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ElifazAusiliario per capire la Bibbia
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pieno d’inganno. (Giob. cap. 15) Infine Elifaz tormenta Giobbe per la terza volta, accusandolo falsamente di ogni sorta di crimini: di estorsione, di negare pane e acqua ai bisognosi, e di opprimere vedove e orfani. — Giob. cap. 22.
Dopo la seconda tirata di Elifaz Giobbe risponde con ragione: “Siete tutti confortatori molesti! C’è una fine per le parole [piene] di vento?” (Giob. 16:2, 3) Alla fine Geova stesso si rivolge a Elifaz: “La mia ira si è accesa contro di te e contro i tuoi due compagni, poiché voi non avete pronunciato riguardo a me ciò che è verace come ha fatto il mio servitore Giobbe”. A Elifaz viene detto che devono offrire un olocausto e che Giobbe pregherà per loro. — Giob. 42:7-9.
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ElimaAusiliario per capire la Bibbia
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Elima
Vedi BAR-GESÙ.
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ElisaAusiliario per capire la Bibbia
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Elisa
(Elìsa).
Figlio di Iavan e uno dei capifamiglia da cui “la popolazione delle isole delle nazioni si sparse nei loro paesi”. (Gen. 10:4, 5; I Cron. 1:7) Un’altra sola volta il nome Elisa ricorre nella Bibbia, in un canto funebre pronunciato contro Tiro, e si riferisce a un paese o a una regione che commerciava con Tiro. Tiro è rappresentata come una nave simbolica, attrezzata da molte nazioni, fra cui le “isole di Elisa” che provvidero “filo turchino e lana tinta di porpora rossiccia” per coprire il ponte della nave (forse una specie di tendone che riparava dal sole e dalla pioggia). — Ezec. 27:1-7.
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ElisabettaAusiliario per capire la Bibbia
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Elisabetta
[gr. Elisàbet dall’ebr. ʼElishèvaʽ, Dio è un giuramento].
Moglie del sacerdote Zaccaria timorata di Dio e madre di Giovanni il Battezzatore. Elisabetta stessa era della famiglia sacerdotale del levita Aaronne. Sia lei che il marito erano avanti negli anni quando l’angelo Gabriele apparve a Zaccaria nel Santo del tempio e annunciò che, in risposta alle sue suppliche, Elisabetta avrebbe avuto un figlio che doveva essere chiamato Giovanni. Rimasta incinta, Elisabetta si tenne appartata per cinque mesi. Nel sesto mese della sua gravidanza venne a trovarla Maria sua parente. In quell’occasione il nascituro Giovanni saltò nel seno di sua madre, ed Elisabetta, piena di spirito santo, benedisse Maria e il frutto del suo seno, chiamandola “la madre del mio Signore”. — Luca 1:5-7, 11-13, 24, 39-43.
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EliseoAusiliario per capire la Bibbia
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Eliseo
(Elisèo) [Dio è salvezza].
Figlio di Safat; profeta di Geova nel X e IX secolo a.E.V. e successore del profeta Elia. Geova aveva ordinato a Elia di recarsi a Abel-Meola e là, trovato Eliseo che arava, Elia gettò su di lui la sua veste ufficiale, segno di un incarico. (I Re 19:16) Eliseo stava arando dietro dodici paia di buoi, “ed egli col dodicesimo”. W. M. Thomson (The Land and the Book, 1887, p. 144) riferisce che in Oriente diversi agricoltori lavorano abitualmente insieme coi loro piccoli aratri, e un solo seminatore può facilmente seminare tutto il terreno che arano in un giorno. Eliseo, essendo in coda, poteva fermarsi senza intralciare il lavoro degli altri. Il fatto che sacrificò una coppia di buoi e usò gli attrezzi come combustibile dimostra la prontezza e risolutezza di Eliseo, e l’apprezzamento che aveva per la chiamata di Geova. Nel preparare il pasto non perse tempo, si servì degli stessi attrezzi per cuocere i buoi e immediatamente seguì Elia. — I Re 19:19-21.
