Te ne occupi?
‘OCCUPARMI di che cosa?’ potreste chiedere. Il salmista Davide risponde:
“Per certo ti esalterò, o mio Dio il Re . . . Tutto il giorno per certo ti benedirò . . . Del glorioso splendore della tua dignità e delle cose delle tue meravigliose opere farò per certo la mia occupazione”. — Sal. 145:1, 2, 5.
Le “cose” relative alle meravigliose opere di Geova per stabilire un regno messianico col quale benedire tutto il genere umano recheranno davvero “glorioso splendore” alla “dignità” di Geova. Queste “cose” sono molto più importanti dei nostri affari personali. Perciò ce ne occupiamo nella dovuta misura?
Appropriatamente la scrittura dell’anno scelta dai testimoni di Geova per il 1981 è: “I tuoi leali ti benediranno. Discorreranno della gloria del tuo regno”. — Sal. 145:10, 11.
Il grado della nostra lealtà alla sovranità di Dio è indicato da quanto ci occupiamo delle “cose” relative all’opera del Regno ora in corso sulla terra.
L’ESEMPIO DI GESÙ
Che meraviglioso esempio di lealtà alla sovranità di Dio ci ha dato il Figlio primogenito di Geova! Egli si è sempre occupato intensamente delle meravigliose opere di Dio. Nella sua esistenza preumana viene descritto come un “artefice”, ed è detto che ‘le cose che lo dilettavano erano presso i figli degli uomini’. (Prov. 8:30, 31) Quando venne sulla terra, il Figlio di Geova dimostrò la stessa premura nel collaborare col Padre, lo stesso ‘diletto verso i figli degli uomini’. Dopo aver guarito uno storpio in giorno di sabato, Gesù disse: “Il Padre mio ha continuato a operare fino ad ora, e io continuo a operare”. — Giov. 5:17.
Gesù si prodigò instancabilmente, notte e giorno, occupandosi di tutte le “cose” relative al regno di Dio. Questo dimostrò a tutti gli osservatori sinceri che egli era il Figlio di Dio. Quando giunse il tempo di cedere la sua vita, Gesù ebbe la soddisfazione di poter dire: “Io ti ho glorificato sulla terra, avendo finito l’opera che tu mi hai data da fare”. (Giov. 17:4) Sì, Gesù Cristo aveva mostrato la massima cura per gli interessi del regno del Padre, essendo un leale sostenitore e proclamatore di tale regno.
Mentre era con i discepoli, Gesù insegnò loro ad avere per le persone la stessa cura che aveva avuto lui, e a provare il suo stesso desiderio di operare negli interessi del Regno. (Matt. 9:37, 38; 10:1-15) Quei primi cristiani mostrarono di interessarsene? Ciascuno diede prova della sua lealtà al Regno proclamando personalmente la “buona notizia”. Molti divennero predicatori a tempo pieno. Poterono così essere inviati come missionari in territori lontani. Alcuni degli apostoli e degli “anziani” di Gerusalemme, oltre alle loro personali attività di predicazione, accettarono di buon grado la responsabilità di sorvegliare l’intero campo della predicazione. (Atti cap. 15) Altri “anziani” accettarono incarichi di sorveglianza nelle congregazioni locali. (Atti 14:23) Oltre a ciò, quei primi cristiani contribuirono lietamente per aiutare con speciali fondi di soccorso i loro fratelli bisognosi che abitavano in altre zone. — Rom. 15:26.
Sì, uomini e donne, vecchi e giovani, divennero “collaboratori di Dio”, “compagni d’opera nella verità”, “compagni d’opera per il regno di Dio”. (I Cor. 3:9; III Giov. 8; Col. 4:11) Si servirono di tutti i mezzi di comunicazione dell’epoca per raggiungere le più lontane parti dei loro territori. A tal fine furono lieti di prodigarsi e di impiegare le proprie risorse. (II Cor. 12:15) Dio li benedisse per il loro leale interessamento verso l’opera del Regno.
CHI MOSTRA INTERESSE OGGI?
Che ottimo esempio ci diedero Gesù e i primi cristiani! Con la popolazione terrestre in continuo aumento, oggi la messe è molto più grande che nel primo secolo. In proporzione all’estensione del campo di predicazione, gli “operai” sono ancora “pochi”. Perciò è ancora necessario ‘implorare il Signore della messe onde mandi operai nella sua messe’. — Matt. 9:37, 38.
