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  • Quanto vale la vostra vita?

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  • Quanto vale la vostra vita?
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1975
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  • ALZERANNO “IL CALICE DELLA GRANDE SALVEZZA”
  • PAGHERANNO I VOTI A GEOVA
  • LA MORTE DEI LEALI È “PREZIOSA”
  • SACRIFICIO DI RENDIMENTO DI GRAZIE
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1975
w75 1/12 pp. 713-716

Quanto vale la vostra vita?

PER la maggioranza delle persone la vita è un tesoro. Senza di essa, non c’è nulla. Per altri, la vita non è molto importante. Sono disposti a correre grandi rischi per una fama passeggera o per il piacere. Tuttavia la maggioranza di coloro che in apparenza attribuiscono poco valore alla vita si sforzano di ottenere in breve tempo tutto il piacere o la fama possibile. Con il loro modo di agire rivelano che in effetti vorrebbero avere lunga vita se pensassero di poterla vivere nelle giuste condizioni. Ma a causa delle attuali cattive circostanze non vedono nessuna possibilità di una vita lunga e felice.

Il Creatore come considera la vita che ha dato alle creature umane? La considera assai preziosa, un tesoro. Egli ha la vita nel senso più completo e sa che cos’è e che cosa può essere. Per mezzo di suo Figlio Gesù Cristo, quindi, offre al genere umano l’opportunità della vita eterna, e non vuole che alcuno perda questo meraviglioso dono. — Giov. 6:51.

Quanto vale per voi la vita? Volete prolungarla? A quelli che si avvalgono del suo provvedimento per ottenere la vita egli assicura che saranno liberati dall’annientamento. Oh, può darsi che ora muoiano di malattia o di altre cause, ma possono avere la piena fiducia che saranno risuscitati su questa terra durante il veniente regno millenario di Gesù Cristo. (Giov. 5:28, 29) Dio libererà e preserverà molte persone, sì, milioni, in quella giusta “nuova terra”, poiché è prossima. — 2 Piet. 3:13; Riv. 20:4, 6; 7:9-17.

Non si può dire che ogni singola persona di quelli che servono Dio abbia la garanzia d’essere tenuta in vita fino a e oltre la distruzione di questo sistema di cose, che deve precedere il millenario regno di Cristo. (2 Piet. 3:10-13; Riv. 19:19-21; 20:1-4) Ma nella sua Parola scritta Dio ci assicura (e Dio non può mentire) che, come corpo, il suo popolo sarà protetto e liberato, essendo introdotto in quella giusta “nuova terra”. (Tito 1:2) Egli vuole che VIVA, non che muoia, e che goda per sempre della pienezza della vita. — Ezec. 18:23, 32.

ALZERANNO “IL CALICE DELLA GRANDE SALVEZZA”

L’Iddio che nutre tale amore per il suo popolo ispirò un suo salmista a scrivere le sue esperienze. (In effetti, il salmista scrisse apparentemente di sé come se rappresentasse l’intera nazione d’Israele). Si trovò in una situazione in cui la sua vita era sull’orlo dell’annientamento per mano dei nemici di Dio e del Suo popolo. Poi Dio lo liberò dalla morte. L’apostolo Paolo citò le parole del salmista in Salmo 116:10 e ne applicò le parole a sé e ai conservi cristiani. (2 Cor. 4:13) Con apprezzamento il salmista disse, esultando:

“Che cosa renderò a Geova per tutti i suoi benefici verso di me? Alzerò il calice della grande salvezza, e invocherò il nome di Geova. I miei voti pagherò a Geova, sì, di fronte a tutto il suo popolo”. — Sal. 116:12-14.

Questo bel salmo, il Salmo 116, si applica nei tempi moderni al rimanente degli unti discepoli di Cristo dal 1919 in poi, dopo che fu uscito dalle difficoltà e dai pericoli della prima guerra mondiale. Ma nella “grande tribolazione” è riservata loro e anche alla “grande folla” di “altre pecore” di Cristo una liberazione più grande. E quando saranno stati liberati dal pericolo perché Dio avrà eliminato dalla terra i malvagi nella “grande tribolazione”, essi avranno pace. (Prov. 21:18) Potrà quindi seguire la preservazione dei leali durante tutti i mille anni del messianico regno di Dio, essendo i leali della “grande folla” di Rivelazione 7:9-17 quelli che continueranno a vivere per sempre sulla terra purificata.

