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Incremento della TeocraziaLa Torre di Guardia 1953 | 15 novembre
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Geova, dobbiamo porci queste domande: Possiamo noi far meglio? Possiamo noi fare di più? È il nostro lavoro efficiente? Stiamo noi trovando tutte le “altre pecore” assistendole appropriatamente?
Gesù disse: “La persona fedele in ciò che è minimo è pure fedele nel molto, e la persona ingiusta in ciò che è minimo è anche ingiusta nel molto”. (Luca 16:10, NW) Avendo intrapreso il fedele servizio dell’Iddio Altissimo dobbiamo essere fedeli in tutto il nostro lavoro, grande o piccolo che sia. I piccoli dettagli sono altrettanto essenziali per la nostra fedeltà quanto attendere agli interessi maggiori e più eminenti. Abbiamo davanti a noi un’opera più grande. Mentre cresciamo di numero assicuriamoci pure che anche individualmente cresciamo nello zelo e nell’efficienza. Allora anche la nostra gioia aumenterà, poiché “Geova conosce quelli che gli appartengono”.
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Predestinazione e prescienza di GeovaLa Torre di Guardia 1953 | 15 novembre
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Predestinazione e prescienza di Geova
“Note a Dio son tutte le sue opere dal principio del mondo”. — Atti 15:18, KJ.
1. Che differenza c’è fra predestinazione e prescienza?
GEOVA ha il potere della predestinazione e la facoltà della prescienza: Quello che predestina avviene perché egli lo ha preordinato, malgrado ciò che qualsiasi creatura dell’universo possa fare per ostacolarlo o arrestarlo. Ciò che egli preconosce avviene a causa dell’infallibilità della sua potenza di percezione del futuro, il cui uso non fa nessuna violenza al libero arbitrio di alcuna creatura. In genere, la predestinazione riguarda classi o gruppi ed avvenimenti, senza preordinare i determinati individui che saranno in queste classi o avvenimenti. D’altra parte, la prescienza divina non si limita a gruppi o avvenimenti ma spesso indica determinati individui che vi saranno implicati.
2. Che cosa fu la nazione d’Israele?
2 La nostra precedente edizione ha posto una solida base al fatto che quando le Scritture Greche parlano della predestinazione o preordinazione relativa a quelli che regneranno con Cristo in cielo, si riferiscono a tali persone come a una classe e non come a individui. La stessa cosa accade quando Geova esprime il proposito di avere una nazione santa. Nei tempi antichi Israele divenne la tipica nazione santa, poiché Geova gli disse: “Mi sarete un regno di sacerdoti e una nazione santa”. E, “tu sei un popolo consacrato all’Eterno, ch’è l’Iddio tuo; l’Eterno, l’Iddio tuo, ti ha scelto per essere il suo tesoro particolare fra tutti i popoli che sono sulla faccia della terra”. (Eso. 19:6; Deut. 7:6) Essa fu una nazione eletta o scelta, chiamata “Israele, mio eletto”. — Isa. 45:4.
3. Benché fossero di una nazione eletta, i singoli Israeliti potevano venir meno in che cosa?
3 Ma il semplice fatto che era una nazione eletta non fece automaticamente di ogni singolo Israelita una persona per sempre eletta. Geova stesso ne distrusse
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