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NabonedoAusiliario per capire la Bibbia
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fondamentale” per coordinare la storia secolare con la storia biblica.
Interessante è ciò che la Cronaca dice a proposito della notte della caduta di Babilonia: ‘L’esercito di Ciro entrò a Babilonia senza combattere’. Questo probabilmente significa senza un conflitto vero e proprio, e concorda con la profezia di Geremia secondo la quale ‘gli uomini potenti di Babilonia avrebbero cessato di combattere’. — Ger. 51:30.
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NabotAusiliario per capire la Bibbia
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Nabot
(Nàbot) [forse, germoglio].
Izreelita proprietario di una vigna e vittima di un malvagio complotto della regina Izebel. La vigna di Nabot a Izreel si vedeva dal palazzo del re Acab. Nabot declinò l’offerta di Acab di acquistare la vigna o di cambiarla con un’altra vigna migliore, perché Geova aveva vietato in perpetuo la vendita di un’eredità della famiglia. (I Re 21:1-4; Lev. 25:23-28) Ma la moglie di Acab, la regina Izebel, fece in modo che due testimoni accusassero falsamente Nabot di aver bestemmiato Dio e il re. Perciò Nabot e i suoi figli furono messi a morte (II Re 9:26) e Acab poté impadronirsi della vigna. Per questo assassinio, Elia predisse che i cani non solo avrebbero divorato Izebel, ma avrebbero anche leccato il sangue di Acab nello stesso posto dove avevano leccato il sangue di Nabot. La loro discendenza sarebbe stata pure stroncata. (I Re 21:5-23) Questa dichiarazione di Dio si adempì. — I Re 22:34, 38; II Re 9:21, 24-26, 35, 36; 10:1-11.
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NabucodonosorAusiliario per capire la Bibbia
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Nabucodonosor
(Nabucodònosor o Nabucodonosòr) [dall’accadico Nabu-kudurri-usur; Nebo, difendi il confine].
Secondo sovrano dell’impero neobabilonese; figlio di Nabopolassar e padre di Evil-Merodac (AmelMarduk), che gli succedette al trono. Nabucodonosor regnò quarantatré anni (624-581 a.E.V.), periodo che include i “sette tempi” durante i quali mangiò vegetazione come un toro. (Dan. 4:31-33) Per distinguere questo monarca dall’omonimo sovrano babilonese di un periodo molto precedente (dinastia di Isin) gli storici l’hanno definito Nabucodonosor II.
Cenni storici su Nabucodonosor desunti da iscrizioni cuneiformi tuttora esistenti integrano la storia biblica. Risulta che nel diciannovesimo anno del suo regno Nabopolassar radunò il suo esercito, e lo stesso fece suo figlio Nabucodonosor, allora principe ereditario. I due eserciti erano indipendenti l’uno dall’altro e, dopo che Nabopolassar ebbe fatto ritorno a Babilonia in meno di un mese, Nabucodonosor riportò alcune vittorie in zona montuosa, tornando poi a Babilonia con molto bottino. Nel ventunesimo anno del regno di Nabopolassar, Nabucodonosor marciò con l’esercito babilonese su Carchemis, dove combatté contro gli egiziani. Guidò le sue truppe alla vittoria quindi invase “tutto il paese di Hatti” (Siria e Palestina). Tutto ciò ebbe luogo nel quarto anno del regno di Ioiachim re di Giuda (625 a.E.V.). — Ger. 46:2.
Le iscrizioni indicano inoltre che la notizia della morte del padre riportò Nabucodonosor a Babilonia e, il 1º elul (agosto-settembre), sali al trono. Durante l’anno della sua ascesa al trono tornò nel paese di Hatti e ricevette un tributo. Verso il 624 a.E.V., nel primo anno ufficiale di regno, Nabucodonosor alla testa del suo esercito penetrò nuovamente nel paese di Hatti e conquistò la città filistea di Ascalon. (Vedi ASCALON). Durante il secondo, terzo e quarto anno di regno compì altre campagne nel paese di Hatti, e può darsi che nel quarto anno abbia reso suo vassallo Ioiachim re di Giuda. (II Re 24:1) Pure nel quarto anno Nabucodonosor si spinse col suo esercito in Egitto e nel conflitto che segui entrambe le parti subirono pesanti perdite.
