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  • Domande dai lettori
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1960
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1960
w60 15/2 pp. 124-127

Domande dai lettori

● Ogni tanto riceviamo lettere di persone che desiderano sapere il punto di vista cristiano nei confronti della masturbazione. Genitori chiedono un parere sul consiglio dato loro da medici di dire ai propri figli che non vi è nulla di male in tale pratica. Giovani uomini chiedono se gli psicologi abbiano ragione nel giustificarla per il fatto che è universalmente praticata. Mogli chiedono come si debbano comportare di fronte a mariti non credenti che praticano la masturbazione, come pure riguardo al consiglio ricevuto di ricorrere a tale pratica quando le relazioni sessuali col marito non risultino pienamente soddisfacenti.

Tipiche della moderna opinione medica e psicologica sono le due citazioni seguenti: “Medicina e psicologia hanno ormai dimostrato al di là d’ogni dubbio che nessun disturbo può derivare dalla masturbazione stessa. Il pericolo può derivare da eccessivo timore e ansietà al riguardo”. (Parents’ Magazine del gennaio 1959) “Molti medici ora reputano che le esagerate pretese circa i danni della masturbazione abbiano fatto più male . . . della pratica stessa”. — Encyclopedia Americana, Vol. XIV, pagina 592, edizione del 1956.

Quanto sopra è forse in armonia con la Bibbia? No, niente affatto. È soltanto un altro caso in cui la sapienza del mondo “è stoltezza presso Dio”. Avendo respinto ‘la parola di Geova, quale sapienza possono avere?’ Possiamo invece accettare con completa fiducia la posizione della Bibbia, poiché nessuno conosce il cuore dell’uomo meglio del suo Autore, e il suo punto di vista su quest’argomento è basato sulla premessa che il “cuore [è] malvagio e inscrutabile, chi lo potrà conoscere? Ma io, il Signore, io scruto i cuori, io distinguo gli affetti, e dò a ciascuno secondo le sue opere, secondo il frutto dei suoi propositi”. — Ger. 17:9, 10, Ti.

Prima di considerare la testimonianza della Bibbia sul soggetto della masturbazione sarà bene eliminare un errore che alcuni hanno fatto nell’applicare una scrittura in riferimento a ciò. Giuda aveva comandato a suo figlio Onan di compiere il matrimonio del levirato con la moglie di suo fratello, che Geova aveva fatto morire per la sua malvagità. “Ma Onan, sapendo che i figli nati non sarebbero suoi, accostandosi alla moglie del fratello, impediva il concepimento, per non far nascere figli col nome del fratello. E siccome faceva questa cosa abominevole, il Signore lo fece morire”. Evidentemente qui non si tratta di masturbazione, ma di rifiuto a sottostare alla legge del levirato perché non s’estinguesse il nome del fratello. Onan fu messo a morte, non per aver praticato la masturbazione, ma per il rifiuto di compiere il suo dovere nei confronti della moglie del fratello. — Gen. 38:8-10, Ti.

Per considerare dovutamente il problema della masturbazione è bene cominciare col notare i princìpi implicati. Geova Dio ha disposto che forte attrazione reciproca si manifestasse nei sessi diversi. Questa è stata così forte che la razza umana ha continuato a procreare nonostante i molti problemi e òneri derivati dal matrimonio e dall’allevamento dei figli. L’uomo e la donna perfetti avevano completo controllo del proprio impulso sessuale. Ciò appare dal fatto che Adamo ed Eva non ebbero relazioni mentre si trovavano nel giardino di Eden. L’esercizio della funzione procreativa non costituiva un desiderio così forte che essi non potessero aspettare. Essi avevano molto da imparare riguardo ai loro altri doveri, la cura del giardino, il dominio sugli animali inferiori, e, soprattutto, la loro relazione col Creatore, che li visitava “sul far della sera”. Questo risulta dal fatto che se Adamo ed Eva si fossero uniti in Eden, Eva certamente sarebbe rimasta incinta prima di cadere nel peccato e Caino non sarebbe stato concepito nel peccato, mentre ci è assicurato che a causa della trasgressione di Adamo tutti gli uomini sono peccatori. — Gen. 3:8, VR; Rom. 5:12.