Il salmista parlò di un “calice”. Un calice contiene qualcosa da bere o anche da versare quale “libazione” a Geova, come si faceva nel giorno del salmista. (Num. 28:7; Filip. 2:17) Geova offre al suo popolo “il calice della grande salvezza”, preservandolo durante la “grande tribolazione”. (Riv. 7:14) Durante i mille anni del dominio del Messia su tutta la terra essi berranno la “grande salvezza” provveduta loro, godendo la vita “nei paesi di quelli che vivono”. (Sal. 116:9) Così facendo, invocheranno il nome di Geova per mezzo del suo Messia perché li benedica e li guidi in ogni loro sforzo.

PAGHERANNO I VOTI A GEOVA

Quali sono i “voti” che i liberati dovranno pagare a Geova? Mentre erano in pericolo di morte imminente per mano dei nemici di Dio, fecero essi dei voti, delle solenni promesse a Dio, desiderando ricevere da Dio la liberazione? In tal caso, pagheranno tali “voti” a Geova perché egli agì in armonia con i loro voti e li preservò. Faranno ciò che votarono di fare “di fronte a tutto il suo popolo”, lodando così il suo nome pubblicamente.

Continuando a parlare con apprezzamento della preservazione da parte di Geova, il salmista dà risalto al valore che Geova attribuisce alla vita di quelli che vivono secondo i suoi giusti princìpi: “Preziosa agli occhi di Geova è la morte dei suoi leali. Ah, ora, o Geova, poiché io sono il tuo servitore. Io sono il tuo servitore, figlio della tua schiava. Tu hai sciolto i miei legami”. (Sal. 116:15, 16) Con apprezzamento il salmista sapeva che Geova lo aveva considerato leale preservandolo. Era stato in estremo pericolo di morte, ma Geova aveva sciolto i legami con cui pareva legato a morte. Egli si chiamò ‘figlio della schiava di Geova’, indicando solo che faceva parte del popolo di Geova. Riconobbe che Geova lo considerava un Suo leale.

LA MORTE DEI LEALI È “PREZIOSA”

In che senso la morte dei suoi leali è “preziosa agli occhi di Geova”? Ebbene, come il salmista, così essi sono preziosi schiavi di Geova. L’amorevole benignità di Dio verso il suo servitore lo spinse a preservare la vita del suo servitore. La vita di una persona ha particolare valore agli occhi di Geova se la usa nel modo giusto, come Suo vero adoratore. Geova considera troppo costosa la morte dell’intero corpo dei suoi leali per lasciarla avvenire. Certo, i leali esprimeranno apprezzamento e rendimento di grazie per questo, essendo la vita eccezionalmente preziosa per loro. È una meravigliosa qualità da parte di Geova che si preoccupi profondamente della vita dei suoi servitori. Egli considera la loro morte un prezzo troppo alto, e perciò non lascia che avvenga. — Rom. 8:35-39.

Non solo è qui palese il grande amore di Geova, ma viene anche mostrato il suo rispetto per il diritto e la giustizia nell’universo, nell’interesse di tutte le creature. Se lasciasse trionfare i nemici sui suoi leali e permettesse loro di spazzarli via dalla superficie della terra, la sua sovranità universale, il suo dominio sul cielo e sulla terra ne sarebbero macchiati. Egli è il Creatore della terra e la creò per quelli che gli sono leali. (Isa. 45:18) Se non potesse preservare il gruppo dei suoi leali sulla terra contro il più accanito, più vile attacco dei nemici di Dio, sarebbe come se i suoi nemici fossero più potenti di lui e avessero il diritto di dire chi vivrà permanentemente sulla terra. Egli non permetterà che il suo dominio della terra, anzi, tutta la sua sovranità universale nonché il suo nome siano biasimati, messi in dubbio da una tal cosa.