DOMINAZIONE DI GERUSALEMME
In seguito alla ribellione di Ioiachim re di Giuda contro Nabucodonosor i babilonesi cinsero d’assedio Gerusalemme. Sembra che Ioiachim sia morto durante tale assedio e suo figlio Ioiachin salì al trono di Giuda. Ma solo tre mesi e dieci giorni dopo, il regno del nuovo re ebbe fine con la resa di Ioiachin a Nabucodonosor (nel mese di adar [febbraio-marzo] durante il settimo anno di regno di Nabucodonosor [che terminò nel nisan 617 a.E.V.], secondo le Cronache Babilonesi). Nabucodonosor portò in esilio a Babilonia Ioiachin, altri componenti della famiglia reale, funzionari di corte, artefici e guerrieri; e costituì re di Giuda Mattania, zio di Ioiachin, che chiamò Sedechia. — II Re 24:11-17; II Cron. 36:5-10.
Dopo qualche tempo Sedechia si ribellò a Nabucodonosor, alleandosi con l’Egitto per avere protezione militare. (Ezec. 17:15; confronta Geremia 27:11-14). Questo provocò il ritorno dei babilonesi e, il 10 tebet (dicembre-gennaio) del nono anno del regno di Sedechia, Nabucodonosor assediò Gerusalemme. (II Re 24:20; 25:1; II Cron. 36:13) Tuttavia, la notizia che il faraone (probabilmente Ofra; confronta Geremia 44:30) avanzava con un esercito dall’Egitto indusse i babilonesi a levare temporaneamente l’assedio. (Ger. 37:5) Le truppe del faraone furono poi costrette a tornare in Egitto e i babilonesi cinsero nuovamente d’assedio Gerusalemme. (Ger. 37:7-10) Infine, nel 607 a.E.V., il 9 tammuz dell’undicesimo anno del regno di Sedechia (diciottesimo anno di regno di Nabucodonosor), fu aperta una breccia nelle mura di Gerusalemme. Sedechia e i suoi uomini fuggirono ma furono raggiunti nella desertica pianura di Gerico. Poiché Nabucodonosor si era ritirato a Ribla “nel paese di Amat, li fu portato Sedechia per comparire davanti a lui. Nabucodonosor fece trucidare tutti i figli di Sedechia, poi fece accecare e incatenare Sedechia e lo portò prigioniero, a Babilonia. Dei particolari successivi alla vittoria, inclusi l’incendio del tempio e delle case di Gerusalemme e la confisca degli utensili del tempio, e dei prigionieri si occupò Nebuzaradan, capo della guardia del corpo. Ghedalia fu nominato da Nabucodonosor governatore di quelli che non erano stati presi prigionieri. — II Re 25:1-22; II Cron. 36:17-20; Ger. 52:1-27.
IL SOGNO DI UN’IMMENSA STATUA
Il libro di Daniele precisa che Nabucodonosor fece il sogno della statua con la testa d’oro nel “secondo anno” del suo regno (probabilmente contando dalla distruzione di Gerusalemme nel 607 a.E.V. e quindi in realtà nel ventesimo anno di regno). I sacerdoti che praticavano la magia, gli evocatori e i caldei non furono in grado di interpretare il sogno, ma il profeta ebreo Daniele sì. Questo spinse Nabucodonosor a riconoscere che il Dio di Daniele era “un Dio di dèi e un Signore di re e un Rivelatore di segreti”. Quindi costituì Daniele “governante su tutto il distretto giurisdizionale di Babilonia e principale prefetto su tutti i saggi di Babilonia”. Inoltre affidò cariche amministrative anche ai tre compagni di Daniele, Sadrac, Mesac e Abednego. — Dan. cap. 2.
ALTRI EBREI ESILIATI
Circa tre anni dopo, nel ventitreesimo anno del regno di Nabucodonosor, altri ebrei furono portati in esilio. (Ger. 52:30) Si trattava probabilmente di ebrei che erano fuggiti in paesi conquistati in seguito dai babilonesi. Questa conclusione è avvalorata dalla seguente dichiarazione
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