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  • I figli, un’eredità da Geova

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  • I figli, un’eredità da Geova
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1979
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  • NECESSITÀ DI COMUNICARE
  • ‘DISCIPLINA E NORMA MENTALE’
  • Ammaestrate i vostri figli?
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1974
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    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 2007
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    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 2013
Altro
La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1979
w79 1/10 pp. 3-4

I figli, un’eredità da Geova

“NON farti più vedere! Vattene e non tornare mai più!” Dopo aver gridato queste parole, un padre butta fuori di casa il figlio sedicenne.

Questo adolescente appartiene a una categoria di ragazzi di cui si è molto parlato in anni recenti. “Sono rifiutati dalle loro famiglie, costretti ad andarsene, spesso senza soldi e con i soli abiti che hanno indosso”, rileva la rivista Parade. L’articolo aggiunge: “Alcuni genitori che scacciano i propri figli non vogliono più rivederli e nemmeno sentir parlare di loro”.

È ovvio che oggi molti adulti hanno un concetto negativo dei ragazzi. Questo modo di pensare ha influenzato anche voi? Sia che rispondiate affermativamente o no, troverete utile esaminare l’atteggiamento che la Bibbia incoraggia i genitori ad avere nei confronti dei figli.

Sotto ispirazione di Dio, il salmista scrisse riguardo ai figli nati da un matrimonio onorevole: “Ecco, i figli sono un’eredità da Geova; il frutto del ventre è una ricompensa”. (Sal. 127:3) Secondo il lessico ebraico di Wilhelm Gesenius, la parola “eredità” in questo caso significa “un possedimento concesso da Geova, dono di Geova”. Quando qualcuno riceve un dono prezioso, normalmente ne fa tesoro. Se il dono richiede manutenzione, ne ha cura nel modo migliore.

Considerate i vostri figli come se fossero un’eredità che il Creatore, Geova, vi ha concesso? Le Scritture affermano: “I figli non devono metter da parte per i loro genitori, ma i genitori per i loro figli”. (2 Cor. 12:14) “Certo se alcuno non provvede per quelli che son suoi, e specialmente per quelli che sono membri della sua casa, ha rinnegato la fede ed è peggiore di uno senza fede”. (1 Tim. 5:8) Dio desidera che i genitori ‘mettano da parte’ per i loro figli il necessario in senso sia materiale che spirituale. Come possono riuscirvi?

Dal momento che genitori e figli hanno ciascuno la propria personalità, è impossibile stabilire regole minuziose sull’educazione che vadano bene per ogni figlio e per ogni famiglia. Comunque, esaminiamo alcune norme basilari che si sono sempre dimostrate utili.

NECESSITÀ DI COMUNICARE

Un consulente di un istituto per ragazzi scacciati di casa spiega come il personale cerca di aiutarli: “Ascoltiamo il giovane. Cerchiamo di partecipare al suo problema per capire come si sente”. Questo significa comunicare e comincia con l’ascoltare. Anche la vostra famiglia può trarre beneficio dal far questo.

Comunicate liberamente e regolarmente con i vostri figli? Non ci riferiamo a discorsi vuoti o a una conversazione “forzata” sulle condizioni del tempo o su qualche altro argomento superficiale. Per comunicare in maniera davvero efficace è necessario parlare ‘da cuore a cuore’. La conversazione deve scaturire dall’amore e dall’affetto sincero fra genitore e figlio. Siccome ‘dall’abbondanza del cuore la bocca parla’, se prestate attenzione a quanto dice vostro figlio potrete mantenervi in sintonia con le sue necessità emotive e spirituali. — Luca 6:45.

Ci vogliono molta pazienza e serio impegno per favorire buone comunicazioni coi figli. Per riuscirvi, i genitori devono seguire il consiglio scritturale di non fare “nulla per contenzione o egotismo”. Devono ‘guardare non solo all’interesse personale delle proprie cose, ma anche all’interesse personale di quelle degli altri’, specialmente dei loro figli. (Filip. 2:3, 4) A causa del peccato ereditato, tutti gli uomini tendono a interessarsi più di sé che degli altri. I genitori devono combattere questa tendenza e coltivare l’interesse per le cose che piacciono ai figli.

‘DISCIPLINA E NORMA MENTALE’

Un’importante prova di amore verso i figli è descritta in Proverbi 13:24: “Chi trattiene la sua verga odia suo figlio, ma chi lo ama è colui che lo cerca in effetti con la disciplina”. Una simile norma scritturale afferma: “La verga e la riprensione sono ciò che dà sapienza; ma il ragazzo lasciato senza freno farà vergogna a sua madre”. — Prov. 29:15.

La disciplina qui menzionata non significa semplicemente punizione corporale, sebbene a volte sia necessaria anche quella. I ragazzi devono sapere non solo quello che devono fare e quello che devono evitare, ma anche perché certe cose sono giuste o sbagliate. In altre parole, l’efficace disciplina dei figli richiede consigli correttivi che i ragazzi riconoscano giusti.

A questo si può provvedere prestando ascolto a un altro comando scritturale: “Voi, padri, non irritate i vostri figli, ma continuate ad allevarli nella disciplina e nella norma mentale di Geova”. (Efes. 6:4, Traduzione del Nuovo Mondo, ediz. inglese 1971) I figli devono imparare il modo di pensare del Creatore dell’uomo, le cose che a Dio piacciono o dispiacciono. Per provvedere tale norma mentale, i genitori stessi devono conoscere bene la Bibbia.

Istruttiva a questo proposito è la seguente dichiarazione che Mosè rivolse ai genitori dell’antico Israele: “Queste parole che oggi ti comando devono essere nel tuo cuore; e le devi inculcare a tuo figlio e parlarne quando siedi nella tua casa e quando cammini per la strada e quando giaci e quando ti levi. E le devi legare come un segno sulla tua mano, e devono servire da frontale fra i tuoi occhi; e le devi scrivere sugli stipiti della tua casa e sulle tue porte”. (Deut. 6:6-9) Riguardo a questi versetti, il commentario biblico di Keil e Delitzsch afferma:

“Per avere la giusta specie di amore verso Dio, i comandamenti di Dio devono raggiungere il cuore ed essere costantemente oggetto di pensiero e di conversazione. ‘Nel tuo cuore’: cioè i comandamenti di Dio dovevano essere qualcosa che riguardava il cuore, non semplicemente la memoria . . . [Confronta Deuteronomio 11:18]. Si doveva fare in modo che i figli li rispettassero, parlarne in casa e per strada, quando si andava a letto la sera e quando ci si alzava al mattino, cioè ovunque e in qualsiasi tempo; dovevano essere legati come un segno sulla mano, e portati come una fascia (frontale) fra gli occhi. . . . è un linguaggio figurato, e sta a indicare una costante osservanza dei comandi divini”.

Per trattare i vostri figli come un’eredità da Geova è necessario comunicare regolarmente con loro, come pure insegnar loro tramite continua ripetizione (“inculcare”) il modo di pensare di Dio indicato nelle Sacre Scritture. Pensate di potervi avvalere di qualche aiuto nel provvedere tale ‘disciplina e norma mentale’ basate sulla Bibbia? In tal caso vi invitiamo a ponderare i principi scritturali e le esperienze di vita riportati nei seguenti articoli.

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