BIBLIOTECA ONLINE Watchtower
BIBLIOTECA ONLINE
Watchtower
Italiano
  • BIBBIA
  • PUBBLICAZIONI
  • ADUNANZE
  • w54 15/6 pp. 360-363
  • Il corpo carnale di Gesù

Nessun video disponibile.

Siamo spiacenti, c’è stato un errore nel caricamento del video.

  • Il corpo carnale di Gesù
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1954
  • Sottotitoli
  • Vedi anche
  • IL MIRACOLO DELL’UMANITÀ DI GESÙ
  • DISSOLTO IL CORPO CARNALE DI GESÙ
  • GESÙ RISUSCITATO CON UN ORGANISMO SPIRITUALE
  • SUE APPARIZIONI DOPO LA RISURREZIONE
  • Dio risusciterà il corpo che viene sepolto?
    Svegliatevi! 1977
  • Come riconoscere i risuscitati
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1963
  • Corpo
    Ausiliario per capire la Bibbia
  • Il ritorno di Cristo è visibile?
    Potete vivere per sempre su una terra paradisiaca
Altro
La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1954
w54 15/6 pp. 360-363

Il corpo carnale di Gesù

QUANDO Gesù fu sulla terra fu egli realmente una completa creatura umana? Fu egli interamente un uomo? o fu una incarnazione, parte uomo e parte spirito, una divinità rivestita di un corpo carnale e che apparisse umana, tuttavia parzialmente spirituale, divina?

Le Scritture abbondano di evidenza che Gesù fu il sommo sacerdote di Dio e subì tentazioni alle quali sono soggetti gli umani. (Matt. 4:1-11; Ebr. 2:17, 18) Non sembra forse assurdo supporre che Cristo Gesù praticasse la frode o apparisse quello che in realtà non era? Non sarebbe stata una frode per il Figlio di Dio nella carne affermare di affrontare tutte le tentazioni e di subire tutte le difficoltà per dimostrare d’essere un degno sommo sacerdote per il genere umano e tuttavia non essere effettivamente un uomo, ma essere al di sopra delle possibilità della tentazione e del peccato umano?

Gesù fu sulla terra per dimostrare la sua indefettibile integrità, per essere la perfetta risposta alla sfida di Satana che Geova Dio non avrebbe potuto porre sulla terra degli uomini che gli rimarrebbero fedeli sotto gli attacchi del Diavolo. Se non fosse stato un uomo non avrebbe egli mancato di rispondere alla sfida di Satana? Gesù, l’unigenito Figlio di Dio, la Parola, è divenuto carne. L’apostolo Giovanni dice: “Così la Parola è divenuta carne”. (Giov. 1:14, NW) Sì, egli non fu affatto l’incarnazione o materializzazione di una persona spirituale in un corpo carnale facente mostra d’essere un uomo durante i suoi 33 anni e mezzo di soggiorno sulla terra nella carne. Egli fu un perfetto uomo, possedendo un perfetto corpo umano di carne e sangue, un organismo umano perfetto.

IL MIRACOLO DELL’UMANITÀ DI GESÙ

Come è avvenuto, dunque, che questa Persona avente un passato nei cieli di imprecisati milioni di anni, divenne un umano e fu abbassato a questa posizione per adempiere i propositi di Dio? Geova Dio, con la sua onnipotenza, poté prendere la personalità del suo unigenito Figlio, l’impronta della sua vita, con le sue qualità di integrità provate da milioni di anni di fedele servizio, con la sua completa e sincera devozione a Geova Dio, e porre questa personalità nel potere riproduttivo del delicato involucro di energia vivente ch’egli mise nel seno della vergine Maria. Così il bambino Gesù fu generato con tutte le sue meravigliose qualità d’integrità come un bambino eredita le sue qualità dal proprio padre. Inoltre, secondo le leggi di Dio governanti l’ereditarietà Gesù ricevette da sua madre Maria certe caratteristiche fisiche e certe qualità di lealtà e amorevolezza. Ma avendo come sua sorgente di vita un Padre perfetto, non ereditò l’imperfezione dalla sua imperfetta madre Maria. Egli non fu un’altra personalità o una persona diversa, ma fu l’unigenito Figlio di Dio e poté identificarsi successivamente come tale. Seguendo il processo della crescita naturale Gesù si fece maturo: “E il fanciullo continuò a crescere e a farsi forte, essendo pieno di saggezza, e il favore di Dio era su di lui”. — Luca 2:40, NW.

