Il nostro rifugio sotto l’incorruttibile “regno dei cieli”
1. Quali sono alcune ragioni per cui ci si sente insicuri, così che si leva quale urgente grido?
HAI mai sentito il vivo bisogno di cercare un rifugio, di trovare riparo e protezione dal pericolo o dall’angustia? Forse ricordi chiaramente che in tempo di guerra andavi tutte le notti in un rifugio antiaereo, e questo ti dava un senso di protezione, un certo sollievo. Ma che dire dei pericoli e delle angosce causate dalle condizioni attuali? Come uomo, ti senti sicuro nel tuo lavoro? Come donna, ti senti sicura nella tua vita domestica e nelle tue relazioni personali? È pericoloso per te o per i tuoi figli uscire soli di notte, o forse anche di giorno? Potremmo menzionare moltissime altre ragioni per cui ci si sente assai insicuri, tra cui inflazione, vandalismo, droghe, inquinamento, ecc. Le condizioni del mondo non sono mai apparse più tenebrose. L’afflizione mondiale si aggrava. L’impotenza dell’uomo diviene sempre più evidente. Ovviamente è impossibile ricevere sollievo da fonti umane. Dal cuore si leva un grido: In che luogo possiamo trovare un sicuro rifugio?
2. (a) In che modo il 1914 E.V. segnò una svolta decisiva? (b) Da allora, in quali campi c’è stata escalation?
2 Prima di rispondere a questa domanda, guardiamo la causa principale di queste cose. Quando e come cominciò tutto questo? Guardando al passato, possiamo notare che il 1914 E.V. segnò una svolta decisiva. Fino all’estate di quell’anno le prospettive erano promettenti. In Europa c’era la Corte permanente di arbitrato per risolvere le difficoltà internazionali. Per molti la vita era piacevole e promettente. Venne poi la prima guerra mondiale come un fulmine a ciel sereno, iniziata da un colpo di pistola a cui fece seguito una pioggia di bombe dal cielo. Si sperava fosse la guerra che avrebbe messo fine a tutte le guerre. Invece preparò il terreno alla seconda guerra mondiale. E ora gli arsenali di armi nucleari per la guerra missilistica minacciano la nostra stessa esistenza. L’escalation si vede anche in altri campi. La popolazione del mondo è in aumento, in modo simile all’interesse composto del denaro investito. Con questo aumento di bocche da sfamare, si parla di carestia mondiale nel prossimo futuro. E che dire dell’esteso aumento di pestilenze? Non solo la “spagnola” del 1918 fece 20 milioni di vittime ma, con la nostra società permissiva, le ripugnanti malattie veneree son divenute epidemiche. Delitti, violenze e illegalità sono all’ordine del giorno. Con il crescente bisogno di autoconservazione, e con tante rivalità, cupidigie, furti e profitti a discapito degli altri, l’innato egoismo umano è destinato ad aumentare. E scomparso l’amore verso i propri simili, l’amore verso Dio si è raffreddato. Non solo esso si è raffreddato, ma oggi è molto popolare dire che Dio è morto! Naturalmente, noi ammettiamo con prontezza che ci sono ancora molte persone di buon cuore che vivono onestamente, ma si deve anche ammettere che incontrano sempre più difficoltà.
3. (a) Quale guida abbiamo per trovare il vero significato delle condizioni attuali? (b) Rispondendo a quale significativa domanda Cristo pronunciò la sua importante profezia?
3 Ebbene, abbiamo tracciato la tendenza generale degli avvenimenti dal 1914, ma siamo proprio giunti alla causa principale? E, ciò che più conta, quale rimedio c’è, se pure c’è? Come possiamo trovare una risposta soddisfacente a queste domande? A chi ci possiamo rivolgere? Felicemente c’è qualcuno che può dare, e ha già dato, risposte soddisfacenti a tutte queste domande. Vi rammentiamo che già nel 1876 lo studente biblico che divenne il primo presidente della Watch Tower Bible and Tract Society dichiarò per mezzo della stampa che i biblici “tempi dei Gentili” sarebbero scaduti nell’autunno del 1914, ciò che avrebbe dato luogo nel mondo intero a difficoltà senza precedenti. Dove prese egli tali informazioni? Dalla Parola di Dio, la Sacra Bibbia, e in particolare da Daniele 4:16, 23, 25, 32 e dalla grande profezia che pronunciò Gesù Cristo, il Figlio di Dio, ispirato dallo spirito santo di Dio. Questa profezia è parte integrale della Parola di Dio ed è riportata in Matteo 24:4-51, in Marco 13:5-37 e in Luca 21:8-36. La profezia fu pronunciata in risposta a un’interessante domanda fatta dai discepoli di Gesù: “Dicci: Quando avverranno queste cose, e quale sarà il segno della tua presenza e del termine del sistema di cose”? (Matt. 24:3) Sì, Gesù predisse il termine di un sistema di cose non solo per il suo giorno, ma in modo parallelo per il nostro giorno. Egli identificò inoltre il tanto necessario rifugio a cui siamo vivamente interessati.
