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Dio elegge saggiamente i governanti della terraLa Torre di Guardia 1972 | 1° marzo
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questi princìpi nella nostra vita. In tal caso abbiamo la prospettiva della protezione di Dio attraverso la “grande tribolazione” che segna la fine dell’imperfetta amministrazione istituita dall’uomo. Molti oggi fanno questo. (Riv. 7:9, 10, 14-17; Matt. 25:31, 32) Se siamo fra questi, possiamo essere resi i primi sudditi terreni di quel Regno. Possiamo attendere di vedere la risurrezione degli innumerevoli milioni di morti, mediante cui sarà data loro l’opportunità della vita sotto quel Regno. — Riv. 20:11-13.
Il Sovrano Universale, nell’eleggere i governanti della terra, ha dunque avuto a cuore gli interessi del genere umano. Egli non ha trascurato nessuno. Nella sua maniera di eleggere questi reali e sacerdotali amministratori egli ha posto con saggezza un solido fondamento per la fede, rivelando le sue qualità e i suoi attributi così che gli uomini possano amarlo e servirlo intelligentemente. Egli ha creato per la terra un’amministrazione incrollabile, incorruttibile. — Efes. 2:6, 7.
I ‘governi e le autorità nei luoghi celesti’ vedono la sapienza di Dio in questo adempimento del suo proposito. (Efes. 3:10) Questi eserciti angelici si pongono lietamente al comando del loro messianico Re. (Ebr. 1:6) Per certo possiamo all’unisono esclamare con loro: “La benedizione e la gloria e la sapienza e il rendimento di grazie e l’onore e la potenza e la forza siano al nostro Dio per i secoli dei secoli”. — Riv. 7:12.
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Domande dai lettoriLa Torre di Guardia 1972 | 1° marzo
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Domande dai lettori
● Che cosa s’intende con l’espressione ‘si comportava da profeta’, che compare in I Samuele 18:10 e 19:20-24? — U.S.A.
Geova Dio, per mezzo del suo spirito santo, incaricò i suoi profeti. Riferendosi a se stesso, il profeta Michea disse: “Io stesso son divenuto pieno di potenza, con lo spirito di Geova, e di diritto e possanza, per dichiarare a Giacobbe la sua rivolta e a Israele il suo peccato”. (Mich. 3:8) Comunque, questo non significa evidentemente che Michea e altri profeti parlassero di continuo sotto ispirazione. Piuttosto, certe volte lo spirito di Dio ‘venne su di loro’, rivelando i messaggi da annunciare. Questo ebbe sui profeti uno stimolante effetto, che li spinse a parlare. Come disse il profeta Geremia: “Mi stancai di contenerlo, e non lo potevo sopportare”. — Ger. 20:9.
Quando lo spirito di Dio venne su di loro per ‘empirli di potenza’ non solo i profeti fecero cose fuori del comune, ma anche la loro espressione e la loro maniera dovettero riflettere l’intensità del loro sentimento. Prendete il nostro proprio caso. Possiamo udire alcune notizie importantissime, forse gioiose, forse preoccupanti. Non è vero che spesso, prima di poter dire tale notizia a un altro, egli chiede: ‘Perché agisci in modo così diverso, o perché hai un aspetto così diverso?’
Può darsi, perciò, che l’espressione ‘si comportavano da profeti’ si riferisca al modo insolito in cui si esprimevano o si comportavano i profeti. La loro totale concentrazione e la zelante baldanza con cui nell’occasione adempivano il loro incarico facevano apparire il loro aspetto strano, perfino irrazionale, ad altri. Per esempio, il profeta che unse come re Ieu parve pazzo ai capi militari. Ma, avendo compreso che l’uomo era profeta, i capi accettarono il suo messaggio con piena serietà. — 2 Re 9:1-13.
In I Samuele 18:10 leggiamo che Saul ‘si comportava come un profeta’ mentre Davide suonava l’arpa. Non che Saul pronunciasse profezie, ma mostrava un turbamento fisico simile a quello di un profeta immediatamente prima di profetizzare o quando profetizzava. Mentre era in quell’insolito stato di turbamento, Saul lanciò due volte la lancia contro Davide. — 1 Sam. 18:11.
In seguito, al tempo in cui il re Saul mandò messaggeri per prendere Davide a Naiot, questi messaggeri ‘si comportavano da profeti’. In apparenza essi si comportarono in maniera
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