Inoltre, se Geova lasciasse cancellare dalla terra tutto il corpo dei suoi leali, non rimarrebbe nessuno nei cortili del suo grande tempio spirituale, cortili situati qui sulla terra. Sulla terra non ci sarebbe nessuna base o nessun fondamento per la “nuova terra” o giusta società umana in cui dimorare sotto i “nuovi cieli”. (Riv. 21:1) Come potrebbe dunque cominciare il regno millenario del Messia, senza sudditi terreni? No! La morte dell’intero gruppo dei leali di Dio sulla terra sarebbe troppo preziosa, troppo costosa, a Geova. Per rispetto verso di Sé, è troppo costosa per lasciarla avvenire.

SACRIFICIO DI RENDIMENTO DI GRAZIE

Poiché Geova salva la “grande folla” di “altre pecore” affinché viva sulla terra, poiché mantiene il suo proposito e le sue promesse di fare della terra un luogo dove dimorerà la giustizia, i superstiti della “tribolazione” esprimono sentita lode e apprezzamento. Geova vuole quanto loro che vivano e che godano la vita. Oltre al rimanente degli Israeliti spirituali, essi diranno, come il salmista:

“A te offrirò il sacrificio di rendimento di grazie, e il nome di Geova invocherò. I miei voti pagherò a Geova, sì, di fronte a tutto il suo popolo, nei cortili della casa di Geova, in mezzo a te, o Gerusalemme. Lodate Iah!” — Sal. 116:17-19.

I superstiti della “grande tribolazione”, l’unto rimanente e la “grande folla”, offriranno a Geova sacrifici di rendimento di grazie e lode per la liberazione ricevuta, con lo stesso spirito con cui Noè e la sua famiglia offrirono un grande sacrificio di rendimento di grazie dopo essere stati preservati dal diluvio universale. (Gen. 8:20, 21) Allora la “grande folla” sulla terra proverà anche maggior diletto vedendo miliardi di persone risuscitate sulla terra per ricevere a loro volta l’opportunità di afferrare il desiderabile premio della vita. — Riv. 20:11-15.

Quanto valore attribuite alla vostra vita? Pensate che valga la pena di vivere su una terra pacifica e abbellita, con perfetta salute e senza il timore della morte, per sempre? Ora la vita, in alcuni casi, è difficile, ma Geova, che sa quanto la vita e meravigliosa in buone condizioni, si propone di recare tali condizioni. Egli desidera che voi e tutti gli altri cogliate l’opportunità che vi offre per mezzo della sua Parola la Bibbia.

Sapendo ciò che Geova si propone per noi, possiamo conoscerlo e amarlo e divenire suoi leali sudditi, con le più felici prospettive. Egli è la sola fonte della vita, della vera vita che si può godere nel modo per cui creò il genere umano. Per tale ragione possiamo riconoscere che l’esclamazione del salmista “Lodate Iah!” è del tutto appropriata. In ebraico, questa espressione è “Alleluia!” e ricorre molte volte nelle Scritture Ebraiche. Nella sua forma greca si trova verso la parte finale dell’ultimo libro della Bibbia, Rivelazione o Apocalisse. (Riv. 19:1-6) Quelli che proclamano il nome di Dio sono testimoni della maestà, dell’amorevole benignità e della magnificenza di Geova.

Oggi i cristiani rendono questa lode nel tempio spirituale di Geova per mezzo del grande Sommo Sacerdote, Gesù Cristo. Questo tempio non è un edificio terreno. Tuttavia, per l’adorazione e lo studio biblico si riuniscono in edifici che chiamano “Sale del Regno”. Tengono anche gratuiti studi biblici a domicilio con gli interessati. Tutti quelli che amano la vita possono ora unirsi a loro per esaminare la Parola di Dio, imparare di più in merito al suo proposito e alle sue promesse e partecipare con loro alla vera adorazione. Grandi prospettive di sopravvivenza e vita per sempre saranno la loro felice sorte!

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