4. Quale fu l’immediato adempimento della profezia di Gesù, e quali simili condizioni esistono nel nostro giorno?
4 Dando un breve sguardo all’immediato adempimento della profezia di Gesù nel suo giorno e in quello dei suoi discepoli, apprendiamo che le cose predette che giunsero al culmine con la desolazione del tempio, del “luogo santo”, della “città santa”, Gerusalemme, nonché della provincia di Giudea nell’anno 70 E.V., segnarono la calamitosa fine di quel sistema di cose. Che dire del nostro giorno? Vediamo le molte cose che Gesù predisse avrebbero formato il “segno” composto della sua presenza e del termine del sistema di cose? Ne abbiamo già menzionate diverse, e, anche a parte il calcolo cronologico relativo ai “tempi dei Gentili”, possiamo dire con fiducia che il 1914 segnò senz’altro il principio degli “ultimi giorni” di questo sistema di cose quando, come disse Paolo, “vi saranno tempi difficili”. — 2 Tim. 3:1.
IL RIMEDIO E IL RIFUGIO
5. In Luca 21:28-31, che cosa disse Gesù del solo rifugio a cui dovremmo fuggire?
5 Quindi chiediamo: C’è un rimedio? Per l’attuale sistema di cose, no. Secondo la Parola di Dio, è meritatamente votato alla distruzione. Ma non c’è nulla a cui ci si possa rivolgere e che contrasti i presenti mali? Sì, c’è, ed è qui che la nostra attenzione viene richiamata sull’importantissimo rifugio a cui abbiamo bisogno di fuggire senza indugio. Notate le parole di Gesù, che disse:
“‘Ma quando queste cose cominceranno ad avvenire, alzatevi e levate la testa, perché la vostra liberazione s’avvicina’. Quindi disse loro un’illustrazione: ‘Notate il fico e tutti gli altri alberi: Quando han germogliato, osservandoli, sapete da voi stessi che ora l’estate è vicina. E così, quando vedrete avvenire queste cose, sappiate che il regno di Dio è vicino’”. — Luca 21:28-31.
6. (a) In che modo Gesù indicò chi era il re del regno di Dio? (b) Che cosa dicono le Scritture Ebraiche per indicare ulteriormente di chi si tratta?