Avendo ceduto all’egoismo i nostri progenitori hanno trasmesso ai loro discendenti “l’inclinazione del cuore dell’uomo” che “è male dalla sua gioventù”. Il perfetto controllo di sé non fu più possibile, e particolarmente riguardo all’istinto sessuale. Ad aggravare molto il problema subentra ai nostri giorni il risalto dato al piacere sessuale da uomini e donne egoisti, ad esempio nell’annunciare prodotti o offrire divertimenti. — Gen. 8:21.

Il meccanismo del corpo è tale da produrre tensione in relazione all’impulso sessuale. Uno dei modi normali in cui il corpo del maschio trova sollievo da ciò è con l’emissione notturna di sperma. A questo si fa riferimento in Deuteronomio 23:10, 11, dove si dimostra che a causa di ciò un uomo veniva considerato cerimonialmente impuro per tutto il giorno. Senza dubbio questo modo di considerare le cose aveva un salutare effetto sull’Ebreo, poiché tale emissione provocava un inconveniente, mentre altrimenti, essendo di solito associata ad un sogno erotico, potrebbe esser stata considerata un piacere.

Naturalmente il proposito di Dio nel creare l’uomo così non era quello di farlo sognare ma che si moltiplicasse mediante il rapporto sessuale. Poiché Dio ha dato all’uomo tale capacità, Egli ha anche diritto di circoscriverne l’uso ed anche la sapienza di indicare ciò che è meglio. Secondo la sua Parola si può avere tale rapporto sessuale solo con una persona del sesso opposto, col proprio coniuge. Ogni rapporto sessuale fra persone non sposate è condannato come fornicazione, e il rapporto sessuale di una persona sposata con persona diversa dal proprio coniuge è condannato come adulterio. Per i cristiani dedicati la pena per entrambi è la disassociazione dalla congregazione, o almeno un periodo di prova quando vi sia sincero pentimento.

Ma che dire dei celibi che non possono trovare piacevole sollievo da questa tensione nell’onorato letto coniugale? (Ebr. 13:4) Tra i molti che si trovano in questa condizione vi sono quelli troppo giovani per sposarsi o che non sono finanziariamente in grado di farlo, che sono abbandonati o non scritturalmente divorziati, le vedove e i vedovi, coloro che hanno il proprio coniuge lontano sul mare, in ospedali o in cliniche per malattie mentali. Come si può risolvere il loro problema? Con la masturbazione? Stuzzicando i propri organi sessuali o lasciando che la mente si soffermi sui piaceri sessuali in modo da trovar sollievo in ciò che è anche detto “orgasmo”? Non per i cristiani!

È vero che medici e psicologi moderni sono effettivamente d’accordo che la masturbazione se è praticata con moderazione è ben poco o affatto nociva fisicamente. Ma come cristiani dobbiamo preoccuparci più dell’aspetto morale e spirituale che di quello fisico. La masturbazione, se non è riconosciuta come qualcosa d’impuro da combattere, può facilmente condurre a fornicazione, adulterio, sodomia e lesbismo, per non parlare del privare il proprio coniuge di ciò che gli spetta. — Giac. 1:14, 15.

