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  • Rammemoratori e ordini del Dio di un nuovo sistema
    La Torre di Guardia 1985 | 15 febbraio
    • questo sistema di cose per entrare nel nuovo ordine. (II Pietro 3:13) Sarà giusto da parte sua proteggerli dalla morte di questo sistema di cose mortalmente malato. Esaudirà questa preghiera ispirata che loro fanno: “Ecco, ho avuto gran desiderio dei tuoi ordini. Conservami in vita nella tua giustizia”. (Salmo 119:40) Sia questa la vostra preghiera. Poi, dopo la più grande tribolazione di tutta la storia umana e al sicuro entro il giusto e nuovo sistema di cose, sarete sinceramente spinti a dire: “A tempo indefinito non dimenticherò i tuoi ordini, perché mediante essi mi hai conservato in vita”. — Salmo 119:93.

  • Domande dai lettori
    La Torre di Guardia 1985 | 15 febbraio
    • Domande dai lettori

      ◼ Se un cristiano non può essere presente alla celebrazione del Pasto Serale del Signore, cosa dovrebbe fare?

      È importante che i cristiani siano presenti alla celebrazione annuale del Pasto Serale del Signore, poiché nell’istituirlo Gesù disse: “Continuate a far questo in ricordo di me”. (Luca 22:19) I primi cristiani lo fecero. Per questo l’apostolo Paolo poté scrivere ai fratelli di Corinto che ogni anno ‘si riunivano’ per commemorare la morte in sacrificio di Gesù. (I Corinti 11:20) Ma in circostanze difficili come avrebbero fatto a celebrare la Commemorazione? Per esempio, cosa fece lo stesso Paolo durante gli anni di prigionia (sorvegliato e forse addirittura incatenato) a Cesarea? — Atti 23:35; 24:26, 27.

      Visto l’esplicito comando di Gesù, anche se isolato in occasione del Pasto Serale del Signore, Paolo avrà senz’altro ripassato gli aspetti scritturali di quell’avvenimento. Quale cristiano unto dallo spirito, avrà fatto ogni possibile sforzo per prendere gli emblemi più adatti fra quanto poteva disporre. Allora il vino era una bevanda comune, perciò nonostante fosse in prigione Paolo avrà potuto disporre di vino e di un qualche tipo di pane da usare. Gli sarà stato ancora più facile far questo quando si trovava agli arresti a Roma, dato che gli era permesso di ricevere visitatori. Probabilmente alcuni fratelli di Roma tentarono di ‘riunirsi’ con lui in un piccolo gruppo per celebrare il Pasto Serale del Signore. — Atti 28:30.

      In tutta la terra oggigiorno le congregazioni dei testimoni di Geova si radunano per commemorare la morte di Cristo il giorno corrispondente al 14 nisan. Ma talvolta si presentano impedimenti di carattere eccezionale. A volte violenti nubifragi o inondazioni hanno impedito a una congregazione, o ad alcuni suoi componenti, di radunarsi come stabilito. In rari casi è stata emanata la legge marziale e soldati armati hanno impedito ai cittadini di uscire dopo il tramonto. Altri cristiani non sono potuti essere presenti alla celebrazione della congregazione trovandosi in ospedale o versando in gravi condizioni di salute. Cosa si può fare in questi casi?

      Mentre è opportuno che la congregazione si riunisca per questo importante evento, circostanze quali quelle menzionate lo possono rendere impossibile. Se condizioni meteorologiche pessime, disastri naturali o cose simili impediscono del tutto a una famiglia o a parte di una congregazione di radunarsi con il resto della congregazione, chi è restato isolato può riunirsi per esaminare brani scritturali quali Luca 22:7-23, 28-30 e I Corinti 11:20-31 e il significato dell’evento. In maniera simile se a causa dell’imposizione del coprifuoco una congregazione non ha modo di radunarsi nella sera opportuna, la migliore alternativa può essere quella di riunirsi come gruppi di studio di libro di congregazione o con i fratelli del vicinato, e assommando i presenti nei vari gruppi si avrà il totale dei presenti per il rapporto della congregazione. Se è presente, un fratello dedicato capace potrà fare un breve discorso. Non c’è da preoccuparsi se non ci sono emblemi adatti purché nessuno che si trovi in questa situazione di emergenza abbia in precedenza preso pane e vino in qualità di cristiano unto.

      La Legge che Dio diede a Israele aveva una particolare disposizione per coloro che non potevano partecipare alla regolare cena pasquale: potevano farlo un mese (30 giorni) dopo. (Numeri 9:10, 11; II Cronache 30:1-3, 15) Analogamente in una situazione estrema in cui un israelita spirituale non possa in alcun modo essere presente o ricevere gli emblemi il 14 nisan, potrà prenderli 30 giorni più tardi. Questo si riferisce soltanto ai cristiani unti che hanno l’obbligo di prendere il pane e il vino. — Galati 6:16.

      Il 4 aprile 1985, dopo il tramonto, in tutta la terra le congregazioni dei veri cristiani si raduneranno in ubbidienza al comando di Gesù: “Fate questo . . . in memoria di me”. Vi esortiamo a riunirvi con loro. — I Corinti 11:25, CEI.

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