6 Proprio così! Questo “regno di Dio” merita tutta la nostra attenzione. Chi è il re di questo regno? Immediatamente prima delle sopraccitate parole, Gesù, parlando di sé, disse: “Vedranno quindi il Figlio dell’uomo venire in una nube con potenza e gran gloria”. E dopo la sua profezia proferì tre parabole, concludendo con quella delle pecore e dei capri, introdotta come segue: “Quando il Figlio dell’uomo sarà venuto nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui, sederà quindi sul suo glorioso trono”. (Luca 21:27; Matt. 25:31) Non c’è dubbio su chi è l’unto Re del regno di Dio. E non c’è dubbio sui suoi meriti! Prima di tutto, vuotò volontariamente se stesso della precedente gloria celeste e poi, “quando si trovò nella forma d’un uomo, umiliò se stesso e divenne ubbidiente fino alla morte, sì, la morte su un palo di tortura. E per questa stessa ragione Dio l’ha esaltato a una posizione superiore e gli ha benignamente dato il nome ch’è al di sopra d’ogni altro nome”. (Filip. 2:5-11) Oggi egli è una persona vivente, sì, e s’interessa molto alla realizzazione della sua ispirata profezia! La sua vita sulla terra si distinse nettamente, e gli aspetti essenzialmente importanti erano stati predetti nelle Scritture Ebraiche, affinché si potesse riconoscere con chiarezza chi era il Messia. Una di queste scritture predice il nostro giorno in cui “i re della terra si presentano e gli stessi alti funzionari si sono ammassati insieme come un sol uomo contro Geova e contro il suo unto”; quindi, in risposta e con una risata adirata e di scherno, Geova dice a questi nemici che sono giunti troppo tardi. Egli dichiara: “Io, sì, io ho insediato il mio re sopra Sion, mio santo monte”. Per indicare ulteriormente di chi si tratta, Geova dice a questo unto re: “Tu sei mio figlio”. Le nazioni opposte gli sono date onde egli ‘le frantumi’. Ma il salmo perviene a una bella conclusione: “Felici sono tutti quelli che si rifugiano in lui”. (Sal. 2:1-12) Molti altri salmi, come Salmo 91:1, 2, parlano di Geova come del nostro rifugio, o del “mio rifugio”. Ma il mezzo con cui egli ha provveduto rifugio in questo giorno è il suo regno retto dal suo unto e regnante Figlio, Cristo Gesù. — Si veda Salmo 110:1-4.
7. A quale scopo Dio fa regnare alcuni con Cristo Gesù, e perché questo è così sorprendente?
7 Molte volte Gesù parlò del “regno di Dio” o del “regno dei cieli”. Egli disse pure che alcuni vi avrebbero partecipato con lui, essendo effettivamente re associati a lui. Chi ha mai udito di una tale disposizione? Vi è mai stata una nazione o un impero che abbia avuto 144.000 e uno re che vi regnassero contemporaneamente? Una cosa del genere non è mai accaduta. Nemmeno oggi, con una popolazione mondiale di oltre quattro miliardi di persone, ci sono tanti re o governanti, nemmeno se si mettono tutti insieme. Chi ebbe questa idea? Per certo non l’uomo! È l’idea di Dio. È il proposito del Creatore del cielo e della terra. Tale governo celeste con tanti re che formano un governo mondiale può sembrare incredibile alle persone dalla mentalità politica. Ma questo avviene perché, proprio come i cieli letterali sono più alti della terra, così il celeste Creatore, Dio, ha un modo di pensare più alto di quello dell’uomo terreno. Come Dio disse una volta al suo antico popolo, Israele: “‘I vostri pensieri non sono i miei pensieri, né le mie vie sono le vostre vie’, è l’espressione di Geova. ‘Poiché come i cieli sono più alti della terra, così le mie vie sono più alte delle vostre vie, e i miei pensieri dei vostri pensieri’”. — Isa. 55:8, 9.
8, 9. (a) A questo riguardo, quali ulteriori particolari sono forniti in Rivelazione 1:5, 6? (b) Quali ulteriori informazioni sono fornite in merito a questo nel libro di Rivelazione?
8 Non dovremmo dunque sorprenderci se una cosa da lui proposta è molto più grande di ciò che l’uomo possa immaginare. Secoli dopo, nell’ultimo libro della Bibbia, Rivelazione, Dio svelò altri particolari relativi a questo governo mondiale. Esso attribuisce inoltre al Figlio di Dio tutto il merito per essersi sacrificato quale uomo perfetto sulla terra. Notate come l’apostolo Giovanni espresse questo pensiero, scrivendo sotto ispirazione: “Gesù Cristo, ‘il Testimone Fedele’, ‘Il primogenito dai morti’ e ‘Il Governante dei re della terra’. A colui che ci ama e che ci ha sciolti dai nostri peccati mediante il proprio sangue — e ci ha fatti essere un regno, sacerdoti al suo Dio e Padre — sì, a lui siano la gloria e la potenza per sempre. Amen”. — Riv. 1:5, 6.
