modo gli esseri
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Mara, IIAusiliario per capire la Bibbia
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Mara, II
Vedi NAOMI.
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