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  • L’olivo: letterale e spirituale
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1960
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1960
w60 1/3 p. 151

L’olivo: letterale e spirituale

DI TUTTI gli alberi menzionati nella Bibbia possiamo dire che l’olivo è quello di maggior interesse. Il primo riferimento ad esso fu fatto quando Noè riconobbe che la foglia portatagli da una delle sue colombe era una foglia d’olivo. — Gen. 2:9; 8:11.

● Le foglie dell’olivo sono disposte a coppie, sono di un colore grigio o verdastro e ricoperte di fitti peli bianchi. Al tempo della fioritura l’olivo ha milioni di fiori, benché meno dell’1 per cento porti infine frutto.

● L’olivo è un albero incomparabile poiché conserva le foglie ed è sempreverde. Spesso arriva a “età straordinarie”, e alcuni olivi vivono secoli e secoli. L’olivo ha “poteri quasi inesauribili di rigenerarsi, e dalle radici nascono nuovi tronchi quando i vecchi sono morti”. — Cyclopædia di McClintock & Strong.

● Di particolare interesse è l’incomparabile caratteristica dell’olivo circa l’innesto. I rami dell’olivo selvatico innestati su un olivo coltivato producono ottimi frutti. Con altri alberi succede proprio il contrario, infatti i rami selvatici innestati su alberi coltivati producono solo frutti selvatici. — Schaaf-Herzog Encyclopedia of Religious Knowledge.

● In Palestina l’olivo sempreverde era molto apprezzato per la sua ombra ed era fra gli alberi i cui rami venivano usati per fare capanne durante la festa delle capanne. Il suo frutto, l’oliva, veniva mangiato o compresso per estrarne l’olio. Quest’olio era un alimento fondamentale nei tempi biblici, infatti la vedova di Serepta viveva nutrendosi d’olio e di farina. (1 Re 17:8-16) L’olio veniva usato anche come medicamento, com’è indicato sia da Davide che da Gesù. (Sal. 23:5; Luca 10:34) Le lampade del luogo santo del tabernacolo e del tempio erano tenute accese con olio d’oliva. (Eso. 27:20) Era anche uno degli ingredienti dell’olio per l’unzione sacra. — Eso. 30:24.

● Davide, dopo aver parlato della fine dei malvagi, esulta: “Io sarò come un olivo lussureggiante nella casa di Dio; confido nell’amorevole benignità di Dio per tempo indefinito, per sempre”. Un salmista sconosciuto promette a “chiunque teme l’Eterno [Geova]” che “i tuoi figliuoli, [saranno] come piante d’ulivo intorno alla tua tavola”. Il profeta Osea usò un’illustrazione simile per predire la prosperità dell’Israele spirituale: “I suoi rami si stenderanno; la sua bellezza sarà come quella dell’ulivo”. E sia in Zaccaria 4:3, 11-14 che in Apocalisse 11:4 gli unti seguaci delle orme di Cristo che danno testimonianza in tutta la terra sono paragonati a due olivi. — Sal. 52:8; 128:1-3; Osea 14:6, VR.

● L’olio per l’unzione usato per ungere re e sommi sacerdoti d’Israele, formato da alcuni ingredienti di cui l’olio d’oliva era il fondamentale, rappresenta lo spirito santo o forza attiva di Dio con cui sono unti Gesù Cristo e i membri del suo corpo. Leggiamo anche ripetutamente l’espressione ‘olio di gioia o di letizia’. — Isa. 61:3; Ebr. 1:9; Atti 2:33; 10:38.

● Forse il caso più noto in cui l’olivo è usato come simbolo è quello di Paolo in Romani 11:17-24. Ha maggior importanza e significato considerando ciò che precede. Pertanto Geova Dio, la “radice della grassezza dell’olivo”, è certamente di ‘età straordinaria’ ed ha ‘inesauribili poteri di rigenerarsi’. Gesù Cristo, il tronco di quell’Albero, una volta morì, ma la Radice lo fece rivivere. E come per l’olivo selvatico letterale, in contrasto con altri alberi da frutto, l’innesto dei rami dell’olivo selvatico che raffigura i Gentili non si fa per migliorare l’albero, ma perché porti frutti accettevoli a Geova Dio, ciò che non potrebbe fare in modo diverso.

● Si potrebbero fare delle analogie anche fra l’utilità dell’olivo naturale e di quello spirituale. Come l’uno provvede la naturale ombra ristoratrice, così l’altro provvede ombra ristoratrice spirituale. (Isa. 32:2) Come l’uno rese possibile la luce naturale, così l’altro è luce spirituale. (Matt. 5:14) Come l’uno porta frutti naturali, l’altro porta frutti spirituali. (2 Piet. 1:8) E come l’uno rese possibile la guarigione fisica, così l’altro rende possibile la guarigione spirituale. — Giac. 5:14-16; Apoc. 22:2.

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