-
Ezechiele, libro diAusiliario per capire la Bibbia
-
-
bella nave, che trasporta merci e tesori delle nazioni; affonderà in acque profonde (27:1-36)
3. Caduta dell’orgoglioso re di Tiro, e di Sidone; restaurazione di Israele (28:1-26)
C. Profezie contro l’Egitto (29:1–32:32)
1. Nabucodonosor invaderà e saccheggerà l’Egitto, come pagamento da parte di Geova per aver distrutto città di Tiro in terraferma; l’Egitto diventerà “più basso degli altri regni”, non s’innalzerà più al di sopra di altre nazioni (29:1-21)
2. Sostenitori dell’Egitto pure destinati alla desolazione; egiziani dispersi fra le nazioni (30:1-26)
3. Faraone avvertito mediante caduta dell’Assiria abbattuta come un albero (31:1-18)
4. Canto funebre su Faraone messo a tacere; Egitto desolato da Babilonia; lamento per la sepoltura dell’Egitto con gli incirconcisi (32:1-32)
IV Profezie di restaurazione e liberazione del popolo di Dio (33:1–48:35)
A. Sentinella per li esiliati; restaurazione predetta (33:1–37:28)
1. Dio ripete doveri di Ezechiele quale sentinella di avvertire malvagi; scampato da Gerusalemme annuncia ai prigionieri che “la città è stata abbattuta” (33:1-33)
2. Cattivi pastori rimproverati; Geova radunerà pecore disperse e farà sorgere su di loro un pastore ‘pure il suo servitore Davide’ (34:1-31)
3. Edom diventerà una completa desolazione (35:1-15)
4. Restaurazione di Israele; il paese sarà pieno di abitanti e diventerà “simile al giardino d’Eden” (36:1-38)
5. Israele rappresentato nella visione della valle delle ossa secche; miracolosamente torneranno in vita, diventeranno “forze militari molto, molto grandi”. Dio unificherà il suo popolo in un patto di pace sotto un solo pastore (37:1-28)
B. Attacco di Gog di Magog contro Israele restaurato (38:1–39:29)
1. Prosperità del popolo di Dio induce Gog di Magog ad attaccare aspettandosi molto bottino; il risultato è guerra perché Dio combatterà per il suo popolo (38:1-23)
2. Orde di Gog di Magog distrutte; ossa seppellite per purificare il paese (39:1-20)
3. Umiliazione di Israele, poi favore di Dio; versato spirito di Dio (39:21-29)
C. Tempio e città visti in visione da Ezechiele (40:1–48:35)
1. Esiliati incoraggiati da visione del tempio su monte altissimo; un angelo spiega a Ezechiele particolari del tempio, misura mura, porte, camere della guardia, sale da pranzo e il tempio stesso (40:1–46:24)
2. Miracoloso corso d’acqua esce dalla casa di Geova e raggiunge Mar Morto; pesce torna in vita e fiorisce la pesca sulle rive del Mar Salato; alberi provvedono cibo e guarigione al popolo (47:1-12)
3. Suddivisione del paese, e città chiamata “Geova stesso è lì” (47:13–48:35)
Vedi il libro “Tutta la Scrittura è ispirata da Dio e utile”, pp. 131-136.
-
-
Ezion-GheberAusiliario per capire la Bibbia
-
-
Ezion-Gheber
(Ezion-Ghèber).
Località menzionata per la prima volta come luogo dove gli israeliti si accamparono verso la fine dei quarant’anni trascorsi nel deserto. (Deut. 2:8) Ezion-Gheber sorgeva sulla riva del Mar Rosso, evidentemente all’estremità del golfo di ‘Aqaba, il braccio NE del Mar Rosso. (I Re 9:26; II Cron. 8:17) Non si può determinare con sicurezza dove si trovasse l’antica Ezion-Gheber. Attualmente quasi tutti i geografi ritengono che la posizione più probabile sia quella di Tell el-Kheleifeh, distante mezzo chilometro circa dal golfo di ‘Agaba, quasi 5 km a NO del moderno villaggio di ‘Agaba.
In tale località sul golfo Salomone aveva fatto costruire e varare una flotta di navi con equipaggio preso parte da Giuda e parte dalla Fenicia. (I Re 9:26-28; 10:11) Circa un secolo dopo il re Giosafat (936–911 a.E.V.) cercò invano di rinnovare l’industria nautica di Ezion-Gheber. Infatti, come Geova aveva predetto, le sue navi fecero naufragio. — I Re 22:48, 49; II Cron. 20:36, 37.
-
-
FacciaAusiliario per capire la Bibbia
-
-
Faccia
[ebr. panèh, pl. panìm; gr. pròsopon].
Il termine ebraico e quello greco per “faccia” hanno vari significati, come del resto anche il termine italiano.
Spesso si intende la “faccia” letterale, la parte anteriore della testa. (Gen. 50:1; Matt. 6:16, 17; Giac. 1:23) Si può similmente riferire al davanti o parte anteriore di qualsiasi cosa. (Eso. 26:9; II Sam. 10:9; Ezec. 2:9, 10, dove i termini panèh o panìm sono tradotti “davanti” o “di fronte”). Oppure per “faccia” si può intendere anche la “superficie” (Isa. 14:21; Giob. 38:30; Atti 17:26) o “l’aspetto esteriore” di qualche cosa. — Luca 12:56; Giac. 1:11.
Le espressioni del viso sono un importante indice dello stato d’animo e dei sentimenti di una persona. Perciò spesso il termine “faccia” descrive l’atteggiamento di Dio e dell’uomo in varie circostanze, oppure indica come uno è considerato da Dio o da altri. Alcuni usi frequenti sono qui elencati:
‘Cercare la faccia’ significava cercare di essere ammesso al cospetto di un altro, per esempio di Dio o di un sovrano terreno, per implorarne il favore o l’aiuto. (Sal. 24:6; 27:8, 9; 105:4; Prov. 29:26; Osea 5:15) Gli ebrei usavano l’espressione ‘alzare la faccia a qualcuno’, nel senso di ‘mostrare considerazione per lui’. — I Sam. 25:35.
‘Placare la faccia di qualcuno’ significa dissiparne la collera o acquistarne il favore o la benevolenza. — Eso. 32:11; Sal. 119:58.
‘Far splendere la propria faccia’ verso un altro è un’espressione di favore (Num. 6:25; confronta Salmo 80:7), e ‘mettere qualcuno davanti alla propria faccia’ denota benevola attenzione. — Sal. 41:12; confronta Salmo 140:13.
‘A faccia a faccia’ può indicare intima associazione o comunicazione. Mosè ebbe il privilegio di avere tale stretta relazione con Dio e di essere impiegato da Dio in modo tanto potente da essere definito un profeta “che Geova conobbe a faccia a faccia”. (Deut. 34:10-12) Benché si legga che vide “l’apparenza di Geova”, e che Geova gli parlò “a bocca a bocca”, Mosè non vide mai letteralmente la faccia di Geova. Piuttosto, come indica il contesto, Dio gli parlò per mezzo di portavoce angelici, comunicando con lui apertamente, a parole (anziché con visioni o sogni), e ciò diede origine a tale espressione. (Num. 12:6-8;
-