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Patti fra Dio e l’uomoLa Torre di Guardia 1962 | 15 giugno
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per l’umanità, perché assicura l’istituzione della pace permanente sulla terra e un giusto dominio per tutti i popoli. Dio non mancherà di osservarlo. — Sal. 89:33-37.
IL NUOVO PATTO
Geova predisse molto tempo in anticipo l’istituzione di un nuovo patto per sostituire il patto della legge dopo che questi ebbe servito al suo scopo. Poiché lo scopo della Legge era di condurre i discendenti di Abrahamo alla Progenie promessa, Gesù Cristo, essa doveva finire quando Cristo adempì lo scopo di tale Legge deponendo la sua vita quale riscatto. “Termine della Legge infatti è Cristo”. — Rom. 10:4, Na.
Mediante il profeta Geremia Geova predisse il nuovo patto. “Ecco, giorni verranno, dice il Signore, quando stringerò con Israele e con Giuda un patto nuovo”. (Ger. 31:31, Na) Gesù annunciò questo patto ai suoi seguaci la notte prima di morire, dicendo: “Questo calice è il nuovo patto del mio sangue”. (1 Cor. 11:25, Na) Il sangue del suo perfetto sacrificio lo convalidò, mettendolo in vigore. Cinquanta giorni dopo la sua risurrezione esso andò completamente in vigore, allorché i primi membri dei 144.000 Israeliti spirituali entrarono a farne parte.
Il nuovo patto non fu stipulato con l’Israele carnale, ma con l’Israele spirituale, formato di Giudei e di non Giudei. “E se siete di Cristo, siete dunque progenie d’Abramo, perciò eredi secondo la promessa”. (Gal. 3:29, Na) A questi Israeliti spirituali fu fatta la meravigliosa promessa che sarebbero divenuti re e sacerdoti con Cristo nel suo regno celeste. Il fatto che furono tratti dalle nazioni per divenire un popolo per il nome di Dio adempì lo scopo del patto. Il perfetto merito per l’espiazione dei peccati del sacrificio di Cristo rende possibile l’adempimento della promessa nei loro riguardi: “Perdonerò la loro iniquità e non ricorderò più il loro peccato”. (Ger. 31:34, Na) In base a questo sacrificio sono perdonati i loro errori e il peccato ereditato ed è loro imputata giustizia onde possano essere generati quali figli spirituali di Dio. — Sal. 50:5.
Il nuovo patto non annulla il patto abrahamico né il patto per il regno, ma è una preziosa aggiunta ad essi per rendere possibile il loro adempimento. Benché i 144.000 Israeliti spirituali siano gli unici a farne parte, non sono gli unici a trarne beneficio. Al tempo dovuto esso recherà benedizioni a una gran folla di persone fedeli.
Mediante questi diversi patti Dio ha manifestato il suo grande altruismo e il suo amore, mostrando che la sua grandezza e superiorità non significano che non si interessi delle insignificanti creature umane. Anziché ignorarle mostra loro immeritata benignità. I patti che ha fatti con uomini fedeli ci danno la speranza di un glorioso futuro in una terra abbellita. La sua parola non ritornerà a lui “senza frutto”. — Isa. 55:11, Na.
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I cristiani dovrebbero predicareLa Torre di Guardia 1962 | 15 giugno
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I cristiani dovrebbero predicare
L’obbligo scritturale dei cristiani di predicare fu indicato dall’ecclesiastico P. H. Jørgensen di Kongerslev, in Danimarca. Il sacerdote, egli disse, è, “come tutti gli altri nella congregazione, apostolo, emissario, missionario, ma in nessun modo o maniera superiore o inferiore a chiunque altro nella congregazione”. Egli continuò dicendo che il sacerdote può aiutare, e il suo aiuto teologico “dovrebbe essere tale che la congregazione divenga sempre più qualificata per andare nel mondo con la sua testimonianza”. In quante chiese si fa questo veramente? — Kristeligt Dagblad del 27 settembre 1960.
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