Il fatto che Gesù non fu una incarnazione o una materializzazione è mostrato dalle circostanze in cui il suo corpo si stancò e si ristorò col riposo e col cibo. (Marco 4:38; 6:30-33; Luca 8:23; Giov. 4:6) Questo vuol dire ch’egli capiva ciò che significava essere stanco, che aveva semplicemente un corpo umano con le sue capacità e limitazioni che gli erano state assegnate da Dio, pur essendo perfetto e atto a vivere per sempre come i corpi di Adamo ed Eva avrebbero potuto esistere perpetuamente se fossero rimasti fedeli.

Quando Gesù fu battezzato all’età di trent’anni era un uomo perfetto, l’esatto equivalente di Adamo, il quale fu perfetto in Eden. Geova accettò la dedicazione di Gesù e gli impose l’obbligo secondo cui Gesù doveva sacrificare la sua perfetta vita umana quale riscatto per i peccati di tutto il genere umano. Ora Iddio non avrebbe accettato un olocausto che avesse qualche macchia o difetto, ma solo ciò che è perfetto. (Eso. 12:5; Deut. 15:21; 1 Piet. 1:19; Matt. 3:17) Possiamo dunque vedere che il trentenne Gesù, benché si cibasse di quello che mangiavano le persone del suo tempo, non deteriorò con ciò il suo corpo, ma rimase perfetto.

Al tempo in cui fu battezzato da Giovanni nel Giordano i cieli gli furono aperti; ciò significa ch’egli ricevette un intendimento delle cose che sono nei cieli. In questo tempo, dunque, e durante i suoi quaranta giorni di tentazione e periodo di esercitazione nel deserto, gli fu richiamato alla memoria il fatto che aveva avuto una esistenza preumana presso il Padre. Ora, con questa personalità era tutto il ricordo della sua vita passata, e la sua personalità risultò immensamente arricchita e rinforzata dalle cose che gli vennero rammentate.

DISSOLTO IL CORPO CARNALE DI GESÙ

Che cosa accadde al perfetto corpo carnale di Gesù dopo la sua morte? Fu esso preservato affinché col tempo gli uomini lo contemplassero in adorazione? o ha Gesù ancora il suo corpo carnale nel cielo, “spiritualizzato” in modo che possa essere veduto e adorato? Niente di tutto questo. Le Scritture rispondono: Geova Dio dispose di esso, dissolvendone gli elementi o atomi che lo costituivano.

Gesù fu l’antitipo prefigurato da Mosè, il grande mediatore e capo della congregazione d’Israele. Dio stesso dispose del corpo di Mosè mediante sepoltura, e “nessuno fino a questo giorno ha mai saputo dove fosse la sua tomba”. (Deut. 34:5, 6) Più tardi, uno degli scrittori cristiani dice che Michele ebbe una contesa col Diavolo circa il corpo di Mosè. (Giuda 9) Il Diavolo desiderava ottenere il corpo di Mosè il grande condottiero e di servirsene come oggetto di adorazione per allontanare gl’Israeliti dal loro vero, invisibile Comandante e Condottiero, Geova Dio. Con desiderio ancora più forte il Diavolo voleva ottenere il corpo carnale di Gesù dopo la sua morte per indurre alcuni ad adorarlo e usarlo per falsi e indecenti scopi religiosi, vituperando in tal modo Geova Dio. Ma Geova frustrò il proposito del Diavolo in entrambi i casi disponendo egli stesso dei corpi di questi due uomini fedeli.