Non dovremmo quindi meravigliarci che la Parola di Dio condanni la masturbazione e che i princìpi scritturali la escludano, anche se non è specificamente menzionata nella Bibbia. Notate i diversi riferimenti: Certamente è inclusa nell’“impurità” menzionata in 2 Corinzi 12:21 e in Galati 5:19; nell’“impurità, appetito sessuale”, menzionate in Colossesi 3:5; nei “desideri della giovinezza”, dai quali Paolo consigliava Timoteo di astenersi, come pure nel “bramoso appetito sessuale come anche fanno le nazioni che non conoscono Dio”. (2 Tim. 2:22; 1 Tess. 4:5) La masturbazione è inoltre inclusa negli accenni di Pietro a “condotta dissoluta, concupiscenze”, “la corruzione che è nel mondo per via della concupiscenza”, e “i desideri della carne”. (1 Piet. 4:3; 2 Piet. 1:4; 2:18) Il discepolo Giacomo ci mette in guardia contro la masturbazione parlando di “piacere sensuale”, come fa pure l’apostolo Giovanni parlando di “desiderio della carne”, che è parte di questo vecchio mondo malvagio, così prossimo alla sua fine a causa della sua malvagità. Le parole di Paolo, “essendo andati oltre ogni senso morale, essi si abbandonarono a condotta dissoluta per commettere impurità d’ogni sorta con avidità”, includono certo la masturbazione, che è avida nella sua impurità. — Giac. 4:1; 1 Giov. 2:16; Efes. 4:19.

Notate inoltre le parole di Gesù in Matteo 5:27, 28: “Avete udito che fu detto: ‘Non commettere adulterio’. Ma io vi dico che chi continua a guardare una donna in modo da avere una passione per lei ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore”. Poiché la masturbazione è quasi invariabilmente associata con pensieri del genere, le parole di Gesù la condannano molto decisamente. E notate qui l’alto livello di moralità indicato dal Figlio di Dio. Com’è stolto dunque, aspettarsi che uomini che subiscono l’influenza del “dio di questo sistema di cose”, Satana il Diavolo, ci diano istruzioni in fatto di moralità! — 2 Cor. 4:4.

Quindi, anche se una persona non può esser disassociata dalla congregazione cristiana per la pratica della masturbazione, poiché la sua natura segreta la rende una cosa di cui si deve render conto solo a Geova, il cristiano dovrà tuttavia sforzarsi di eliminare tale pratica. L’azione per vincerla deve cominciare nella mente. Bisogna essere decisi nel combatterla. Dobbiamo risolvere nella nostra mente che tale pratica dispiace a Geova perché è impura agli occhi suoi, e benché possa essere fonte di piacere fisico decisamente interferisce con la pura adorazione che dobbiamo a Geova. Ricordate che non dobbiamo soltanto amare la giustizia, ma anche odiare la malvagità, e malvagità comprende qualsiasi cosa impura. Ci aiuterà a toglierci quest’abitudine il fatto di considerarla un segno di debolezza, di infantilismo e immaturità, e una cattiva abitudine. — Eso. 20:5; Lev. 19:2; Sal. 45:7.

Per vincere questo vizio dobbiamo fare uno sforzo inteso a tener la nostra “mente rivolta alle cose di sopra”, alle cose che edificano e rafforzano spiritualmente. Nei momenti di prova rivolgetevi a Geova in preghiera. Esaurite l’eccessiva energia mediante salutare esercizio fisico e studio. Pensate alle nuove verità imparate, ai vostri piani per l’attività di ministri, al prossimo discorso o dimostrazione da preparare. Dobbiamo meditare sulla bontà di Geova e sulle benedizioni che ha in serbo per noi nel nuovo mondo. (Si veda “Coltivate i giusti desideri”, ne La Torre di Guardia del 15 dicembre 1957, pagine 756-763). Imparate a memoria e cercate di mettere in pratica il consiglio di Paolo in Filippesi 4:8: “Infine, fratelli, tutte le cose vere, tutte le cose di seria importanza, tutte le cose giuste, tutte le cose caste, tutte le cose amabili, tutte le cose delle quali si parla bene, se vi è qualche virtù e qualche cosa lodevole, continuate a considerare queste cose”.

Possiamo renderci più facile il compito di vincere questa abitudine badando alle circostanze che potrebbero indurci a cadere ed evitandole appena possibile. Ad ogni modo evitate commedie e pellicole sensuali. Scegliete i programmi radio o televisivi. Non leggete mai letteratura pornografica. Evitate di “accarezzare” e specialmente di “stuzzicare” in qualche modo la piaga! In quanto al ballare, dipende dal tipo di danza, dall’individuo con cui ballate e da voi stessi. Potrebbe essere un modo salutare di riposarsi come anche potrebbe essere la peggior cosa per voi.