In II Re la descrizione dell’attività profetica di Eliseo non sembra affatto in ordine cronologico. Per esempio, nel capitolo 5, Gheazi è colpito dalla lebbra, cosa che doveva escluderlo dal consorzio umano. Eppure, nel capitolo 8, egli parla in modo amichevole con Ieoram re d’Israele. Inoltre nel capitolo 13 si parla della morte di Ioas re d’Israele, ma poi segue la descrizione del suo ultimo incontro con Eliseo. (II Re 13:12-21) A volte le opere e i miracoli di Eliseo sembrano raggruppati secondo la loro natura, per esempio: (1) quelli per il bene dei profeti e di privati cittadini (II Re 4:1–6:7), (2) quelli che avevano a che fare con la nazione e il re. — II Re 6:8–7:20.
SUCCESSORE DI ELIA
L’attività di Eliseo quale successore di Elia inizia verso il 918–917 a.E.V. o poco dopo, dal momento dell’ascensione di Elia verso i cieli in un carro di fuoco. (II Re 1:17; 2:1, 11, 12) Prima che Elia se ne vada, Eliseo gli chiede “due parti del [suo] spirito”, cioè una parte doppia, spettante al figlio primogenito. Questa posizione gli spetta a motivo della sua nomina ufficiale a successore di Elia avvenuta quando Elia aveva gettato su di lui la sua veste ufficiale. (II Re 2:9) Elia, consapevole che non stava a lui concederlo, dice a Eliseo che, se Dio gli concede di vederlo mentre viene allontanato da lui, il suo desiderio sarà appagato. Geova ne dà conferma permettendo a Eliseo di vedere Elia portato verso i cieli in un turbine. Mentre si allontana a Elia cade il ruvido mantello, la sua veste ufficiale. Eliseo lo raccoglie e lo indossa, identificandosi così come successore di Elia. Alla riva del Giordano Geova dimostra di essere con Eliseo dividendo miracolosamente le acque del fiume quando Eliseo le colpisce con la veste. — II Re 2:9-15.
Eliseo passa il Giordano e raggiunge i figli dei profeti a Gerico. A conferma del fatto che è il capo del gruppo dei profeti di Dio, Eliseo risana la riserva idrica della città di Gerico, che era cattiva e provocava aborti. Recatosi alla sorgente, getta nell’acqua del sale da una scodellina nuova, e “l’acqua resta sanata fino a questo giorno”. — II Re 2:19-22.
Da Gerico Eliseo sale a Betel, circa a 915 m sul livello del mare, dove era già stato a trovare un gruppo di figli dei profeti in compagnia di Elia. (II Re 2:3) Lungo la strada una banda di piccoli delinquenti mostra grave mancanza di rispetto per lui e per il suo incarico di profeta. “Sali, testa pelata! Sali, testa pelata!” lo canzonano. Può darsi che volessero incitarlo a salire fino a Betel o ad andarsene dalla terra come si supponeva che avesse fatto il suo predecessore. Onde insegnare a quei ragazzini e ai loro genitori a rispettare il profeta di Geova, egli si volta e invoca su di loro il male nel nome di Geova. Improvvisamente due orse escono dal bosco e ne sbranano quarantadue. — II Re 2:23, 24.
Ieoram re d’Israele, Giosafat re di Giuda e il re di Edom finiscono in un deserto senz’acqua durante una spedizione per sedare una rivolta di Mesa re di Moab (che eresse la cosiddetta Stele Moabita). Il re Giosafat manda a chiamare un profeta di Dio. Non per il bene di Ieoram, ma per rispetto verso Giosafat, che ha il favore di Geova, Eliseo manda a chiamare un suonatore di strumenti a corda, affinché sotto l’influenza della musica possa essere ispirato da Geova. (Confronta I Samuele 10:5, 6). Eliseo fa scavare dei fossi che l’indomani mattina sono pieni d’acqua. Quando di primo mattino il sole rifulge sull’acqua dei fossi questa sembra sangue ai moabiti. Pensando che Israele e i suoi alleati si siano uccisi combattendo fra loro, i moabiti
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