9 Se Gesù Cristo non avesse versato il suo sangue vitale sacrificandosi a Dio, i suoi seguaci non avrebbero mai potuto essere re e sacerdoti all’Iddio e Padre suo che è in cielo. Gesù Cristo ha dunque una parte essenziale, dando a questi re associati la possibilità di partecipare con lui al regno celeste. Infatti, egli disse: “A chi vince concederò di sedere con me sul mio trono, come io ho vinto e mi son seduto col Padre mio sul suo trono”. (Riv. 3:21) In armonia con ciò, sono riferite le parole che i ventiquattro anziani dicono a Gesù Cristo: “Fosti scannato e col tuo sangue comprasti a Dio persone di ogni tribù e lingua e popolo e nazione, e le hai fatte essere un regno e sacerdoti al nostro Dio, ed esse regneranno sulla terra”. — Riv. 5:9, 10.
10. Come sono descritti quelli che son visti insieme all’Agnello sul monte Sion?
10 In quanto al numero di questi re e sacerdoti associati a Cristo Gesù, non siamo lasciati nel dubbio. Descrivendo quelli che regneranno con Cristo Gesù sul celeste monte Sion e parlando delle loro eccellenti qualità, Giovanni scrive: “Ecco, l’Agnello stava sul monte Sion, e con lui centoquarantaquattromila che avevano il suo nome e il nome del Padre suo scritto sulle loro fronti. . . . Ed essi cantano come un nuovo cantico davanti al trono e davanti alle quattro creature viventi e alle persone anziane; e nessuno poteva imparare quel cantico se non i centoquarantaquattromila, che sono stati comprati dalla terra. Questi son quelli che non si contaminarono con donne; infatti, sono vergini. Questi son quelli che continuano a seguire l’Agnello ovunque vada. Questi furono comprati di fra il genere umano come primizie a Dio e all’Agnello, e nella loro bocca non fu trovata falsità; sono senza macchia”. — Riv. 14:1-5.
11, 12. (a) Come si distinguono dall’umanità in generale? (b) Quand’è che questi re-sacerdoti regnano con Cristo Gesù, e come entrano nel regno celeste?
11 Questi seguaci dell’Agnello sono chiaramente distinti dall’umanità in genere allorché Rivelazione 7:4-8 ne parla come di Israeliti spirituali. Come tali, essi sono suggellati sulla fronte col “suggello dell’Iddio vivente”. L’apostolo Giovanni elenca dodici loro tribù con nomi di patriarchi israeliti. Egli dichiara che furono suggellati 12.000 da ciascuna di queste dodici tribù, per un totale di 144.000 Israeliti spirituali. L’Agnello, Gesù Cristo, viene chiamato “il Leone che è della tribù di Giuda”. (Riv. 5:5) Così, tutti insieme, risultano infine 144.000 e uno Israeliti spirituali.
12 Il ventesimo capitolo di Rivelazione svela che questi 144.000 re-sacerdoti entrano in un regno di mille anni con l’Agnello Gesù Cristo immediatamente dopo che Satana il Diavolo e i suoi demoni sono stati incatenati e scagliati in un abisso, dove queste malvage forze spirituali non potranno più sviare i popoli della terra durante il regno millenario di Cristo e di quelli che egli comprò con il sangue del suo sacrificio. Essi entrano nel regno celeste con Cristo per mezzo di una risurrezione alla vita spirituale, chiamata “prima risurrezione”. Quindi, Rivelazione 20:6 dice: “Felice e santo è chiunque prende parte alla prima risurrezione; su questi non ha autorità la seconda morte [perché sono stati resi immortali], ma saranno sacerdoti di Dio e del Cristo, e regneranno con lui per i mille anni”.
UN RIFUGIO INCORRUTTIBILE
13. Da tutte le prove fornite sopra, a quali conclusioni perveniamo?
13 Avendo tutte queste ispirate prove scritte, non abbiamo nessun motivo per mettere in dubbio che Geova Dio si è proposto un governo letterale di centoquarantaquattromila e uno re che regneranno su tutto il globo nei prescritti mille anni, durante i quali Satana e i suoi demoni saranno in prigione nell’“abisso”. Finora, la nostra terra non ha avuto un governo di questa specie, con rappresentanti governativi dotati di tali qualità divine. Questo celeste governo mondiale è vicino. È il regno per tutti quelli che cercano un rifugio che non venga meno.
14. (a) In quali due modi i governanti attuali sono soggetti alla corruzione? (b) Che cosa si può dire sotto questo aspetto di tutti coloro che formano il celeste governo di Dio?
