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“Confessate i vostri peccati”La Torre di Guardia 1959 | 1° gennaio
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suo la richiesta del perdono. È il Suo perdono che conta. “Il mio peccato ti feci noto e la mia iniquità non nascosi. Dissi: ‘Confesserò contro di me la mia colpa al Signore!’, e tu perdonasti l’empietà del mio peccato”. (Sal. 31:5, Ri) Il sorvegliante non presume di prendere il ruolo di Dio, né di essere il mediatore fra Dio e gli uomini. Piuttosto, come amorevole fratello cristiano, egli si avvicina a Dio in preghiera insieme con colui che è spiritualmente malato, facendo ciò per mezzo dell’unico Mediatore Cristo Gesù, e mettendo fedelmente in rilievo l’amorevole provvedimento di Geova per il perdono. È Geova che perdona colui che è veramente pentito.
Confessate i vostri peccati? Dovreste farlo, ma nel modo che la Bibbia insegna.
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Camminate con cautelaLa Torre di Guardia 1959 | 1° gennaio
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Camminate con cautela
VIVERE nel mondo odierno è come camminare in una palude, in una palude di corruzione morale. Trappole, lacci e terreno malsicuro ci minacciano costantemente da ogni parte. Un passo falso può farci affondare nelle sabbie mobili dell’immoralità del mondo. Attraverso questa palude di malvagità passa uno stretto sentiero che segue la terra ferma e che giunge infine in un mondo di purezza. Quello stretto sentiero è la via dell’integrità cristiana. È la via della salvezza, l’unica via da seguire. Gesù parlava d’essa quando disse: “Stretta è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e pochi sono quelli che la trovano”. — Matt. 7:14.
Ma come può una persona rimanere su questo sentiero se non cammina con cautela o se non ha una guida che la conduca e le illumini la via? Un viaggiatore saggio non attraverserebbe una palude letterale senza una buona guida o una luce fidata. Nemmeno sarebbe incurante del suolo che ha sotto i piedi. Camminerebbe cautamente, accertandosi che il terreno sia solido e che non si tratti di un’ingannevole crosta solida soltanto apparentemente. Ma quante persone nel mondo mostrano la stessa cautela nel seguire la condotta della loro vita? Quante inciampano perché non fanno attenzione a dove camminano o a qual è il miglior sentiero da seguire? Quante pensano o fanno qualche sforzo per trovare e percorrere la stretta via dell’integrità cristiana? La maggioranza può ben dire: “Noi aspettiamo la luce, ed ecco le tenebre; aspettiamo il chiarore del dì, e camminiamo nel buio. Andiam tastando la parete come i ciechi, andiamo a tastoni come chi non ha occhi; inciampiamo in pien mezzogiorno come nel crepuscolo”. — Isa. 59:9, 10, VR.
Una palude non è il posto per procedere incespicando e a tastoni su sentieri inesplorati. Non è il luogo in cui camminare senza la dovuta luce. Tuttavia quanti nel mondo stanno facendo proprio ciò? Quanti sanno dove stanno andando o possono essere sicuri che la via che seguono è giusta?
Dio ben sapeva che l’uomo avrebbe avuto bisogno di qualcosa che lo guidasse. Sapeva che vi sarebbero stati molti ingannevoli sentieri, che portano in varie direzioni, che avrebbero completamente confuso le persone. Avrebbero avuto bisogno di qualcosa che additasse loro inequivocabilmente il giusto sentiero e fosse una luce fidata per i loro passi. Egli provvide questo dando all’umanità la Bibbia. “La tua parola è una lampada al mio piede, e una luce al mio sentiero”. — Sal. 119:105.
Mediante la sua Parola scritta Dio ci parla dicendo: “Questa è la via; camminate per essa!” (Isa. 30:21, VR) Ma se non si presta attenzione alle Scritture, come si
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