Come indica l’apostolo Paolo, gli atleti esercitano controllo su di sé per vincere una corona temporanea, corruttibile. Non possiamo dunque controllare noi stessi per vincere la corona della vita eterna? Avendo controllo di sé nel mangiare, nel bere, nel parlare, nel leggere e in ogni altra attività della vita, più facilmente potremo controllarci anche per ciò che riguarda l’impulso sessuale. D’altra parte, più riuscite a controllare i vostri impulsi sessuali, più vi sarà facile controllarvi in altre cose. A questo punto si potrebbe osservare che vi è ragione di credere che l’amore per le comodità, l’indulgere in cibi ricchi e in bevande alcooliche tendano ad accrescere l’impulso sessuale. Sotto il titolo “Anafrodisiaci” l’Encyclopædia Britannica (edizione del 1946) dice: “È importante evitare una dieta ricca di carne e spezie, e soprattutto bevande inebrianti”. — 1 Cor. 9:24-27.

Può darsi che evitando la masturbazione si presenti un inconveniente estremamente grave. In tal caso, quelli che sono liberi di farlo, dovrebbero ascoltare il consiglio di Paolo: “Se non si padroneggiano, si sposino, perché è meglio sposarsi che essere infiammati dalla passione”. Le ulteriori parole di Paolo sono molto appropriate anch’esse: “Ma se qualcuno pensa di agire sconvenientemente verso la sua verginità, se ha passato il fiore della giovinezza, e questo è il modo in cui deve aver luogo, faccia come vuole; egli non pecca. Si sposino”. — 1 Cor. 7:9, 36.

È vero che per quelli che non possono risolvere il problema in tal modo serbare la posizione scritturale presenta difficoltà. Ma, ricordino che mantenere la propria integrità non è facile. I nostri fratelli oltre la Cortina di Ferro hanno un genere di prova; mentre su coloro che si trovano in condizioni più favorevoli viene esercitato un altro tipo di pressione. Se il progresso sembra lento, ricordino tutti che il valore sta nel proseguire la lotta. Perciò finché combatterete la buona lotta contro la masturbazione non sarà probabile che siate disassociati per aver commesso adulterio o fornicazione. E per vostro conforto, notate quanto segue, citato da La Torre di Guardia del 1º agosto 1954, pagine 466, 467:

“Sorge a volte un altro problema quando troviamo che inciampiamo e cadiamo molte volte in qualche cattiva abitudine che ha inciso il nostro precedente modello di vita più profondamente di quanto credevamo. Allora siamo inclini a sentirci molto scoraggiati, alquanto indegni di tutelare ancora i preziosi interessi del Regno e incapaci di pronunciare il puro messaggio della verità. Che cosa dovete fare se vi trovate in tale infelice condizione? Non disperate. Non concludete di aver commesso il peccato imperdonabile. È proprio così che Satana vi vorrebbe far ragionare. Il fatto stesso che dentro di voi vi sentite addolorati e afflitti dimostra che non avete passato il limite. Non vi stancate mai di rivolgervi con umiltà e zelo a Dio, cercando il suo perdono, la sua purificazione e il suo aiuto. Rivolgetevi a lui come un figlio si rivolge al padre suo quando è in difficoltà, non importa quanto spesso lo imploriate per la stessa debolezza, e Geova vi darà misericordiosamente l’aiuto a motivo della sua immeritata benignità e, se siete sinceri, vi farà ottenere una coscienza pura”.

Gli uomini ritenuti sapienti dal mondo, che non hanno fede in Dio né nella Bibbia, possono essere riluttanti a condannare la masturbazione ed insistere che la pratica non è nociva. Tuttavia, i cristiani dedicati accetteranno di buon grado il punto di vista scritturale e si sforzeranno di essere santi, come Geova Dio è santo.

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