14 Tutti i regni o i governi stabiliti dagli uomini, rappresentati dai loro governanti, qualunque sia il titolo col quale sono conosciuti, sono soggetti alla corruzione. Sono corruttibili nel senso che, a causa del peccato e dell’imperfezione ereditati, tutti si ammalano e muoiono, ma sono anche soggetti alla corruzione in senso morale. Non c’è bisogno di presentarne le prove. Conosciamo fin troppo bene le prove che si sono avute fino a questo giorno. Non è così, comunque, del governo che forma il “regno dei cieli”, nonostante che sia costituito da un così gran numero di individui. Ciascuno di essi sarà incorruttibile, sia letteralmente in quanto all’organismo, che moralmente. È fuori dubbio che il più alto, Gesù Cristo, lo è, e in Ebrei 7:26 è descritto come “leale, semplice, incontaminato, separato dai peccatori e innalzato al di sopra dei cieli”. Ma che dire dei suoi associati, eletti di fra il genere umano peccatore? Dopo il loro sincero pentimento e la loro conversione, essendosi dedicati a Dio con tutta l’anima e avendo esercitato fede nel merito del sacrificio di riscatto di Cristo, sono stati accettati da Dio e generati mediante il suo spirito a una nuova speranza, a una speranza celeste. Ecco ciò che disse in proposito l’apostolo Pietro: “[Dio] ci ha rigenerati ad una speranza viva mediante la risurrezione di Gesù Cristo dai morti, per un’eredità incorruttibile e incontaminata e durevole. Essa è riservata nei cieli per voi”. Quindi, in seguito, dopo aver detto: “Avete purificato le vostre anime mediante la vostra ubbidienza alla verità”, egli aggiunge: “Poiché avete ricevuto una nuova nascita non da riproduttivo seme corruttibile, ma incorruttibile, per mezzo della parola del Dio vivente e permanente”. — 1 Piet. 1:3, 4, 22, 23; si veda anche Atti 26:20.
15, 16. Che cosa apprendiamo ulteriormente a questo riguardo dalle scritture di II Pietro 1:4, e I Corinti 15:53?
15 In quanto all’avverarsi della loro speranza celeste, Pietro dice: “[Dio] ci ha gratuitamente dato le preziose e grandissime promesse, affinché a mezzo d’esse diveniate partecipi della natura divina, essendo sfuggiti alla corruzione che è nel mondo mediante la concupiscenza”. E questo è confermato da Paolo che scrive riguardo alla loro natura e al loro organismo: “Poiché questo che è corruttibile deve rivestire l’incorruzione, e questo che è mortale deve rivestire l’immortalità”. — 2 Piet. 1:4; 1 Cor. 15:53.
16 Riguardo a quelli che non sono della classe del “regno dei cieli”, ma che cercano e trovano rifugio sotto il Regno, essi pure devono mostrarsi moralmente incorruttibili, ma di questo argomento parleremo più avanti.
FALSO RIFUGIO GOVERNATIVO
17. Dalla prima guerra mondiale, come e perché le persone si sono volte sempre più ai governi umani, e nonostante quale predicazione?
17 Frattanto, onde accrescere la nostra comprensione per mezzo di un netto contrasto, diamo uno sguardo a un falso rifugio governativo che è stato ingannevolmente imposto al genere umano, e più che mai nel nostro giorno. Dallo scoppio della prima guerra mondiale nel 1914, l’incapacità dei governi umani di governare con successo l’umanità è divenuta sempre più evidente. Eppure le persone si volgono sempre più al governo umano, e dal 1919 sono stati istituiti più governi nazionali che in qualsiasi paragonabile periodo precedente. L’ex Lega delle Nazioni, che morì nell’agonia della seconda guerra mondiale, aveva in quel tempo meno di sessanta nazioni membri. Ma le odierne Nazioni Unite hanno centotrentotto nazioni membri. Il governo locale esercitato dal popolo locale, non dagli imperi coloniali, è stato il principio conduttore. Questo moltiplicarsi dei governi di istituzione umana è continuato nonostante i testimoni di Geova abbiano predicato sempre più intensamente che il regno di Dio è la sola e immediata speranza del genere umano. Nei passati sessantuno anni centinaia di migliaia di persone hanno accettato questo messaggio del Regno, ma questi due milioni di sostenitori del regno di Dio sono di gran lunga superati di numero dalla stragrande maggioranza dei quattromila milioni di abitanti della terra. Non si può negare che la maggior parte dell’umanità manifestamente non si rifugia sotto il regno di Dio come sua unica speranza.