Il corpo di Mosè ritornò alla polvere per processo di decomposizione, come fanno tutti i corpi umani, ma non quello di Gesù, poiché è scritto: “Tu non abbandonerai l’anima mia nel soggiorno dei morti, né permetterai che il tuo santo vegga la corruzione”. (Sal. 16:10, NW; 15:10, Ti; Atti 2:31) Perciò Iddio fece sparire il corpo di Gesù, ma non lo fece decomporre, il che significa che fu dissolto, disintegrato negli elementi di cui sono fatti tutti i corpi umani. — Giov. 20:1-13.

GESÙ RISUSCITATO CON UN ORGANISMO SPIRITUALE

Al Gesù risuscitato fu dato un corpo spirituale: “Essendo egli messo a morte nella carne, ma reso vivente nello spirito”. (1 Piet. 3:18, NW) “Colui che nessuno degli uomini ha veduto o può vedere”. (1 Tim. 6:16, NW) Paolo colse appena un bagliore della gloria del corpo spirituale di Gesù e ne fu accecato. (1 Cor. 15:8; Atti 9:17, 18) Alla risurrezione dei suoi fedeli seguaci nei quali Dio ha coltivato speranze celesti essi non riceveranno corpi carnali, ma gloriosi corpi spirituali. Noi tutti sappiamo com’è il corpo carnale. Ma Giovanni dice: “Diletti, ora noi siamo figli di Dio, ma finora non è stato reso manifesto ciò che saremo. Sappiamo che quando si renderà manifesto noi saremo simili a lui, perché lo vedremo come egli è.“— 1 Giov. 3:2, NW.

Quando Gesù fu sulla terra fu detto che era “inferiore agli angeli”. L’uomo è inferiore agli angeli. Certamente una persona carnale è inferiore a quella spirituale. Dio spesso confronta la carne con lo spirito. (Sal. 8:4, 5; Ebr. 2:9; Isa. 31:3) Potreste voi credere che Gesù Cristo, il maestoso Re del nuovo mondo, reso superiore a tutte le altre creazioni, rimanesse in un corpo di carne? Sarebbe così inferiore ad uno spirito e troppo limitato per compiere le cose meravigliose richieste da tale Re, fra cui la distruzione della potente persona spirituale di Satana il Diavolo.

Un corpo umano richiede elementi terreni per la continuazione della sua esistenza. Esso è fatto per la terra e deve sussistere mediante le cose prodotte dalla terra. (1 Cor. 15:40, 47; Isa. 45:12, 18) Iddio non viola le leggi ch’egli ha stabilite per governare le cose naturali. Pertanto non trarrebbe un corpo umano fuori dalla sua convenevole dimora per trasferirlo nel cielo, regno delle persone spirituali.

SUE APPARIZIONI DOPO LA RISURREZIONE

Che cosa si può dire dei corpi nei quali Gesù apparve dopo la sua risurrezione? In una data occasione si manifestò con un corpo avente ferite sulle quali Tommaso poté mettere le mani per provare che Gesù era la stessa persona, risuscitata, che Tommaso riconobbe come il Maestro. Ma se Gesù avesse portato il suo corpo umano in cielo per conservare queste ferite eternamente, ciò sarebbe stato contrario alle leggi di Dio che governano i corpi carnali e la loro facoltà di risanarsi. Inoltre, se Gesù dopo aver sacrificato il suo corpo umano per la vita del mondo se lo fosse ripreso, mantenendolo per se stesso, non avrebbe potuto offrire tale merito a Dio a favore di altri. Il riscatto sarebbe stato ritirato, lasciando il genere umano ancora nei suoi peccati.

Di conseguenza questi corpi nei quali Gesù apparve dopo la sua risurrezione erano corpi materializzati. Casi analoghi ebbero luogo in tempi antichi, come ad esempio quando tre uomini visitarono e mangiarono con Abrahamo, e quando altri apparvero a Lot, poiché in ciascun caso si trattava di angeli che si materializzarono in forma umana. I corpi materializzati di Gesù costituirono dei segni, delle manifestazioni davanti a testimoni oculari attestanti ch’egli era stato risuscitato secondo la promessa di Geova Dio. — Gen. 18:1-22; 19:1-16; Giov. 20:29-31.