Chi sono oggi i leali disposti ad accogliere questo urgente invito all’azione? I testimoni di Geova mostrano di interessarsi delle “cose” relative al meraviglioso regno messianico di Geova. Lo dimostrano predicando in tutto il mondo la “buona notizia del regno”. (Matt. 24:14) Proprio come nel primo secolo, vediamo oggi uomini e donne, vecchi e giovani, che divengono “compagni d’opera per il regno di Dio”. Il loro comune desiderio è quello di poter dire, prima che arrivi la fine di questo sistema di cose, ciò che disse il loro Signore: ‘Abbiamo finito l’opera che tu ci hai data da fare’.
Sono ormai più di 70 anni che questa mondiale opera di predicazione viene diretta dalla sede centrale dei testimoni di Geova che si trova a Brooklyn, New York. Lì e nelle 97 filiali sparse in tutto il mondo lavorano 5.039 volontari che mostrano di avere a cuore gli interessi del Regno. In che modo? Dedicandosi a tempo pieno alla preparazione, alla stampa e alla spedizione di milioni e milioni di Bibbie, libri, opuscoli e riviste. Queste pubblicazioni vengono usate da più di 2.250.000 testimoni di Geova nell’opera di predicazione e insegnamento. Ciascuno degli oltre 5.000 volontari riceve un piccolo dono per il vestiario e le piccole spese, in aggiunta a vitto e alloggio adeguati.
A motivo della rapida espansione dell’opera del Regno in molti paesi è stato necessario ampliare diverse stamperie. Alcuni progetti sono stati completati, altri sono in corso. Gran parte dei lavori di costruzione è stata compiuta da volontari, cosa che ha contribuito a contenere i costi.
Nei recenti anni sono stati fatti grandi passi avanti nei metodi di stampa, e questi nuovi procedimenti vengono ora adottati in molte filiali, come pure nella sede centrale dei testimoni di Geova. Un altro vantaggio di quest’opera di espansione e costruzione è la possibilità di sovrintendere meglio all’opera di predicazione delle 43.181 congregazioni dei testimoni di Geova. Si cerca di fare in modo che il messaggio stampato possa essere presentato nella maniera più efficace e attraente possibile e che questa importantissima opera possa essere completata prima dello scoppio della “grande tribolazione”. — Matt. 24:21.
COME È POSSIBILE?
Forse alcuni lettori si chiedono come è possibile compiere quest’opera di espansione nonostante i crescenti costi dell’edilizia, della vita e dei trasporti. È possibile solo grazie al fatto che diverse migliaia di Testimoni e molti altri che apprezzano il loro modo di adorare hanno mostrato la loro premura durante lo scorso anno. In che modo? Inviando contribuzioni volontarie oppure facendo prestiti alla Watch Tower Society.
Desideriamo ringraziare sinceramente tutti coloro che di propria spontanea volontà hanno contribuito in tal modo, mostrando così di ‘occuparsi’ delle “cose” che hanno a che fare col regno di Geova.
La vostra generosità ha reso possibile fare rapidi progressi nei vari lavori di costruzione e nell’acquisto e nell’installazione di nuovi macchinari per la stampa. Ha contribuito inoltre a rendere disponibili fondi per l’ammontare di oltre 22 miliardi di lire al fine di sostenere le molte migliaia di ministri a tempo pieno. Questi includono sorveglianti viaggianti, missionari e pionieri speciali. Con la vostra generosità e con la vostra partecipazione personale alla predicazione della “buona notizia” state veramente ‘onorando Geova con le vostre cose di valore’. — Prov. 3:9.
Siamo fiduciosi che Geova spronerà il cuore dei suoi leali adoratori perché siano altrettanto premurosi quest’anno. Qualsiasi contribuzione per l’opera di Geova dovrebbe essere inviata alla filiale della Watch Tower Society nel vostro paese. Chi vive in Italia può inviare le sue contribuzioni o eventuali prestiti al seguente indirizzo: Via della Bufalotta 1281, 00138 Roma. La Società darà conferma dell’avvenuta ricezione di qualsiasi donazione.
Quelli che lodano Geova e che si ‘occupano’ delle cose relative alle sue “meravigliose opere” provano grande diletto e soddisfazione. ‘Te ne occupi’ anche tu? Speriamo di sì, perché in tal modo riceverai grandi benedizioni spirituali dalla generosa mano di Geova. — Sal. 145:15, 16.