18. (a) Quale illustrazione di Gesù predisse due classi contrastanti, e come? (b) Che cosa disse ancora Gesù che aiuta a capire il vero senso di molte sue parabole?
18 Dovremmo sorprenderci se la maggior parte del genere umano ha chiuso il cuore e la mente al vangelo del Regno e in questi tempi difficoltosi preferisce come suo rifugio i governi politici dell’uomo? No, se conosciamo bene le scritture profetiche della divina Sacra Bibbia. Il Figlio di Dio, l’Agnello Gesù Cristo, predisse che questo sarebbe avvenuto. In una delle sue illustrazioni disse: “Il regno dei cieli è divenuto simile a un uomo che seminò seme eccellente nel suo campo. Mentre gli uomini dormivano, il suo nemico venne e seminò zizzanie fra il grano, e se ne andò”. Proseguì, dicendo che per fare la separazione delle zizzanie dal grano si sarebbe dovuto aspettare fino alla mietitura. Più tardi, spiegando la parabola, disse: “In quanto al seme eccellente, questi sono i figli del regno; ma le zizzanie sono i figli del malvagio”, e aggiunse che “la mietitura è il termine di un sistema di cose”. (Matt. 13:24-30, 36-43) Tenete inoltre presente la risposta che Gesù diede quando i suoi discepoli gli chiesero: “Perché parli loro per mezzo di illustrazioni?” Notate ora la sua risposta: “A voi [discepoli] è concesso di capire i sacri segreti del regno dei cieli, ma a loro non è concesso . . . perché, guardando, guardano invano, e udendo, odono invano, né ne afferrano il significato; e in loro si adempie la profezia d’Isaia [al capitolo 6:9, 10], che dice: ‘Udendo, voi udrete, ma non ne afferrerete affatto il significato; e, guardando, guarderete ma non vedrete affatto. Poiché il cuore di questo popolo si è ingrossato, e coi loro orecchi hanno udito con noia, e han chiuso i loro occhi; affinché non vedano con gli occhi e non odano con gli orecchi e non ne afferrino il significato col cuore e non si convertano, e io non li sani’”. (Matt. 13:10-15) Questo ci aiuta a capire il senso basilare di molte parabole di Gesù. Non è oggi esattamente la stessa cosa per le “zizzanie” in questa “mietitura”, al “termine di un sistema di cose”? Il loro cuore e la loro mente sono chiusi.
19. (a) Quale simile avvertimento diede Paolo in Atti 20:27-30? (b) Come sorse l’“uomo dell’illegalità”, formando infine quale falso rifugio governativo?
19 In relazione con lo stesso soggetto, ricordiamo l’avvertimento che l’apostolo Paolo diede agli anziani della congregazione di Efeso quando disse: “So che dopo la mia partenza entreranno fra voi oppressivi lupi e non tratteranno il gregge con tenerezza, e che fra voi stessi sorgeranno uomini che diranno cose storte per trarsi dietro i discepoli”. (Atti 20:27-30) Questi falsi insegnanti sarebbero stati molto corrotti e, come Paolo pure predisse, avrebbero gradualmente formato un “uomo dell’illegalità” composto. (2 Tess. 2:3-12) Esso era già all’opera ai giorni degli apostoli, ma non assunse una forma definita fino al quarto secolo in cui Costantino il Grande impose un compromesso con i cosiddetti “vescovi”, i falsi insegnanti del suo giorno. Così il cristianesimo adulterato che quei “vescovi” dirigevano fu mischiato con la religione pagana di Roma. Questa fusione religiosa divenne la religione di Stato, e in questo modo fu fondata la cristianità. Oggi è un’enorme massa religiosa ed è tutta lievitata con paganesimo, mondanità, malizia, tradizioni degli uomini, ipocrisia, dottrine di demoni. La cristianità si rese parte di Babilonia la Grande, l’impero mondiale della falsa religione, ed è la parte predominante di quell’impero religioso. — Riv. 17:3-6; Gal. 5:9, 19-21.