Le prove che si trattava di corpi materializzati per l’occasione sono numerose. Quando Maria scorse la prima volta Gesù dopo la sua risurrezione, non lo riconobbe, supponendo ch’egli fosse il giardiniere. Sulla strada di Emmaus, egli fu riconosciuto dai suoi modi e atti, non dai lineamenti del suo volto. (Giov. 20:14-16; Luca 24:13-32; Marco 16:12) Quando materializzò un corpo con i segni delle ferite per convincere il dubbioso Tommaso, Gesù apparve in una camera le cui porte erano chiuse. (Giov. 20:26-28) Questo prova ch’egli poteva materializzare e smaterializzare un corpo istantaneamente. Gli scienziati pretendono di poter produrre la sostanza materiale per mezzo dell’energia pura. Come dovette esser facile quindi che la potenza del risorto Gesù materializzasse un corpo!

Ed ora riguardo alla scrittura che dice: “Mentre parlavano di queste cose egli stesso comparve in mezzo a loro e disse loro: ’Abbiate pace.’ Ma essi furono terrorizzati, e poiché divennero spaventati s’immaginavano di vedere uno spirito. Perciò egli disse loro: ’Perché siete turbati, e perché dei dubbi sorgono nei vostri cuori? Guardate le mie mani e i miei piedi, che sono proprio io; toccatemi e vedete, perché uno spirito non ha carne ed ossa come vedete che ho io.’” (Luca 24:36-39, NW) Sicuramente, sosterrà qualcuno, ciò mostra ch’egli non era uno spirito ma un corpo carnale “spiritualizzato”. Ma, questi uomini pensavano di avere una visione, o una manifestazione come quella che offrì l’angelo a Daniele che lo fece cadere a terra dallo spavento. — Dan. 10:4-9.

Poiché carne e sangue non possono ereditare il regno di Dio, Gesù non poteva andare in cielo con un corpo carnale. “Ah,” diranno alcuni, “in questa occasione Gesù non disse d’essere carne e sangue, ma carne e ossa”. Sarebbe forse stato ragionevole che Gesù dicesse: ‘Guardate, io sono carne e sangue,’ quando non usciva sangue dal suo corpo? Ma era senz’altro evidente al senso della vista e del tatto ch’egli era carne ed ossa.

Di conseguenza, coloro che ricusano di riconoscere i segni dell’invisibile presenza di Gesù per il fatto che attendono la sua venuta in un corpo di carne sono in errore. Così dicasi pure per coloro che oggi cercano di adorarlo come il bambino Gesù, nonostante l’evidenza ch’egli crebbe fino alla maturità umana, morì e fu risuscitato quale potente persona spirituale. Non è il bambino Gesù che Dio comandò a tutti di adorare, e neppure il suo corpo carnale, ma Cristo Gesù il glorificato Re celeste del nuovo mondo.

Ed accostatisi a lui i Farisei e i Sadducei, per metterlo alla prova, gli chiesero di mostrar loro un segno dal cielo. Ma egli, rispondendo, disse loro: Quando si fa sera, voi dite: Bel tempo, perché il cielo rosseggia! e la mattina dite: Oggi tempesta, perché il cielo rosseggia cupo! L’aspetto del cielo lo sapete dunque discernere, e i segni de’ tempi non arrivate a discernerli? Questa generazione malvagia e adultera chiede un segno, e segno non le sarà dato se non quello di Giona. E, lasciatili, se ne andò. — Matteo 16:1-4.

    Pubblicazioni in italiano (1950-2025)
    Disconnetti
    Accedi
    • Italiano
    • Condividi
    • Impostazioni
    • Copyright © 2025 Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania
    • Condizioni d’uso
    • Informativa sulla privacy
    • Impostazioni privacy
    • JW.ORG
    • Accedi
    Condividi